Schedati anche sugli aerei di linea?

New-Boeing-747-8-HDA seguito del terribile e vile atto terroristico di Parigi, sembra che il nostro ministro dell’Interno voglia  impegnarsi in prima persona per prevenire e/o limitare al massimo i rischi di eventuali e futuri attentati in qualsiasi paese dell’Unione Europea; a tal proposito, Angelino Alfano vorrebbe “monitorare” ogni  spostamento del traffico aereo passeggero attraverso un enorme “database” centrale (la sede ancora non si conosce) che sia capace di raccogliere e catalogare tutti i dati anagrafici dei viaggiatori, onde poterne seguire i vari spostamenti in tempo reale. In questo modo, ogni utente di linea aerea in ambito della Comunità Europea verrebbe monitorato e schedato, oltre che identificato, permettendo alle autorità preposte di poterlo rintracciare in caso di “sospetto”. Verificando luogo di partenza, orario di volo, eventuali transiti intermedi, destinazione di arrivo e così via, è chiaro che eventuali spostamenti di soggetti “sospetti” sarebbero seguiti passo dopo passo, per agire tempestivamente in caso di eventuali attentati. Presto, il ministro dell’Interno si riunirà con diversi leader europei per stabilire una strategia comune nel campo della “sicurezza” e modificare il trattato di Schengen sulla privacy della libera circolazione fra i paesi dell’UE, perciò prevedo che egli troverà una valida collaborazione a motivo della tensione generale che sta coinvolgendo tutta l’Europa per le minacce di ulteriori attentati a opera dell’Isis.

D’altronde, tutti i sistemi di controllo e sicurezza del territorio hanno subìto un radicale “scuotimento” dall’indomani dell’undici settembre 2001 (torri gemelle di New York), ragion per cui elaborare un enorme “software” atto a memorizzare  nominativi e destinazioni di qualsiasi passeggero in ogni paese europeo rimane l’obiettivo comune delle polizie internazionali; giova ricordare al lettore che già da tempo le banche-dati europee registrano, e informatizzano, quanto più notizie possibili sul traffico di linea nei paesi dell’Unione, sicché si è in attesa dell’ok del Parlamento Europeo per la direttiva “Pnr”, cioè “passenger name record’, che consentirà a ogni compagnia di volo di conoscere la lista degli imbarcati di ogni singola tratta, archiviando le segnalazioni nella banca dati. Al momento, e solo per determinate circostanze documentate e motivate, è possibile recepire queste informazioni anche se in maniera occasionale e su richiesta degli organi di polizia, ma l’obiettivo di Alfano è di scavalcare il grosso ostacolo della “privacy” proponendo, ai fini della necessaria tutela individuale, di trattenere i dati in archivio per 3 anni anziché 5.

Alfano proporrà un maggiore controllo della rete Internet e dello scambio dei database relativi ai viaggiatori, ivi compresi combattenti stranieri e filiere terroristiche organizzate. Secondo il ministro, lo scambio di informazioni deve applicarsi anche alle “transazioni finanziarie” di cui beneficiano gli affiliati Isis e similari. Dove voglio arrivare? Che questa strategia di controllo aereo prepara e rafforza tutte le attuali tecnologie di “monitoraggio” umano che, in un futuro non lontano, saranno sostituite – o integrate – dallo spionaggio capillare tramite il chip sottocute di cui si parla in un altro articolo. Satana non attacca mai “frontalmente! Ma usa la tattica del raggiro per colpire a effetto! Apocalisse 13:16-18 può diventare realtà (tragica) senza preavviso.

Salvatore Di Fede – notiziecristiane.com


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