Purtroppo la riflessione che segue sa di amarezza, perché deriva dalla constatazione di alcuni fatti non buoni davanti agli occhi del Signore. Mi riferirò alla condizione di alcune persone che dicono e pensano di essere santi, ma i cui frutti tali non sono, almeno secondo quella che dovrebbe essere la santità davanti a Dio.
Infatti qui vorrei parlare della presunta santità di alcuni che, per il fatto di frequentare magari una chiesa ed una comunità cristiana, pensano di essere santi, mentre la loro santità lascia a che dire…, non solo dal punto di vista della parola di Dio, ma anche degli uomini, perché sapendo certe cose fatte da costoro (nulla di grave; “solo”ipocrisia e formalità) non viene proprio da dire che costoro siano santi.
Eppure se li vedi (costoro di cui parlo (che potrebbero essere pochi (spero) o tanti) in apparenza sembrano santi:
- vanno in chiesa, frequentano i culti, hanno le forme della pietà (ad es. ti salutano in chiesa – davanti a tutti – ma poi fuori alcuni di loro fanno finta di non vederti e tirano dritto senza neanche degnarti di uno sguardo quando tu saluti loro);
- davanti al pastore fanno le brave persone, ma poi alle spalle sono capaci di fare giudizi e pettegolezzi sul conto di tutti;
- se il pastore chiede loro di fare qualcosa sono subito pronti a fare qualunque sacrificio, ma poi se qualcuno della comunità [1] ha qualche problema ognuno vive per i fatti suoi e chi è nei problemi vi può rimanere e viene lasciato solo;
- in quella comunità si dice di essere una comunità, ma poi – finito il culto – ognuno vive per i fatti suoi senza sapere né interessarsi di nessuno (dunque pur essendo – o meglio facendo parte – di una “comunità” sembra di essere praticamente fra estranei);
- in questa comunità alcuni mentre ti salutano ti tendono la mano ma la loro faccia è rivolta altrove (sembra un saluto forzato (perché c’è il pastore in giro) ma “sembra” che se potessero fare a meno di salutarti lo farebbero.
Si potrebbero dire altre cose di questo genere di “comunità cristiana”, ma preferisco non farlo.
Mi domando soltanto (e lo domando contemporaneamente a voi cari fratelli lettori) se una tale comunità è veramente benedetta!
Alcuni che la frequentano infatti stanno male (di depressione a furia di vedere le cose storte che vi si trovano). Ma la cosa strana è che sono pochi a vivere questa depressione; la maggioranza dei membri di questa comunità, infatti, gode di ottima salute. Tutti sfoggiano sorrisi (nel locale di culto; fuori invece puoi vederli con visi tirati e irati), tutti salutano (nel locale di culto; fuori potrebbero non riuscire a vederti anche quando passi ad un metro di distanza da loro), tutti si fanno in quattro per il pastore e i suoi programmi (nel locale di culto o per le attività di chiesa, ma nei loro programmi non rientra il fare una visita a qualcuno che non sia il pastore).
Mi domando se una tale comunità sia l’espressione di quello che dovrebbe essere il modello di una comunità cristiana (e lo chiedo anche a voi cari lettori).
Forse mi sbaglio a parlare di queste cose, ma il fatto è che viverle mi fa male; il fatto è che non riesco a sopportarle, a digerirle.
Ditemi se mi sbaglio, ditemi – per favore – se secondo qualcuno, invece, questo modello che ho appena descritto è secondo la volontà di Dio ed aiutatemi a capire (se lo è) perché lo è.
Ma se tale (modello di) comunità anche per voi non è secondo il cuore di Dio, allora, per favore, pensate a come cambiarlo. Come fare?
Se qualcuno che sta leggendo questo articolo riconosce di fare parte o di essere uno di quei membri che compongono un tale genere di “comunità” lo supplico di mettersi davanti a Dio e di smetterla di far finta di essere santo, la smetta di tenere le forme della pietà avendola (nei fatti pratici – ossia secondo la vera pietà e carità cristiana -) rinnegata.
Signore tu sai perché ho scritto queste cose; io non sopporto un tale andazzo. Fa che questa denuncia serva a far riflettere qualcuno! Signore io credo che la Tua santità sia più alta e sincera di quella presente in una tale comunità. Ti prego sconvolgi questa santità apparente e porta la vera santità.
[1] Qui col termine ‘comunità’ vorrei riferirmi genericamente a tutte quelle comunità dove possono accadere fatti del genere.
Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook