Per alcuni il messaggio dell’Evangelo non deve essere troppo esigente, troppo drastico.
Oggi parlare di un Evangelo che ci chiede la santità, che ci chiede di non conformarci al presente secolo sembra anacronistico.
Per alcuni bisogna adeguare la testimonianza cristiana e bisogna che essa non metta a disagio una società come quella di oggi per la quale Gesù è solo un personaggio di cui si deve parlare nelle chiese e forse una o due volte all’anno.
Non bisogna mettere a disagio questa società con vite cristiane che non fanno compromessi, che non si piegano davanti a usanze e a tradizioni che nulla hanno a che fare con gli insegnamenti di Cristo.
È proprio questo il punto!
Cristo vuole essere onorato ma non sono convinto che Egli si senta onorato come in questi giorni dell’anno da alberi addobbati, da lampadine luccicanti che coprono e nemmeno bene l’infelicità di una umanità che ha escluso Dio dai propri programmi e dalla propria vita.
Qualcuno ci dice che dobbiamo stare in silenzio, che non dobbiamo dire “Gesù è Colui che è venuto per redimerci dal peccato” e che Egli vuole nascere, vivere e regnare nella vita degli uomini e che Egli non vuole essere ricordato qualche giorno ogni anno.
Questo ci viene detto ultimamente ma io dico che è meglio ubbidire a Dio anziché agli uomini. (Atti 4:19)
Dico anche che i veri cristiani in ogni tempo sono quelli di cui può essere detto:
«Costoro, che hanno messo sottosopra il mondo, sono venuti anche qui» (Atti 17:6)
La domanda è: tu che tipo di cristiano vuoi essere?
Noi vogliamo essere quelli che DISTURBANO le coscienze assopite e le risvegliano per portarle a Cristo.
Dio ci benedica.
(Claudio D’Antonio)
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook