L’umiltà va davanti a Dio. Proverbi. Cap. 15 ver. 33; cap. 18 ver.12.
Vi era un angelo chiamato Lucifero, il Signore lo aveva chiamato Stella Mattutina, figliolo dell’Aurora. (Isaia. Cap14 ver.12). Era grazioso, il suo aspetto era, il più bello di tutti gli angeli che Dio aveva creato, questo fu il compiacimento di Dio. Egli, in tutto il suo splendore emanava luce era il capo dell’orchestra dei cantori di Dio. Ma, “aihmé,” cosa avvenne? Lucifero vedendosi adulato dai suoi collaboratori angeli, si inorgoglì nel cospetto di Dio, perché Egli gli aveva dato potenza, autorità, e luce, e passava anche sui carboni accesi. Non c’era un angelo meraviglioso e bello come lui. Ma quale fu il suo pensiero?
Quello di dire: Io salirò in cielo, io innalzerò il mio trono sopra le stelle di Dio, e siederò nel monte della radunanza, nei lati di verso il settentrione. Io salirò i luoghi eccelsi delle nuvole, io mi farò somigliante all’Altissimo (Isaia cap.14 ver.13,14). Cosa fece il Signore Iddio? Lo buttò giù nello Sceol, (cioè nell’inferno nelle profondità della fossa). Ora andiamo al tema di quest’ articolo. Vi erano figlioli di Dio che adoravano un tempo il Signore in Spirito e verità, cantavano le sue lodi, gioivano nella presenza, lo servivano con amore e timore. Ma cosa avvenne dopo? Questi erano come angeli di Dio che splendevano di luce, perché la luce di Dio era in loro. Ma chi cera in mezzo a loro? Un uomo che Dio usava per cibare i suoi figli. Per un tempo servì Dio con umiltà e timore, ma cosa avvenne dopo? Che tutti gli angeli di Dio, lo acclamavano, lo adulavano andando dietro di lui, come fecero con Lucifero, perché vedevano in lui la bellezza di Dio. Dio lo usava e attraverso lui, il popolo veniva ristorato e confortato, ritornando a casa con allegrezza. Sai tu quello che in breve ho scritto? Se tu non hai sapienza di intendere, chiedilo a Dio, e Dio ti darà luce e intendimento. Non sono un uomo colto ma sgrammaticato, però chi ha intelligenza, capisce quello che ho scritto in questo foglio. Il Signore dice: “cercate” l’Eterno Dio voi tutti, umili della terra, che praticate la sua legge. Cercate la giustizia. (No la guerra, l’odio, il rancore, il disprezzo), ma cercate l’umiltà forse sarete nascosti nel giorno dell’ira dell’Eterno. Poiché tutti coloro che disperdono le mie pecore che ho comprato col mio Sangue, saranno abbandonati, confusi, svergognati, tribolati e angosciati, da me dice il Signore degli eserciti. Questo avverrà loro per la loro superbia, perché hanno insultato e trattato con arroganza il popolo dell’Eterno Iddio degli eserciti (Sofonia. Cap.3 ver.12). Ma lascerò al mio umile servo, un popolo umile e povero, che confiderà nel nome dell’Eterno. Essi mi serviranno, perché temono, e amano i mio nome. Vi lascio con questa parola del Signore, nel Salmo 105; il Signore Iddio disse: Non toccate i miei unti, e non fate alcun male ai miei profeti. Io penso se sei un figliolo/a timorata da Dio, capirai bene cosa dice il Signore in questo Salmo. Di non fare male ai suoi servi unti, i profeti. Ricordiamoci che tutti dobbiamo comparire davanti a Dio per essere giudicati. Perciò cerchiamo di moderare la lingua quando parliamo male dell’opera di Dio e dei fratelli, e del pastore. Stiamo attenti perchè non ce la faremo franca. Meglio per noi che non fossimo nati, nessuno può beffarsi di Dio; (Galati. Cap.6 ver.7). (nel capitolo 8 versetto 7 in Giovanni) Gesù fu interrogato dai scribi e farisei, nei riguardi di una donna che fù trovata in fraganza di adulterio, e il Signore disse loro: << chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei. Tu che accusi e giudichi l’operato degli altri, sei senza peccato? Sei puro davanti a Dio?Ricordati, tutti siamo peccatori davanti a Dio. Perciò dove stà la tua giustizia? Sei tu perfetto? Perciò vergognati quando parli male del tuo fratello, della tua sorella, che sono stati comprati come te col Mio sangue cosi dice il SIGNORE.
Non c’è uno che non pecca. Non dimenticarti da dove Dio ti tirò fuori, e di quanto peccati innominabili Dio ti ha perdonato, tu lo sai. Perciò non farti giudice del tuo fratello, t’invito a leggere (Galati cap.6 ver1, 2) e vedrai cosa dice il Signore. Voglio aggiungere un altra cosa, questo non è frutto delle mie immaginazioni. Mentre entrai nella casa del Signore, la mia mente era libera, senza alcun pensiero, ad un tratto, lo Spirito del Signore mi suggeriva queste parole. Se ti domanderanno, perché se ne sono andati, tu risponderai, perché il Signore si è sdegnato di loro, perché io il Signore ho chiamato, nessuno ha risposto, quando ho parlato essi non hanno ascoltato. Quante volte sei stato chiamato dal mio servitore? E tu non hai dato ascolto? Invece hanno fatto ciò che male ai miei occhi e hanno preferito ciò che mi dispiace, (Isaia cap.66 ver.4). se tu avessi tremato alla parola di Dio; non avresti infamato il mio servitore, i tuoi fratelli, ti saresti attenuto alle mie parole. Invece cosa hai fatto? Hai ascoltato la voce dell’altro, e cosa ti è avvenuto?.. me ne vado in un’altra chiesa, li posso fare tutto quello che voglio, mi costruirò un tempio tutto per me. So che tu non crederai, anzi mi dirai che sono un immaginario, un falso, però se sei nello Spirito del Signore, comprenderai se è vero o no, sicuramente il diavolo ti dirà non è vero. Invece io stesso ti dirò è vero. Ti ricordo che devo dare conto di me stesso di ogni parola che esce dalla mia bocca. Vedi se il Signore, ha mai portato a fare, odiare disprezzare i suoi figli e servitori. Vedi bene se Iddio, mette lite tra i fratelli, o mette in ribellione il popolo contro il servo unto del Signore. Perciò ricordati e ricordiamoci, chi fa queste cose è dal diavolo. Possiamo andare nelle altre chiese a cantare o ha predicare, nulla giova, ricordati che hai qualcosa contro il tuo fratello, tu sai bene queste cose, tu pensi di essere nel giusto. Il Signore ti fa ricordare che le tue giustizie sono come un panno sporco, (Isaia cap.64 ver.6). Se non vai a riconciliarti con il tuo fratello, con la tua sorella, il peccato ti ritroverà nell’ultimo giorno, ravvediti prima del tempo. Fratelli, quello che è stato scritto non è per offendere alcuno, ma è un avviso importante per noi figlioli di Dio. Preghiamo costantemente, e scacciare i malvagi pensieri che il Diavolo suggerisce nelle nostre menti. Cercando di farci cadere verso gli abissi degli inferi dell’inferno. E per finire amiamoci come Dio ci ama, questo è il comandamento del Signore.
Tortorici Giovanni
Questa lettera è per te, per me e per tutti.
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