“Dal profondo del mio cuore l’assicurai che appena sarei stato di ritorno al mio paese, molti cristiani, avrebbero pregato per loro. Non sarebbero stai più soli a portare il loro peso”.
L’inciso riportato è contenuto nel testo “Il fratello Andrea- Il Contrabbandiere di Dio”
Per chi non ne fosse a conoscenza, il missionario o meglio l’agente di Dio, spese la propria vita nel diffondere il Vangelo in quelle terre, dove la dittatura ancora oggi, inibisce la libertà religiosa, ritenendo crimine grave contro il leader governativo cui è attribuita la deità.
L’appartenenza al Cristianesimo e le conseguenze dettate dall’intolleranza verso i cristiani si manifestano sempre più efferati e incessanti. I carnefici sfogano la loro violenza su ogni membro della chiesa, niente ferma questi soggetti demoniaci. Lo spargimento di sangue è quotidiano, i flagelli persecutori non si arrestano, benché i governi occidentali si impegnino in interpellanze risolutive per affermare con ogni forma di legittima pressione (diplomatica ed economica) il diritto alla libertà religiosa dei cristiani e di altre minoranze perseguitate.
Open Doors – Porte Aperte denuncia oltre 365 milioni di cristiani perseguitati, oltre a 5 mila cristiani uccisi e 4 mila rapiti.
“Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?” Romani 8:35
Un contesto demoniaco che per alcuni versi ci appare inconcepibilmente lontano; probabilmente non essendo vissuto in prima persona, siamo distratti da non percepire la voce silenziosa dei milioni di cristiani perseguitati.
Solo i rapporti delle associazioni mondiali di alleanza e solidarietà cristiana CI CONSENTONO DI AFFERRARNE LA DRAMMATICITÀ e solo visionando video o leggendo comunicati si comprendono la tangibile sofferenza degli oppressi e nonostante la fame, il freddo e la paura, i nostri cari fratelli rimangono saldi nella fede MENTRE NOI STIAMO COMODAMENTE RILASSATI NEL NOSTRO DIVANO CON LA BIBBIA FRA LE MANI.
Noi occidentali abbiamo il privilegio di poter usufruire della libertà di professare Cristo, non sappiamo per quanto tempo ancora ma mentre gli eventi incalzano decisi, abbiamo il dovere di ricordarci dei fratelli perseguitati. SIAMO CHIAMATI RESPONSABILMENTE TUTTI A PREGARE, NON QUANDO CI RICORDIAMO MA SEMPRE.
Ciò non vuol essere un rimprovero né un’accusa ma solo una riflessione d’incoraggiamento, uno sprone affinché si possa attivare una risposta in preghiera, nell’ intercessione e nel digiuno.
Il Signore benedica e Protegga la Sua chiesa.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno, v’insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a causa del Figlio dell’uomo. Luca 6:22
Lella Francese
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