Una visita speciale presso la Vive Church di Roma ci ha portati a conoscere questa nuova realtà; una chiesa giovane, frizzante ma nello stesso tempo attenta alla lode e all’adorazione e ad una vera missione di evangelizzazione per la quale il Signore ci ha chiamati.
Il tema che si stava trattando in queste settimane era quello delle disfunzionalità dei discepoli per mostrare alla chiesa come Gesù abbia scelto i suoi “Apostoli”, ossia, uomini ordinari che in comune avevano una cosa, non erano scolarizzati, non avevano studi biblici e non avevano dei master particolari.
Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù (Atti 4:13).
A renderli eleggibili per la loro funzione da discepoli fu la loro disponibilità; perché Dio non sceglie in base all’abilità di ciascuno, ma in base alla disponibilità!
Il pastore Alessandro di Vive Church ci ha parlato di questa splendida realtà che a passo spedito si sta facendo conoscere ai giovani ma anche ai meno giovani… “Non amiamo parlare di Posizioni ma bensì di Funzioni. Una chiesa Giovane che ha come visione quella di Risvegliare la gente alla realtà di Gesù. Una chiesa che da il permesso di essere entusiasti, di lodare, glorificare e di mostrare passione per Gesù.”
Il titolo della predicazione di domenica è stato “Tradendo le mie Convinzioni” dalla serie discepoli disfunzionali. Avevano già analizzato la figura di alcuni Apostoli, domenica è stato il tempo conoscere meglio e più da vicino la storia di Giuda Iscariota, il discepolo diventato famoso per aver tradito Gesù per 30 denari. Quei 30 denari che oggi hanno un valore compreso tra i 90 euro e i 3.000 euro… Un valore relativamente basso per la vendita di un Messia, ma non per Giuda che evidentemente era molto legato al denaro.
Il testo principale della predica è stato in Giov. 12:1,11: Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov’era Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. Allora Maria, presa una libbra d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell’olio. Ma Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: <<Perché non si è venduto quest’olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri>>. Diceva così non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro, e tenendo la borsa ne portava via quello che vi si metteva dentro. Gesù dunque disse: «Lasciala stare; ella lo ha conservato per il giorno della mia sepoltura. Poiché i poveri li avete sempre con voi; ma me, non mi avete sempre». Una gran folla di Giudei seppe dunque che egli era lì; e ci andarono non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. Ma i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro, perché a causa sua, molti Giudei andavano e credevano in Gesù.
Le domande da porsi sono tante, su tutte:
Perché Gesù scelse Giuda? Aveva bisogno di un traditore? Oppure fu la disfunzione di Giuda a deragliare la sua chiamata?
Perché Giuda tradì Gesù? Non credeva forse che fosse il Messia?
Alla prima domanda abbiamo risposto con la natura di Dio, ovvero, una natura giusta che non può scegliere per noi in quanto abbiamo il libero arbitrio. Il fatto che Gesù ne conoscesse il comportamento non determina il fatto che lo abbia manipolato o costretto.
Anche gli altri discepoli più volte tradirono le loro convinzioni.”
Addirittura Pietro parla in un modo ma agisce in un altro in più occasioni. Ma a differenza di Giuda, Pietro decise di PENTIRSI. Ed è proprio il pentimento a salvare l’uomo.
Cosa che non fece invece Giuda che decise di rimanere nel suo rimorso che lo porto al suicidio quindi alla morte.
Alla seconda domanda invece del perché Giuda tradì Gesù abbiamo provato a dare delle spiegazioni attraverso delle riflessioni… Giuda ha vissuto in un epoca che era definita l’epoca della speranza Messianica;
Giuda era fermamente convinto di chi fosse Gesù, a tal punto di seguirlo;
Probabilmente,però, ne rimase deluso in quanto si aspettava un Re che stabilisse il suo regno su questa terra. Un Re politico, economico e militare; scoprire però, che Gesù parlasse di un regno che avesse a che fare con la vita eterna indurì il cuore di Giuda che oltre a regredire nelle sue convinzioni iniziò a coltivare una radice di amarezza mai estirpata.
La scena che mostra la sua amarezza fu proprio quella del testo letto; dove, appunto, Giuda non riesce a trattenere la sua natura, criticando la scelta di Maria, di utilizzare l’olio per lavare i piedi a Gesù.
Giuda suggerisce che con il ricavato della vendita dell’olio si sarebbero potuti sfamare i poveri ma non perché ne fosse realmente interessato ai poveri, ma perché era un ladro e avrebbe voluto quei 300 denari per lui.
L’amarezza inizia sempre con una delusione e la delusione di Giuda lo porta piano piano a fargli perdere la vita oltre che la sua chiamata.
Quando perdiamo di vista l’importanza di ciò che è eterno con l’importanza di ciò che è temporaneo, allora, stiamo per iniziare a tradire le nostre convinzioni.
Giuda non diede importanza a Gesù l’eterno, decise, invece, di dare più importanza a ciò che era temporaneo: il denaro. L’amarezza fu l’elemento scatenante del suo declino
In Efesini 4:31, 32 sta scritto: Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! Siate {invece} benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.
Il pentimento è ciò che può salvarci dalle grinfie dell amarezza, un pentimento reale come quello di Davide dopo il peccato di adulterio con Batsheba, come nel Salmo 51:10 è scritto:
O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo.
L’amarezza produce rabbia, ansietà e bugia. In tutti e tre casi avrai tradito e perso qualcosa; nella fattispecie avrai perso: Gioia pace e Verità.
Vive church ti aspetta a Roma ogni domenica alle 10.45, presso il Teatro Golden, zona San Giovanni, Via Taranto 36.
Pietro Proietto | Notiziecristiane.com