Il bilancio è di due morti, oltre duemila sfollati, e una quarantina di feriti. Il Sinodo delle chiese valdesi e metodiste esprime vicinanza alle famiglie delle vittime e invoca la preghiera per le popolazioni colpite.
Ieri sera un terremoto di magnitudo 4.0 ha colpito Ischia, l’isola dell’arcipelago delle isole flegree posta all’estremità del golfo di Napoli. La zona più danneggiata riguarda il comune di Casamicciola, la stessa area dove, nel famoso terremoto del 1883, morirono più di 2300 persone. Al momento il bilancio della scossa parla di sette palazzi crollati, una quarantina di feriti, una donna morta colpita dai calcinacci della chiesa di S. Maria del Suffragio, e un’altra trovata senza vita sotto le macerie della sua abitazione. Un neonato di sette mesi è stato estratto dai calcinacci e sta bene. Tratto in salvo in mattinata anche uno dei due fratellini del bimbo, mentre si lavora ancora per estrarre l’altro.
Secondo i dati forniti dalla Protezione civile, al momento sono circa duemila gli sfollati a Casamicciola e altri 600 a Lacco Ameno. Anche nel comune di Forio si sono registrati dei crolli, ma per fortuna nessun ferito.
Proprio a Forio d’Ischia è presente una casa accoglienza dell’Esercito della Salvezza, che durante l’estate ospita campi per ragazzi, e famiglie in ferie provenienti da tutta Italia.
«Dopo lo spavento per la forte scossa e il successivo black-out – ci racconta Ilaria Castaldo, tenente ausiliare dell’Esercito della salvezza e responsabile della casa vacanze «Concordia», raggiunta telefonicamente da riforma.it –, mi sono assicurata dello stato di salute dei circa 50 ospiti presenti presso la nostra struttura. Siamo rimasti diverse ore insieme, provando ad affrontare la paura anche con la lettura del Salmo 46 che recita “Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà. Perciò non temiamo se la terra è sconvolta, se i monti si smuovono in mezzo al mare, se le sue acque rumoreggiano, schiumano”. Questa mattina, poi, mi sono recata al commissariato dei Carabinieri per offrire la nostra diponibilità ad ospitare fino ad una quindicina di persone prive di alloggio».
Il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi in corso a Torre Pellice (To), in apertura della seconda giornata di lavori, ha espresso attraverso l’approvazione di un atto la sua vicinanza alle persone colpite dal sisma.
«Il Sinodo – recita l’atto – appresa la notizia del terremoto che ha colpito soprattutto il comune di Casamicciola, sull’isola di Ischia, esprime la sua vicinanza ai famigliari delle vittime e di coloro che sono ancora dispersi, impegnandosi ad accompagnare nella preghiera le popolazioni colpite. Parimenti esprime il proprio sostegno e la propria vicinanza all’Esercito della Salvezza, presente con una casa di accoglienza in quell’area, che sta adoperandosi in collaborazione con altre associazioni, per dare rifugio e conforto a coloro che non possono rientrare nelle loro case».
«In queste ore difficili, sono stata raggiunta da numerose telefonate di fratelli e sorelle da tutta Italia che ci hanno espresso la loro solidarietà e affetto. Sapere che anche i membri del Sinodo hanno rivolto a noi il loro pensiero e le loro preghiere, è di grande sostegno e consolazione», ha concluso Ilaria Castaldo.