Andrew Hamblin fa parte del gruppo di Tennessee, cristiani che credono che Dio li ha incaricati di ‘prendere in mano i serpenti’, nel senso letterale. Lui e alcuni altri predicatori si rifanno all’ esortazione biblica molto alla lettera, la loro forma unica (e illegale) di pratica religiosa , consiste nel pregare con i serpenti velenosi nelle loro nude mani. Presto pregheremo con i serpenti anche in televisione su “La salvezza del serpente”, che verrà inaugurata il 10 settembre del National Geographic Channel. Una troupe ha seguito in giro Hamblin, del Tabernacolo Chiesa di Dio in Lafollette, Tennessee, e Jamie Folaghe di Full Gospel Tabernacle nel Nome di Gesù. Chiesa di Middlesboro, Kentucky, nell’autunno del 2012 e nella primavera e l’estate del 2013. Questo movimento religioso ritengono di essere stati comandati da Dio nel prendere i serpenti in mano, in quanto serve come una sorta di prova dei doni spirituali della fede, quindi quelli benedetti da Dio rimarranno illesi.
La pratica è radicata in un passo di Marco 16 della Bibbia in cui si legge: E questi sono i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani su ai malati e questi guariranno. In un profilo 2012 dal Tennessean, Hamblin ha dichiarato che prendere in mano i serpenti durante la celebrazione del culto ed in presenza di molta gente, si può sentire la potenza di Dio sulla propria carne. Le congregazioni serpente vanno in genere contro i media le agenzie preposte all’applicazione della legge, in quanto il loro metodo insolito di culto è stato messo fuori legge da Tennessee nel 1947 dopo la morte di cinque persone dai morsi di serpente in due anni. Hamblin e altri seguaci di routine violano la legge statale che vieta alle persone di catturare animali selvatici o mantenere i serpenti velenosi.
Tuttavia, Hamblin ha deciso di fare un passo sotto i riflettori per condividere le loro convinzioni religiose, con un pubblico più ampio, con la speranza che le persone potranno beneficiare di vedere l’estrema manifestazione della loro fede. “Siamo stati chiamati in questo per salvare le anime”, ha commentato lo stesso. “Ma la gente non può vederci se non entrano nelle quattro mura della chiesa. “Quindi le intenzioni di portare questa pratica in tv e’ fatta per consentire a piu’ gente di beneficiare di questa meravigliosa esperienza.
Sono previste sedici episodi dello show, ha detto il produttore esecutivo Matthew Testa, che cita l’unicità della tradizione di fede locale come un motivo valido per gli spettatori di assistere allo spettacolo, nel vedere pastori regolari impegnati in una pratica pericolosa. “Viviamo in un’epoca in cui, a causa di Internet e della televisione, stiamo tutti diventando sempre più simili,” ha commentato a USA Today.
fonte : huffingtonpost.com
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