Sequestrate tonnellate di tinture e shampoo lisciante cancerogeno. Un’esortazione per le figlie di Dio!

shampoo-lisciante-cancerogeno-300x225NAPOLI – Ognuna del mondo cerca di curare al meglio possibile i propri capelli e per questo motivo tende ad acquistare prodotti di marche abbastanza conosciute; diverse aziende però, con sede a Bologna, Roma, Napoli e Pisa importavano shampoo e tinture dal Brasile per poi rinvederli in tutto il territorio nazionale.

Peccato che questi shampoo e tinture contenessero un elevatissimo contenuto di formaldeide, sostanza tossica in grado di causare problemi cancerogeni; in alcune di quelle marche sequestrate, la percentuale di formaldeide superava di 35 volte il valore consentito dalla legge.
Attualmente gli indagati sono più di 20 col risultato che 500.000 tonnellate di prodotto sono già state ritirate dal mercato nazionale.

Questi prodotti cancerogeni come d’altronde la maggior parte dei cosmetici esistenti, non fanno, però, solo male al corpo, ma decisamente anche alla nostra anima. Figlie del Signore, anche se vi tacciano per bigotte, non preoccupatevene e non fatevene una ragione, perchè sono solo voci che volano via dopo un secondo, anzi, vi esorto “a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio; il che è il vostro culto spirituale” (Romani 12:1), e quindi a non avere cura della carne per soddisfarne le concupiscenze.

Non andate dietro le mode, non seguite l’amica o la sorella che cammina a destra o a sinistra, ma andate dritto per la strada che il Signore vi ha preparato. “Nessuno vi inganni con parole seducenti, perchè Dio vuole che noi siamo santi in tutta la nostra condotta, perchè la santità si addice alla Sua casa” (Salmo 93:5).

Perciò, oltre a non indossare capi di abbigliamento che non si addicono alle figlie di Dio, non cambiate colore di capelli, non truccatevi nè le labbra e neppure gli occhi, e non vi mettete addosso gioielli. Siate sante, come si addice a donne che fanno professione di pietà. Ricordatevi che “chi sprezza la parola si costituisce, di fronte ad essa, debitore, ma chi rispetta il comandamento sarà ricompensato” (Proverbi 13:13).

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