DOVE TUTTO COMINCIA
Nella vita molte volte non capiamo certe cose, e quando le cose sono incerte molte volte la scienza cerca di spiegarle. Mi piacerebbe fare un resoconto veritiero e poter parlare con qualcuno che sente la necessità di aprirsi.
Quando avevo 15 anni, entrando nella mia adolescenza, per diverse volte mi sono sentito diverso dalla maggior parte dei ragazzi. Ho vissuto un’infanzia basata in principi unici e veritieri, il Vangelo di Gesù Cristo, che si fece carne e morì per tutta l’umanità. Molte volte ne abbiamo già sentito parlare, ma nella maggior parte di queste non abbiamo la minima nozione e comprensione del significato.
Ho avuto molti conflitti emozionali e anche familiari. A scuola non se ne parla. Non esisteva il bullismo che esiste oggi e non potevo aprirmi e parlare delle mie sofferenze. Mi accorsi di avere una forte attrazione verso i ragazzi, non capivo perché e mi chiedevo come questo fosse possibile e perché fosse successo a me. Decisi di cercare di scoprire quanto più possibile riguardo a questi sentimenti e trovare nuove conoscenze. Nel 2001, avevo appena 15 anni e avevo ricevuto un invito per conoscere un locale frequentato da omosessuali. Quando entrai in quel locale pensai che fosse il migliore dove viversi e cominciai a frequentarlo facendo nuove amicizie. Non sapevo che lì avrei cominciato a perdere la mia identità. Il mondo si aprì ai miei occhi così come i piaceri. Ho avuto la mia prima relazione omosessuale e sono passato a sentirmi estremamente bene, carnalmente dicendo. Allora cominciavano nella mia vita dodici anni di intensa sofferenza e dolore. Perdite preziose, persone di cui veramente sento la mancanza. La più grande tristezza è sapere che l’eternità è reale e scegliamo quando siamo ancora vivi dove passarla. Un giorno incontrai una persona che mi disse: se tu venissi a vivere con me, farei di te una bella ragazza. Come avevo già avuto esperienze nel vestirmi da donna, gli feci una domanda: ci riusciresti davvero? Mi disse di sì e in quello stesso giorno seppellii Robert per dodici anni della mia vita. Traslocai il giorno dopo, lasciando indietro la casa dei miei genitori e abbandonando quanto di migliore Dio aveva per la mia vita. Puoi leggere e pensare che questo sia un racconto insignificante, ma ti dico che se non avessi voluto sperimentare tutto quello che ho sperimentato, avrei evitato molte sofferenze e tristezza.
Io so che molti di voi potrebbero pensare che non fareste mai una cosa del genere, ma posso affermare che ciascuno di noi è in cerca di un dio per saziare il proprio ego e il mio dio si trasformò in Sabrina (me stesso). Esistono molti dei. Il denaro, il sesso, la bellezza, la notte, le amicizie e non riusciamo ad accorgercene. Cominciai una trasformazione radicale! Dopo sei mesi ero già una persona completamente diversa che pensava unicamente al proprio benessere. Oggi riesco a capire un messaggio che ho letto: HAI BISOGNO DI CONQUISTARE QUELLO CHE IL DENARO NON COMPRA. IN CASO CONTRARIO SARESTI UN MISERABILE ANCHE ESSENDO MILIONARIO.
Viviamo in un mondo che quanto più si ha e meglio è, ma una cosa che siamo lontani dal possedere è l’AMORE. Nell’amore non significa sentirsi esclusivi, l’amore è un sentimento puro emanato direttamente dal cuore del Signore Gesù. Oggi vediamo una cultura capitalista che pensa solo al proprio guadagno. Serate, sesso, droga, denaro, tutto quello che esiste per distruggerti. Mi domando: se io dico di amarti ma non mi amo, com’è possibile? Se mi amo, come posso distruggermi per qualche ora, minuto o anche per anni, sapendo che l’eternità è reale? L’unico modo per passare l’eternità felici è arrendersi a GESÙ e riceverlo come UNICO SALVATORE. Ti garantisco una cosa: se non pensi così non ti ami. E non puoi amare nessuno. Quando avevo 17 anni, vivevo orgogliosamente la mia vita. A questa età ho avuto i miei primi contatti con la droga, i drink, l’erba e la cocaina, che fecero parte della mia vita per un lungo periodo. Voglio mostrare una vita piena di piaceri, una vita che molti giovani vivono, ma che conduce alla morte.
UN ABISSO CHIAMA UN ALTRO ABISSO
Quando ho compiuto 18 anni, ho vissuto come a molti giovani e a molti adulti piacerebbe vivere. Viaggiare per il mondo, guadagnare denaro e avere un’apparenza privilegiata. Ho abitato a Milano in Italia, dove rimasi per qualche mese e iniziai una vita di ostentazione, moda, denaro, incontri e sesso e, purtroppo, vivendo lontano dalle uniche persone che veramente vale la pena di frequentare. Qualcosa ha sempre richiamato la mia attenzione e mi muoveva interiormente, il fatto che quando moriremo (e questo succederà a tutti) solo i nostri familiari sentiranno la nostra mancanza. Quando siamo adolescenti non diamo molto valore a questo, vogliamo soddisfare il momento. Ho conosciuto persone di varie città del Brasile con una storia simile alla mia. Non capiamo che la vita è un soffio e l’eternità è un qualcosa a cui noi tutti dobbiamo pensare. Ho sentito che andar via dal Brasile sarebbe stato un bene. Ma sentii la mancanza della mia vita e dei miei amici che stavano lì. Dopo sei mesi, decisi di tornare. Quando arrivai, la vita li non era più la stessa e mi pentiti di essere tornato. Li iniziò una nuova fase.
L’INGANNO E UNO SPIRAGLIO DI LUCE
Dopo essere tornato dall’Europa da alcuni mesi, ho vissuto la mia prima relazione pensando che fosse sincera, ma la sincerità non esisteva. In questo periodo ho vissuto una vita stabile e con molte spese. Per avere amore cominciai a curarlo, pensando che potevo comprarlo. Ho vissuto momenti che agli occhi degli altri sembravano meravigliosi, tutto sembrava bello. Nel 2006 a 21 anni, conobbi Roma, dove passai sette anni e feci nuove amicizie. Viaggiai per altri Paesi come la Francia, Spagna, Inghilterra, Ungheria, Germania, Austria e il mio ultimo viaggio in Thailandia dove cambiai sesso nel 2010, rimanendo lì trenta giorni. Quattro giorni dopo l’operazione, il medico ritirò il tampone e mi guardai allo specchio e sentii tanta allegria, dimenticando che avevo fatto una promessa. Dopo un mese tornai in Brasile, dopo un viaggio stancante di ventiquattro ore e arrivai a casa di mia madre.
La mia famiglia è cristiana, ma non hanno mai contestato. Il conflitto è la cosa peggiore, chi mi ha convinto è stato lo Spirito Santo. Dopo tre mesi, dopo essere già stato recuperato tornai in Europa e viaggiai per un lungo periodo. Dopo undici mesi, tornai in Brasile dove rimasi nel 2012 a San Paolo. Dopo undici mesi, tornando a Roma, finii per pensare che sarebbe stato il mio ultimo viaggio. Mia sorella sentì quando lo Spirito Santo le disse: «Questa volta sarà diverso». Lei non poteva immaginare cosa sarebbe successo. Tornado a Roma incontrai il mio fidanzato e decidemmo di sposarci e chiesi di inviare i miei documenti dal Brasile. Ero certo della mia nascita, non come Robert Diego ma come Sabrina Caroline, quindi potevo tranquillamente sposarmi come donna. Ci sono stati dei problemi alla fine del 2012, con tutto quanto pronto per il matrimonio, e rinunciammo. Nella svolta da 2012 al 2013 sentii che c’era qualcosa di diverso. Pensai che in quell’anno sarei morto. Nella realtà, Robert era già morto, ma stavolta sarebbe morta Sabrina. All’inizio del 2013 nei primi mesi, deluso perché il matrimonio era stato annullato, andai a Savona. Nel mese di febbraio, in una discoteca, mi sono ritrovato in coma etilico, svegliandomi il giorno dopo in un ospedale di Milano senza capire cosa fosse successo quella notte.
GESÙ COMINCIA A CAMBIARE LE COSE
Dopo qualche mese, incontrai un altro ragazzo con il quale avevo già avuto una relazione, e decidemmo di stare insieme. In qualche mese decidemmo di sposarci. Stavamo già abitando insieme e scegliemmo come data del matrimonio il 3 agosto 2013. Per il nostro addio al celibato facemmo una festa il primo di agosto e facemmo uso di cocaina. Mi sentii male ed ebbi un’overdose, rimanendo immobile a letto. Sentii che era il mio ultimo giorno di vita. In quel momento supplicai Dio. Dio non mi lascia morire, mi darmi un’opportunità. Ricordiamo cosa dice il libro degli Atti capitolo 2, versetto 21:
E AVVERRÀ CHE CHIUNQUE AVRÀ INVOCATO IL NOME DEL SIGNORE SARÀ SALVATO.
Accadde qualcosa che cambiò la mia storia. Sentii la voce di Dio dire che se io fossi morto vestito da donna sarei andato all’inferno. Ero solito dire che se Dio avesse voluto, avrebbe dovuto fare un miracolo nella mia vita. Lì sentii una sorta di condanna per vari minuti. Dio parlò con me, la mia carne tremò e io seppi che non potevo illudermi. Leggiamo un altro passo biblico, così possiamo capire meglio. Giovanni 10:19-21:
ALLORA SORSE DI NUOVO UNA DIVISIONE TRA I GIUDEI PER QUESTE PAROLE. E MOLTI DI LORO DICEVANO: “EGLI HA UN DEMONE ED È FUORI DI SE; PERCHÉ LO ASCOLTATE?”. ALTRI DICEVANO: “QUESTE NON SONO PAROLE DI UN INDEMONIATO; PUÒ UN DEMONE APRIRE GLI OCCHI AI CIECHI?
Io ero cieco spiritualmente, e chi avrebbe potuto aprire i miei occhi se non Dio? Fu qualcosa di soprannaturale e Dio ci disse che non ci sarebbe stato nessun matrimonio.
GLI OCCHI SI APRIRONO
Il giorno dopo era il giorno del mio matrimonio. Quando mi guardai allo specchio vidi le mie braccia e i miei piedi e capii per la prima volta dopo tredici anni che io ero un ragazzo. Sentii la cura e dissi che non mi sarei sposato. Mi tolsi gli orecchini, gli anelli, lo smalto e mi legai i capelli. Dissi alla mia famiglia che cosa era successo. I miei familiari mi stavano aspettando, e decisi di tornare in Brasile e cominciai ad avere attacchi di panico. Avevo 800 euro per tornare e il volo Roma-San Paolo costava circa 1500/1600 euro. Non sapevo come fare, ma dopo un lungo periodo trovai una strategia per poter tornare. Dopo qualche tempo lo Spirito Santo mi diede il modo di accedere a un computer. Nel sito che stavo controllando, vidi un volo diretto da Roma a San Paolo che costava 860 euro. Così decisi di vendere tutto quello che avevo per 100 euro e comprai il biglietto aereo per il 5 di agosto. Ero in ansia e mi chiesi cosa avrei fatto in Brasile, perché non sarebbe stato facile. Ancora una volta lo Spirito Santo parlò al mio cuore: Salmo 37:5:
RIMETTI LA TUA SORTE NELL’ETERNO, CONFIDA IN LUI, ED EGLI OPERERÀ.
Non avevo la minima idea di come sarebbe andata, ma confidai. Non avevo mai fatto un viaggio aereo così lungo durante la giornata. Dopo dodici ore sbarcai a San Paolo e mia sorella venne a prendermi. In macchina spiegai tutto e dissi di essere disposto a tutto. Di mercoledì, giorno 7 settembre 2013, entrai in un negozio nella città di Suzano, vicino a Mogi das Cruzes, tagliai i miei capelli e cambiai i vestiti. Robert resuscitò. Questo mi ricorda il passo dove Lazzaro era morto da quattro giorni, e Cristo lo chiama ad uscire dalla tomba perché la gloria di Dio fosse manifestata attraverso la sua vita. Dopo dodici anni il Signore mi chiama: «Robert vieni fuori!» Così disse il Signore. Ero morto e resuscitai.
Non esiste l’impossibile, per Dio tutto è possibile. Non sentirti sminuito, molte volte le nostre esperienze servono per aiutare altre vite. Sono qui per dimostrare che tutto quello che ho vissuto, le mie debolezze, oggi servono per dare gloria al nome del Signore e per poter dire che Gesù trasforma le vite.
CONCLUSIONE
La diagnosi abituale per i pazienti che si identificano come transgender è: “disturbo dell’identità di genere”. In accordo con il DSM-5 ( l’ultima edizione del Manuale diagnostico e Statistiche dei disturbi mentali), il disturbo dell’identità di genere è caratterizzato da un’accentuata incongruenza tra il genere sperimentato/espresso da alcuni e il sesso biologico, con una durata di almeno sei mesi. Anche se non se ne parla molto, gli studi dimostrano che la maggior parte dei pazienti transgender soffrono di altri disturbi coesistenti.
Anche davanti a tutto questo Dio mi diede l’opportunità di ricominciare a vivere. Oggi, dopo tre anni da questa esperienza, posso dire che fu la migliore decisione della mia vita: rinunciare all’insensatezza per vivere una vita piena. Io incontrai il mio tesoro. Gesù Cristo è il mio più grande tesoro.
Voi conoscerete che io sono il SIGNORE, quando aprirò le vostre tombe e vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio! E metterò in voi il mio Spirito, e voi tornerete in vita; vi porrò sul vostro suolo, e conoscerete che io, il SIGNORE, ho parlato e ho messo la cosa in atto”, dice il SIGNORE».
– Ezechiele 37:13-14 –
Traduzione di Alessia Sanna
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