Sanremo 2019: tatuaggi e Satana

La sessantanovesima edizione del festival di Sanremo ha visto il trionfo dei giovani, tant’è che al primo posto si è classificato l’italo-egiziano Mahmood che col brano “Soldi” ha superato ogni previsione, battendo molti big favoriti, poi seguito dal giovanissimo Ultimo e dal trio de Il Volo.

Ma non è stata solo questa la novità del 69mo festival della canzone italiana, perché hanno trionfato anche i “tatuaggi”: infatti, molti dei giovani esibitisi sul palco dell’Ariston non hanno nascosto le loro pittoriche decorazioni impresse sul corpo; lo stesso Mahmood ha un grosso “cobra” tatuato sulla schiena, mentre Achille Lauro, autore del brano RollRoyce, porta scritto sul viso la parola “Pour l’Amour” e sul petto un “dragone” in stile giapponese, ritenuto simbolo della fertilità oltre che incarnazione dello spirito del male. Ma sono pure tatuati il giovane rapper Ghemon, che oltre alla tigre e al lupo ha anche lui tatuati dei serpenti, i due tenori del Volo, Ignazio Boschetto (nove tatuaggi) e Piero Barone (un pentagramma su una gamba), Anna Tatangelo, ospite del festival (ha una croce tatuata con la scritta padre Pio), il giovane Irama, cultore della civiltà egizia, che ha un serpente con all’interno l’Occhio di Ra (il dio Sole) tatuato sulle braccia, e altri due serpi impresse sulle dita della mano sinistra.

Eppure non c’è molto da stupirsi, visto che sono tantissime le star che si fanno tatuare, dai divi del cinema e della televisione a quelli della musica e dello sport: Johnny Deep, Asia Argento, Scarlett Johansson, Angelina Jolie, Michelle Hunziker, Fedez, Nina Moric, Elisabetta Gregoracci (un dragone anche lei), Lady Gaga, MalikaAyane, Gigi Buffon, Insigne, Gilardino, il transgender barbuto Conchita Wurst (vero nome Thomas Neuwhirt) che ha la figura della madre tatuata sulla schiena. L’uomo più tatuato del mondo, Zombie Boy, giovane modello canadese, è morto suicida nel 2018. L’elenco dei personaggi tatuati sarebbe però lunghissimo, a conferma che quella che i media chiamano “arte decorativa” si va diffondendo a macchia d’olio in ogni ceto sociale, e non credo sia casuale che il soggetto maggiormente tatuato, insieme a teschi e croci, è proprio il serpente, figura che la bibbia associa sempre al diavolo (il “serpente antico”). Tuttavia, rattrista constatare come questa moda/tendenza sia arrivata anche in taluni contesti evangelici ove si vedono giovani credenti tatuati e/o con la testa rasata all’ultimo grido (.), nonostante Dio dichiari che il corpo del cristiano è Tempio dello Spirito Santo (1^ Corinzi 6:19): e se il tatuaggio, spesso abbinato al peercing (Levitico 19:28), sta avendo successo nel mondo proprio adesso, chi oggi è abituato a farsi scarabocchiare la pelle, domani non avrà nulla da ridire quando l’Anticristo imporrà universalmente il marchio della bestia (Apocalisse 13:16-18).

Oltre ai tatuaggi, quanti si sono accorti che al festival è stato innalzato anche il nome del demonio? Infatti, nel riproporre la celebre canzone degli anni 40 “mamma” (di Beniamino Gigli), la conduttrice del festival Virginia Raffaeli, nell’imitare il fruscìo e gli inceppamenti del disco in vinile come se il suono provenisse da un grammofono, ad un certo punto pronuncia ripetutamente (lo ha fatto per 5 volte!) la parola “satana”! Forse la soubrette voleva mimare la “possessione” del disco o chissà cosa, ma l’aver associato satana al brano musicale credo sia stato fuori luogo. Bisognerebbe chiedere a Virginia cosa voleva rappresentare. Ovviamente il pubblico in sala si è messo a ridere, ma chi ha tratto onore dall’evento è stato proprio Lucifero, realtà angelica spirituale che governa questo mondo (Efesini 2:2). E considerata la grande audience di Sanremo, vetrina internazionale della musica italiana, fra tatuaggi di serpenti e rap, quest’anno al festival è arrivato pure satana!

Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com

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