di Claude Houde – Credo profondamente che il peccato dell’incredulità sia uno dei più devastanti nel cristianesimo moderno. L’incredulità spirituale ci fa addormentare e ci rende ciechi poco alla volta, inesorabilmente, anno dopo anno, finché non accettiamo l’inaccettabile. Il regno di Dio in tutto il mondo oggi sta vivendo il risveglio più grande della storia dell’umanità. Tuttavia, in questo stesso periodo, più del 90 percento delle chiese evangeliche nel Nord America e in Europa non hanno mostrato una crescita significativa. Si sono ridotte a ricordare i risvegli passati, oppure si aggrappano disperatamente all’ultima moda passeggera che promette qualche risveglio istantaneo e straordinario. Ti prego, comprendi ciò che voglio dire. I risvegli in Africa, Cina, Corea, America Latina e in paesi formalmente dietro la Cortina di Ferro ci riempiono di gioia e di lode. Ringrazio Dio per ciò che ha fatto ieri, ma io sono qui oggi! Devo ravvedermi (cambiare direzione) per l’apatia nella mia fede che mi ha fatto tollerare l’intollerabile. È inconcepibile vivere in una tale siccità spirituale e accettare quest’orribile routine mentre davanti ai nostri occhi vengono scritte nuove pagine del più grande risveglio della storia che vince le anime in tutto il mondo.
L’incredulità è più seria e devastante di quanto possiamo capire o immaginare. Circondato da un mondo pieno di immoralità, decadenza, idolatria e rituali religiosi demoniaci, Gesù rimase fermo e forte. Ma pianse davanti all’incredulità; essa Gli spezzava letteralmente il cuore. Nei vangeli, nel vedere i cari di Lazzaro, Gesù pianse a motivo della durezza del loro cuore e del loro rifiuto di confidare in Lui (
Giovanni 11:33-35). Egli pianse quando loro si rifiutarono di credere nelle Sue promesse di potenza e resurrezione – ed Egli piange oggi per noi che restiamo seduti comodamente nella nostra apatia spirituale, mentre mettiamo su imbarazzanti “dottrine” razionalizzatrici e pseudo-religiose, rituali e spiegazioni sofisticate che ci consentono di giustificare le nostre vite così vuote di vera potenza e frutti soprannaturali.Amici miei, Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno e non esistono favoritismi presso Dio (vedi
Ebrei 13:8 e
Atti 10:34-35). Egli è immutabile (Egli non cambia mai), onnipotente (non c’è niente che non possa fare), assolutamente giusto e totalmente impegnato e desideroso di compiere nella tua vita, nella tua città, nella tua chiesa ciò che sta maestosamente e straordinariamente facendo in tutto il mondo. Tra noi e la grandezza e l’illimitatezza della Sua potenza c’è il baratro dell’incredulità. Ecco perché non possiamo vivere un solo altro giorno senza gridare: Signore, aumenta la nostra fede!
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