Silvia Sardone : “Viviamo in una società sempre più virtuale e poco controllabile”

“Viviamo in una società sempre più virtuale e poco controllabile, a vantaggio dei soliti noti poteri economici” – Intervista all’Europarlamentare  Silvia Sardone

Silvia Sardone, è una persona pulita attitudinalmente corretta il cui operato testimonia la ricerca della giustizia e la salvaguardia del popolo inteso nella sua originalità come spazio abitativo e sociale. Al suo attivo politico risaltano manifestazioni di solidarietà e di coalizione fra le città diffondendo anche accordi bilaterali per sperimentare nuove strategie. Inserita nel tessuto socio-economico sin dalla giovane età, l’Europarlamentare tramite l’esperienza storica di partecipazione della popolazione ai processi decisionali dell’ente locale è divenuta interprete dei cambiamenti sociali, economici, ambientali e tecnologici. La consapevolezza e la tenacia sono i punti di forza utili per individuare le soluzioni e per proporre nuove forme di governance più aperte e democratiche come risposta alle disuguaglianze create dai processi di globalizzazione.

 

Siate sottomessi, per amor del Signore, a ogni umana istituzione: al re, come al sovrano; ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori e per dare lode a quelli che fanno il bene. Perché questa è la volontà di Dio: che, facendo il bene, turiate la bocca all’ignoranza degli uomini stolti. Fate questo come uomini liberi, che non si servono della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio. Onorate tutti. Amate i fratelli. Temete Dio. Onorate il re. 1Pietro 2:13-17

 

Un punto essenziale è se le classi dirigenti europee hanno la piena consapevolezza della fragilità dell’Europa, specie ora dove il rischio di un vero e proprio crollo finanziario, istituzionale e sociale in seguito alla crisi globale della pandemia, sta smantellando soprattutto l’economia e la scomparsa delle classi medie?

 

L’Europa sembra essersi totalmente scordata che la sua funzione era coordinare gli stati membri per aumentare il benessere del Continente. Ora tra confusione, diktat, vincoli e trattati risulta essere un limite e anzi un ostacolo alla crescita economica. Inoltre, pur di alimentare programmi irrealistici come per esempio il Green Deal si dimentica che molte scelte finiscono per incidere proprio sui lavoratori che attraverso delocalizzazioni o tassazioni aggiuntive rischiano il proprio posto di lavoro.

Secondo un sondaggio realizzato da Tecné Poll, dall’inizio della pandemia, l’insoddisfazione degli italiani nei confronti di Bruxelles è cresciuta del 50%, oltremodo per l’abbandono che l’Unione Europea riservò e forse fra tanta brocraticità ancora riserva.

In veste parlamentare e di cittadina Italiana chiediamo un suo commento.

 

Gli italiani, giustamente, non capiscono l’utilità di questa Unione Europea. Per esempio, nella gestione della pandemia, l’Europa ha agito male, in ritardo e con estrema confusione. Nessun coordinamento tra i paesi, norme e regole diverse persino tra nazioni confinanti. Ancora adesso a mesi dall’inizio della pandemia l’Europa è assente e spettatrice di quanto sta avvenendo. E’ ovvio che in questo contesto le perplessità dei cittadini aumentano

 

Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità. Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità.  1°Timoteo 2:1- 4

Come valuta l’intenzione della Spagna, Francia e Portogallo alla rinuncia a una parte dei prestiti, accettando solo le sovvenzioni considerando che tale strategia risulti gradevole anche all’Italia tenendo conto delle criticità legate agli iperburocratizzati meccanismi comunitari ?

Gli strumenti messi a disposizione dall’Europa continuano a mostrarsi insufficienti per rilanciare l’economia. Il Mes è stato rifiutato da tutti, i prestiti non sono favorevoli e il Recovery Fund è ancora un miraggio. Senza l’intervento della Bce avremmo avuto un disastro totale delle istituzioni europee nel sostegno per uscire dalla crisi

Stiamo vivendo un periodo difficile per L’Italia e per gli Italiani aggravati dalla seconda ondata di pandemia che vede cancellare risorse e aziende italiane e ciò ci conduce al Recovery fund. Come si pone Italia in questo contesto considerando che le misure d’intervento previste per sostenere il nostro paese sono in balia di tempistiche bibliche?

Per settimane il premier Conte si vendeva nelle sue continue conferenze stampa l’arrivo veloce delle risorse del Recovery Fund. Invece la trattativa tra Consiglio europeo e Parlamento UE su recovery fund e bilancio europeo non decolla e quindi anche i fondi destinati ai singoli paesi slitteranno. Una brutta tegola per il nostro Paese giacché il Governo contava di coprire quasi metà della prossima manovra attingendo alle risorse in arrivo da Bruxelles. Sui 40 miliardi della Finanziaria, quasi 20 dovevano arrivare dal Recovery Fund.

Il grosso guaio per gli italiani è che il prossimo anno si aprirà con lo sblocco dei licenziamenti e si parla di un milione di persone a rischio. Poi dovrà ripartire la riscossione delle tasse del 2020 (il governo non le ha abbonate, bensì solamente rinviate). Infine le banche riprenderanno a chiedere ai clienti di tornare a onorare le rate di mutui e prestiti.

Sino a pochi anni prima del lock down assistevamo al dispiegarsi di una crisi delle democrazie occidentali e di una rottura inedita nei rapporti transatlantici, e nei movimenti politici non populisti europei.  Oggi lo scenario è mutato, dai documenti del forum economico mondiale (Event 201) i cui rappresentanti sono conosciuti come finanziatori del mondo economico, emergono disegni di crollo economico mondiale nel 2020, della quarta rivoluzione mondiale, il controllo di una società con la trasformazione cibernetico-digitale, introduzione del denaro virtuale. Un quadro decisamente delirante. Onorevole Sardone ritiene umanamente possibile che l’uomo possa essere sostituito e inquadrato in un progetto del genere?

 

E’ sempre più evidente un percorso che porta la tecnologia a essere preponderante sulla vita dei cittadini. Anche a livello europeo questo pericolo non viene minimamente considerato, con il rischio di una società sempre più virtuale e poco controllabile, a vantaggio dei soliti noti poteri economici.

 

Lo scorso 3 novembre la camera dei deputati approvò la legge sull’omotransfobia, cosiddetta Zan, ritiene che l’introduzione di nuove normative liberticide possa essere un incitamento per allinearsi ad altri stati Europei dove la maternità surrogata, i matrimoni omosessuali, le famiglie arcobaleno e adozioni da parte di genitori omosessuali sono riconosciute come unioni civili di convivenza ?

Ritiene che ciò significherebbe introdurre reato di opinione verso coloro che concepiscono la famiglia e il matrimonio riconosciuto fra due persone di sesso differente?

E’ proprio questo il punto, questo disegno di legge rischia di introdurre una sorta di reato di opinione indefinito, contrario a ogni regola democratica, addirittura discriminante verso chi non è allineato al pensiero unico’ su temi delicati che riguardano la sfera etica e morale di ogni persona.

Per la seconda volta siamo sprofondati in una fase emergenziale, a questo flagello che ha coinvolto e stravolto tutto il nostro territorio si aggiunge un pericolo sanitario e sociale altrettanto critico: i flussi migratori, persone di cui non si conoscono, e non si hanno certezze di generalità, stati di provenienza e stato di salute.  Quali misure si sono intraprese per affrontare con urgenza e in modo adeguato questo fenomeno ?

Sia il Governo che l’Europa se ne sono totalmente disinteressati. Il primo, per ragioni ideologiche, punta a far ripartire il business dell’accoglienza. In Europa invece sono ben contenti di avere l’Italia come punto principale d’approdo dei clandestini, scaricando su di noi oneri e responsabilità. Solo noi della Lega ci battiamo contro questo modello anti-italiano e di chiaro e indegno sfruttamento.

Con riferimento alle nostre radici cristiane e i Padri fondatori, il cristianesimo per molti europei è un riferimento d’identità e non di fede e nel frattempo l’immigrazione di massa dai Paesi islamici si è insediata in Europa manifestando una religione che richiede di essere riconosciuta e ascoltata. Il terrorismo islamista complica la situazione. Come si può ribadire la centralità del cristianesimo dopo aver sposato il relativismo? Che ruolo devono assumere lo Stato e l’Unione europea: tenendo conto che la libertà possa essere minata nel vedere annullata la possibilità diffondere i principi cristiani secondo il Vangelo?

 

Gli ultimi attentati in Francia e a Vienna hanno dimostrato che è ancora fortissimo in Europa un estremismo di matrice islamica che odia la nostra libertà, i nostri valori, le nostre tradizioni, la nostra cultura. L’attentato in Chiesa a Nizza è l’apoteosi dell’attacco ideologico alla nostra storia. Al Parlamento quasi non se n’è discusso e anzi il presidente del Consiglio europeo ha proposto, come una soluzione, creare un istituto per formare gli imam. Pazzesco! Di fronte a questi attacchi non si può rispondere con il buonismo ma valorizzando la nostra identità a tutti i costi!

Noi di “Notizie Cristiane” ringraziamo l ’Onorevole Europarlamentare Silvia Sardone per la cortese disponibilità  ed abnegazione, buon lavoro  Silvia.

Dio benedica grandemente la sua vita donandole saggezza e sapienza.

Lella Francese

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