Ruth prescelta da Dio come antenata del Messia

storia_di_ruth_stuart_whitman_henry_koster_006_jpg_zgprRuth, era una delle figlie di un povero contadino, all’età di cinque anni fu venduta dal padre ai sacerdoti di Moab e avviata al culto del sanguinario dio Chemosh al quale venivano sacrificate le più belle bambine che dovevano essere anche sane, in salute, perfette e il loro corpo non doveva presentare alcun tipo di segni o macchia.

Dopo qualche tempo fu giudicata dal gran sacerdote Hedak la più degna di essere sacrificata al dio. Il giorno del sacrificio fu poi respinta perché improvvisamente le era apparsa una macchia sulla sua pelle; da qui si capisce come Dio l’avesse già scelta e preservata per compiere attraverso di lei un grande proposito nella storia della “redenzione”.

A vent’anni Ruth fu nominata sacerdotessa e le fu assegnato l’incarico di condurre al sacrificio le bambine prescelte.

Ruth il cui nome significa “amica – compagna”, aveva sposato Mahlon il figlio di un ebreo di Betlemme, emigrato a Moab in cerca di lavoro con sua moglie Noemi il cui nome significa “graziosa – dolcezza mia” e i loro due figli Mahlon e Chilion entrambi erano Efratei di Betlemme, della tribù di giuda.

Alla morte del marito Ruth decise di seguire sua suocera Noemi che fece ritorno a Betlemme, dimostrando così uno spirito fedele nei suoi confronti (Ruth 1:17 “Il tuo popolo sara’ il mio popolo, il tuo Dio sarà il mio Dio; dove tu morrai, morrò anch’io e là sarò sepolta”).

Il libro di Ruth rievoca una vicenda familiare risalente ai tempi dei Giudici (1200 – 1025 a.c.).

Vede come protagoniste principali due donne : Noemi di Betlemme e sua nuora Ruth una straniera di Moab che offre il suo sostegno alla suocera in un momento dove aveva perso i suoi affetti piu’ cari e cioè il marito e i due figli e dove aveva perso anche la sua stabilità economica (Ruth 1:16 “Ma Ruth rispose : Non insistere con me perché ti abbandoni e lasci di seguirti, perché dove andrai tu andrò anch’io e dove starai tu io pure starò, il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio”).

A Betlemme, le due donne vivono in uno stato di totale miseria e Ruth decise di andare a spigolare nei campi presso dove risiedeva e di appartenenza a un ricco proprietario terriero, Booz, che era parente prossimo del marito defunto di Ruth e successivamente i due si sposarono. Ecco, così, adempiersi il proposito di Dio nella sua vita e avere inizio il piano di “redenzione” da LUI stabilito attraverso di Ruth, la prescelta per questo proposito.

Questo libro narra la bellissima storia di Ruth, appunto, un’eroina silenziosa del Vecchio Testamento e di come una donna pagana divenne uno degli antenati di Cristo, ecco perché il libro prende il suo nome.  (Matteo 1:5 “Salmon gemerò Booz da Rahab; Booz gemerò Obed da Ruth; Obed gemerò Iesse”).

L’intento principale della storia è mostrare come viene ricompensata la FIDUCIA che Ruth pone in Dio, la cui misericordia si estende dunque anche ad una straniera. Per la sua FEDE, Ruth, non solo meritò di essere accolta nel popolo di Dio ma è anche stata scelta come bisnonna del re Davide il precursore del Messia, che proviene dalla discendenza di una donna moabita e non giudea. Ruth è un personaggio femminile straordinario nella storia biblica sia per umanità sia per amore e sia per spiritualità.

Questo ci fa riflettere sul come Dio sceglie chi vuole, quando vuole e come vuole per adempiere i suoi propositi e non fa distinzione tra pagano o giudeo.

INFATTI DIO E’ CON QUELLI CHE LO SEGUONO, CHE LO AMONO CON TUTTO IL CUORE E CHE LO TEMONO. NON FA DISTINZIONE DI NAZIONALITA’ DI APPARTENENZA O COLORE DELLA PELLE. MA GUARDA DRITTO AL CUORE, ALLA FEDELTA’ E ALLA SPIRITUALITA’ DELLA SINGOLA PERSONA.

Cosa ci vuole insegnare attraverso questo racconto di Ruth il nostro Dio ?

Che la “fedeltà’” è un requisito che ogni credente deve avere, applicare nella propria vita e rispecchiare nella sua quotidianità , siamo esortati a continuare a essere fermi nella perseveranza della fede e a mantenere un cuore puro, solo così saremo degni di vivere un’eternità nei cieli al cospetto di Dio Padre.

 Che siamo stati scelti per un proposito ben definito nei piani di Dio prima ancora che ci formassimo nel grembo di nostra madre e che nulla accade nella nostra vita fuori dalla volontà e del controllo di Dio e che ogni situazione che viviamo coopera per condurci nel “piano perfetto” che Dio stesso ha preparato per la nostra vita.

(2Timoteo 3:14,17 “Tu però persevera nelle cose che hai imparato e nelle quali sei stato confermato, sapendo da chi le hai imparate, e che sin da bambino hai conosciuto le Sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera”).

Luisa Lanzarotta | notiziecristiane.com

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