Gen. 24:55 il fratello e la madre di Rebecca dissero: «Rimanga la fanciulla ancora alcuni giorni con noi, almeno una decina; poi se ne andrà». 56 Ma egli rispose loro: «Non mi trattenete, giacché il SIGNORE ha dato successo al mio viaggio; lasciatemi partire, perché io me ne torni dal mio signore». 57 Allora dissero: «Chiamiamo la fanciulla e sentiamo lei stessa». 58 Chiamarono Rebecca e le dissero: «Vuoi andare con quest’uomo?» Ed ella rispose: «Sì, andrò». 59 Così lasciarono andare Rebecca, loro sorella, e la sua nutrice con il servo d’Abraamo e la sua gente.
Dopo la concessione di lasciar partire Rebecca, la madre e il fratello chiedono una proroga di dieci giorni ma il servo di Abramo risponde che non è possibile per cui invitano Rebecca stessa a decidere ed essa sceglie di partire.
Provo a immaginare il clima della scena, le lacrime sue e di sua madre, il volto pensieroso di suo fratello e l’ansia de Eliezer preoccupato da questa richiesta, tutti i ricordi e tutti gli affetti attraversano la mente della giovane, tutti gli occhi sono puntati sulle sue labbra che improvvisamente schiude per dire : “Si, andrò”.
Ci sono momenti in cui nessuno può decidere per te, è il tempo della maturità dove non potranno più essere le tue parole a confermare chi sei ma le tue scelte, i fatti cambiano quando tu cambi.
Diventi maggiorenne non quando compì 18 anni ma quando cominci a ragionare e decidere con la tua testa, devi dare valore alla chiamata del Signore ma anche dare valore al tempo nel quale ti è stata rivolta, se Dio la voleva dieci giorni dopo la avrebbe chiamata dopo 10 giorni, la tua ubbidienza alla Sua Signoria è manifestata anche nella tempistica.
Uno dei termini che indica una negatività riguardo al tempo è “procrastinazione” che significa rimandare, un giorno uno dei chiamati da Gesù gli disse “lasciami andare prima casa mia” ma il Signore gli rispose che per questo avrebbe perso l’opportunità .
Sei la persona giusta, nel luogo giusto, nel tempo giusto!
La chiamata del Signore non è solo opportunità di servizio ma anche di crescita, colui che è maturo non ha paura di affrontare l’oggi rifugiandosi nel domani, chi ama il Signore dice come Isaia: “eccomi!”.
La mano del Signore è su di te, in questo tempo sei chiamato a importanti decisioni, nessuno potrà agire al posto tuo, sei solo con Dio, non rimandare perché potresti perdere questa meravigliosa opportunità, entra prima nella Sua presenza e dopo, mentre tutti gli occhi sono su di te, mantieni i tuoi occhi sul Signore ed esclama con gioia “Si, andrò”.
Risplendi!
Tino Di Domenico