SAN PIETROBURGO – Arkadij Ciaplyghin, segretario della filiale sanpietroburghese del Partito del Progresso che fa capo al blogger e oppositore russo Alexej Navalnyj, ha chiesto a sei procure distrettuali di verificare la Bibbia per l’ipotesi di letteratura estremista. L’avvocato difensore dei diritti dell’uomo ha chiesto inoltre di bandire la Bibbia dai banchi per bambini nelle librerie. Il giurista afferma che la Bibbia «contiene appelli agli omicidi, conduzione delle guerre di aggressione, genocidio e distruzione della proprietà privata – reati penalmente perseguibili in Russia».
L’avvocato spiega che è stato spinto a intraprendere questa iniziativa, volta a tutelare morale pubblica, dall’iniziativa promossa dalla Chiesa ortodossa russa a classificare i libri per bambini, comprese le fiabe, secondo l’età degli adolescenti, vietando la vendita e lettura di alcuni titoli per i minori inferiori a una certa età. Insomma, una specie di Indice dei libri proibiti.
«La gente che si professa credente e impone i divieti deve sperimentare essi su se stessa» questa è la tesi dell’avvocato che chiede la verifica dei contenuti del libro sacro per i cristiani per l’ipotesi di estremismo. Tuttavia, come comunica il quotidiano russo “Nezavisimaya gazeta”, non tutti gli intellettuali russi hanno appoggiato l’iniziativa, ritenendo che possa screditare il leader del partito Alexei Navalnyj, che potrebbe essere accusato di “anticristianità”.
da: RaiNews.it – articolo completo
data: 12/3/2014
Fonte: http://www.evangelici.net/
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