TUTTO CIO’ CHE SI SCRIVE IN FORMA SOLENNE, nel corso del tempo; ci conferma il passato, come parte storica dei nostri avi, ed il presente, come storico che sarà trasmesso ai nostri posteri. SI SCRIVE, per stabilire, per confermare, per ricordare e per informare. Gli atti scritti, pronunciano solennità, come a darne una forma visibile, alla parola pronunciata; a conferma di una sentenza giuridica, ad autorità di un editto legislativo, a ricordo di un periodo storico, ad insegnamento di nozioni didattiche.
Tra il 1450 ed il 1452 l’orafo tedesco Johann Gutenberg, inventa i caratteri mobili, creando la prima tipografia della storia e stampando, ad onor della buona notizia scritta, le prime 180 Bibbie. Questo aprirà una grande porta, nella via della comunicazione e dell’informazione, attraverso la stampa, per le generazioni a venire. LA SCRITTURA è il filo conduttore che lega l’umanità, nelle varie epoche del tempo. Stabilendo come un punto di contatto, in cui si riceve qualcosa dal passato, ed a sua volta si trasmette qualcosa nel futuro. Perché la scrittura sigilla le informazioni nelle pagine del tempo.
Anche DIO usa la scrittura, per trasmettere agli uomini, il SUO messaggio; ed in maniera visibile, usa il SUO dito, per scrivere la legge, su tavole di pietra. Dandoci un‘immagine concreta, che la SUA Parola, pronunciata o scritta, è confermata da una medesima autorità divina, perché dettata dal SUO SANTO SPIRITO. Ma quello che DIO ha scritto sulla pietra, pietra che rivela la vecchia condizione dell’uomo, ora EGLI vuole scriverlo sul nostro cuore, perché ogni credente, possa divenire una lettera di CRISTO, scritta con lo SPIRITO di DIO (II Corinti 3:2)
L’informazione che DIO usa per l’uomo attraverso la scrittura è di altissimo valore, che va stimato solo attraverso i sensi del cuore, per recepirne il messaggio spirituale. Un messaggio che scende dal cielo, per attirarci alla destinazione del cielo. Perché la nostra anagrafe sia scritta nel libro della vita, che stà presso il trono di DIO (Apocalisse 21:27). CRISTO, fa anche un’altra promessa, a chiunque rimarrà stabile e fedele a LUI, dicendo: “IO scriverò su lui, il nome del mio DIO” (Apocalisse 3:12), come a dichiarare una proprietà di appartenenza al PADRE celeste. Un vero e proprio atto di proprietà divina, che portiamo scritto sulla nostra anima.
Forse qualcuno resterà scettico a tutto questo, non pensando, o magari ignorando, che fra questi, poi, vi sono anche persone, che preferiscono stipulare contratti con il Diavolo scritti con il proprio sangue, per trarne diabolici vantaggi terreni, ma a perdizione della loro anima. (notizia tratta da dossier giornalistici televisivi). Ciò che CRISTO scrive di noi, quindi è una promessa di adempimento sulla nostra vita. E le sue promesse sono verità. A dimostrazione e conferma di tale verità, delle scritture divine, anche CRISTO, li adempie personalmente, quando dice: “Bisognava che tutte le cose scritte di me fossero adempiute” (Luca 24:44).
Ci fu un caso, in cui CRISTO, chinato in terra, SCRISSE sulla polvere (Giovanni 8:6). Molti studiosi, si son posti la domanda: – cosa scrisse GESU’? – Io credo, sia meglio domandarsi: – Perché GESU’ scrisse sulla polvere, se la SUA promessa era che avrebbe scritto i nostri nomi nel cielo? – E’ evidente che CRISTO stava rivelando qualcos’altro sulla SCRITTURA. Nel profeta Geremia, al capitolo 17 al verso 13, leggiamo: “Quelli che si allontanano da TE, che si rivoltano da TE, saranno SCRITTI sulla polvere”
CRISTO, stava mostrando anche l’altro lato delle scritture divine. Se la promessa della Grazia di DIO, è rifiutata dall’uomo, è bene che l’uomo ricordi anche l’altro lato della condizione umana. Restare scritti nella polvere, infatti, rivela una condizione di peccato, la stessa, che DIO rivelò ad un Adamo decaduto: “Ricordati che polvere sei e polvere ritornerai” (Genesi 3:19). Coloro che stavano davanti a CRISTO, quando scriveva sulla polvere, erano persone che si erano rivoltate contro LUI, ed anche se avevano riconosciuto il proprio peccato, andarono via dalla presenza di CRISTO, l’unico che ha il potere di cancellare dalla polvere e scrivere in cielo.
Voglio menzionare anche un fatto storico. Belsatsar, re dei caldei, dissacrò gli strumenti del tempio di DIO. Ma una sentenza fu SCRITTA a suo riguardo, su di un muro, da una mano che comparve, pronunciando un giudizio di condanna. Oggi, non solo chi conosce le SACRE SCRITTURE, ma anche il profano, si rende conto che sotto il cielo tutto sta cambiando; ci si rende conto che si sta arrivando alla fine di ogni cosa. Quando tutti i valori della vita si spengono, anche il mondo si spegne; questa è la vera fine.
Perché da quel momento, tutto si svolgerà senza guida, senza legge, senza regole, senza vita. No! Non ci si può rivoltare contro CRISTO! Non si possono dissacrare le cose sante di DIO! Che ogni uomo, dunque, permetta a CRISTO, di mettere il sigillo di DIO nella propria vita. Questo farà si, che il proprio nome sia SCRITTO, nel cielo eternamente.
Davide Dilettoso – notiziecristiane.com
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