All’indomani del referendum bolognese sui fondi alle scuole materne paritarie l’”Associazione 31 Ottobre – per una scuola laica e pluralista promossa dagli evangelici italiani” ha diffuso il seguente comunicato stampa, a firma della sua presidente Silvana Ronco: “L’Associazione 31 Ottobre condivide la soddisfazione del Comitato Art. 33 per l’esito del referendum bolognese, che ha finalmente dato modo ai cittadini di esprimere il loro parere in merito alla destinazione delle risorse del Comune: per assicurare il diritto all’istruzione devono essere utilizzate per le scuole comunali e statali (59% degli 85.934 votanti). Questo è l’esito della consultazione. Non tenerne conto sarebbe davvero un grave sbaglio da parte del Sindaco Merola, già scorrettamente sceso in campo a difesa della scuola privata, anche alla luce della soglia di 80.000 votanti fissata dal suo partito per considerare rilevante la consultazione (Il Corriere di Bologna, 26/05).Il pronunciamento della Corte dei Conti in merito alla delibera del Comune di Napoli sull’assunzione di 300 maestre per assicurare l’apertura di tutte le scuole a gestione comunale, metà delle quali rischiava la chiusura a causa del patto di stabilità che impediva l’assunzione dell’organico per il corrente anno scolastico, chiarisce i termini della questione: investire nella scuola pubblica non rappresenta una scelta praticabile solo dopo aver accontentato le richieste dei privati, bensì un obbligo costituzionale a cui il Comune non può sottrarsi”.
Fondata a Roma nel 1999 nell’ambito della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), l’associazione “31 Ottobre” prende il nome dalla “Festa della Riforma” che si celebra il 31 ottobre. Non è un’associazione confessionale (solo per evangelici) né di categoria (solo per insegnanti), ma è aperta a tutti coloro che ne condividano gli obiettivi: difendere e promuovere nella scuola e nella società italiana una cultura laica e pluralista; promuovere ad ogni livello l’incontro fra pluralità di culture e religioni.
Lo scorso 11 maggio a Napoli, presso l’antisala dei Baroni del Maschio Angioino, l’Associazione “31 Ottobre – per una scuola laica e pluralista” ha dedicato un’intera giornata al tema dei finanziamenti pubblici alla scuola privata, organizzando insieme alla Consulta napoletana per la laicità delle Istituzioni il convegno “Senza oneri per lo Stato. La scuola italiana tra pubblico e privato”, cui è seguita nel pomeriggio la tavola rotonda “La scuola privata del pubblico”. I numerosi interventi hanno messo in luce le crescenti difficoltà dovute all’impoverimento del settore pubblico dell’Istruzione, dal punto di vista degli studenti, dei genitori, dei docenti e degli amministratori pubblici, nonostante si assista da anni all’elargizione, diretta e non, di cospicui fondi alla scuola privata. “Decidere se sostenere la scuola pubblica o quella privata significa scegliere tra due modelli sociali ben diversi, dove le libertà di apprendimento ed insegnamento sono soggette a diverse interpretazioni. Ritengo quindi importante intraprendere una ricerca che quantifichi il business della scuola privata nel nostro Paese, mettendo in rete i soggetti interessati ai diritti più che ai poteri”, sostiene Silvana Ronco, presidente dell’Associazione.
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