Il Vangelo di Luca, al capitolo 18, specifica che quel tale, il giovane ricco, era uno dei capi. Dunque, accettando di seguire Gesù, avrebbe non soltanto dovuto rinunciare alle sue ricchezze “materiali”, ma a tutto un mondo di conoscenze, convinzioni, tradizioni.
Gesù, come con Levi, o con Pietro, ci chiede di lasciare “ogni cosa” e seguirlo: Luca 5:27 “lasciata OGNI COSA, si alzò e si mise a seguirlo”; Matteo 4:18 “lasciate subito le reti, lo seguirono”; le reti, per i pescatori, rappresentano quella conoscenza che procura sostentamento, ma lo Spirito fece loro intendere che il vero nutrimento non sarebbe mancato loro!
Nel secolo delle carriere, e dei laureati, senz’altro la ricchezza più diffusa è la “conoscenza”. Spesso, in effetti, è la conoscenza di “altri”, ma ne siamo eredi grazie all’Istruzione, e rappresenta per il mondo un gran tesoro.
Quindi: sei disposto a rinunciare a tutto ciò che hai (anche alla tua “sapienza”) per seguire Gesù?
Perché Gesù (la Parola) ti porrà questa domanda tutti i giorni; la Sapienza di Dio è completamente diversa dalla conoscenza umana.
Sarah ha un figlio a novant’anni: per la scienza è impossibile.
Il mondo, dopo il diluvio, è rinato da un’unica famiglia di poche persone: per la scienza è impossibile.
Giona è sopravvissuto tre giorni nel ventre di un pesce, Daniele è uscito vivo da una fornace ardente…
Puoi tu credere questo? Sei capace di rinunciare a ciò che la Scienza dice riguardo agli equilibri naturali?
Per seguire Gesù (la Parola) dobbiamo essere disposti a rinunciare alla nostra sapienza, per accogliere La Sapienza di Dio!
Dio ci lascia senza conoscenza? Quale Sapienza vuole che noi abbiamo?
Il principio della saggezza è il timore del SIGNORE, e conoscere il Santo è l’intelligenza. (Proverbi 9:10);
E l’Apostolo Paolo scriveva:
“E io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunciarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso. Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore; la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.” (Prima lettera ai Corinzi 2:1-5).
“Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. Ma l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. L’uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno. Infatti «chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?» Ora noi abbiamo la mente di Cristo.” (Prima lettera ai Corinzi 2:12-16).
Anche nel mondo evangelico, molti pensano di sapere, ma le loro convinzioni non passano il vaglio delle Scritture!
Anche fra chi si professa “credente”, spesso la limitata conoscenza umana vuole soppiantare la Sapienza di Dio.
Gesù (la Parola, la Scrittura, come attestato da Apocalisse 19:13) rappresenta una novità anche per chi crede di rendere un culto a Dio! «Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l’ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio.» Vangelo secondo Giovanni 16:2.
Il Dio in cui credi è veramente il Dio della Bibbia? Il Dio che ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3:16)?
Anche il credente è chiamato tutti i giorni a “rinunciare a tutto ciò che ha” (la conoscenza propria della vita) per seguire la Parola di Dio, la quale è vivente ed efficace, più affilata di una spada a due tagli, penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. (Ebrei 4:12).
Quindi, quale che sia il gruppo di credenti che stiamo frequentando, il “pastore” che stiamo ascoltando, o se noi stessi siamo nella posizione di servizio di chi predica, dobbiamo fare come descritto negli Atti degli Apostoli (17:11): «Or questi erano di sentimenti piú nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano cosí.».
Esaminiamo! Verifichiamo! Pesiamo gli spiriti per vedere se sono da Dio, come ci comanda la parola: “Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo.” Prima lettera di Giovanni 4:1.
Solo la Parola lavora ogni giorno in noi, attraverso la purificazione quotidiana, perché possiamo essere trovati santi e irreprensibili (lettera gli Efesini 5:25-27).
Rinunciamo a tutto il resto! Andiamo alla Scrittura!
Si dice che le vie del Signore sono infinite, ma la Via è solo una!
Nicola Pisu
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