Nel quartiere romano della Magliana c’è un luogo dove ragazzi e ragazze diversamente abili stanno costruendo con passione la propria autonomia
Nel 2008 mi ammalai di una malattia per la quale non c’è cura. Rimango, quindi, per due lunghi anni fatti di mesi… settimane… giornate… buttata su un divano, con nessuna forza di fare qualsiasi cosa, e costretta, con la morte nel cuore, a trasferire mia figlia disabile in una casa famiglia.
Nel 2010 mi sveglio all’improvviso dal mio torpore e mi rivolgo al Signore, quel papà che amo tanto, dicendogli: «Dio, so come mi sento, e lo sai anche Tu. Non so come la pensi, ma io ora mi alzo e vado in giro a lottare per loro: per le persone con disabilità. Se Tu vuoi, prendimi pure, ma mi prenderai mentre sto camminando con e per loro». All’improvviso, le mie gambe hanno riacquistato un po’ di forza, le braccia anche.
Il dottore, quando dopo qualche tempo mi ha visitato, mi ha chiesto che cosa avessi fatto per stare meglio, e quando gliel’ho raccontato, mi ha risposto: «Ecco cara, questa è la tua cura!!!».
Da allora di strada ne ho fatta, con la grande generosità di un privato che ci ha donato un bellissimo e coloratissimo luogo, e con il sostegno di altri genitori, abbiamo fondato «La lampada dei desideri», una bellissima realtà che accoglie circa 70 persone con disabilità, persone che dopo la scuola non hanno niente da fare e non hanno un luogo dove incontrarsi. A fronte di promesse mai mantenute di tirocini che possano avviare al lavoro, qui chi lo desidera, può trovare un’occupazione, con le proprie modalità, con le proprie competenze, e con i propri tempi. C’è anche chi viene semplicemente per passare il tempo, chiacchierare, socializzare ecc.
Un luogo dove si svolgono una decina di progetti: dal laboratorio di cucina al punto ristoro, dal laboratorio di botanica con la coltivazione di un piccolo orto al baratto di abitini per bambini da 0 a 3 anni, e poi il massaggio shiatsu, la zumba-chair, il laboratorio di fotografia, di pittura, di canto, di manualità e di oggettistica. I ragazzi gestiscono una biblioteca, una fumetteria, un Internet point, una ludoteca, una sala che si presta a feste, convegni e cineforum.
La lampada dei desideri è anche un luogo che dà informazione sull’autismo, avvalendosi di un team di psicologhe volontarie; un luogo dove si tengono un corso di educazione alla salute, e uno sulla creazione di una web radio sociale. Ed è proprio la web radio il progetto che piace più ai ragazzi, sarà una radio sociale, la cui differenza con la radio commerciale è che l’obiettivo è la partecipazione di tutte le persone, associazioni, enti che desiderino partecipare, creando trasmissioni, collegamenti, interviste, inoltre sarà la prima a essere gestita dai ragazzi con difficoltà motoria, mentale, cognitiva!
Accade che i ragazzi diversamente abili, nei momenti in cui amici, fratelli, sorelle escono a divertirsi, rimangano il più delle volte a casa, dove vivono la depressione, o esprimono il proprio disagio diventando aggressivi. Sì, sono disabili ma sono anche giovani ed hanno una voglia incredibile di divertirsi… così all’interno dell’associazione abbiamo creato il «Diversamente pub», dove i nostri ragazzi possono lavorare a turno, mangiare insieme, divertirsi, giocare, ballare. Alla fine della serata tutto l’incasso è diviso equamente fra tutti coloro che hanno lavorato.
I disabili, vissuti nel passato dalle famiglie con vergogna e come una realtà da nascondere, qui occupano un posto di primo piano anche di fronte alla società: l’associazione, infatti, occupa gli spazi che appartenevano ad un negozio con ben 8 vetrine che ci mostrano al mondo.
I disabili, visti sempre come bisognosi di assistenza, qui svolgono un importante servizio al territorio: se, a esempio, una persona anziana, ammalata, ha bisogno di acquistare del latte o anche una medicina, possono rivolgersi ai nostri ragazzi che, affiancati da un volontario, possono essere una risorsa preziosa.
In questo momento di profonda crisi economica, che ha colpito trasversalmente tutti, le persone con disabilità sono tra quelle che stanno pagando un prezzo molto alto: sono e saranno ancora tagliate le risorse per i centri di riabilitazione, per i centri diurni, per l’assistenza domiciliare, e per favorire l’accesso al mondo del lavoro.
«La lampada dei desideri» è un progetto che intende cambiare radicalmente prospettiva: i ragazzi, da destinatari «oggetti passivi», diventano attori, «soggetti attivi» dei servizi erogati alla comunità. Il progetto ha la sede nei locali a Piazza Certaldo 77 (zona Magliana) dove i ragazzi svolgono molteplici attività (ristorazione, biblioteca, pub, cineteca, ecc.). Le difficoltà sono e saranno tante. Ma non ci scoraggiamo e, attraverso «La lampada dei desideri», vogliamo promuovere nella nostra società la cultura dell’accoglienza del diverso, e incoraggiare e sostenere i ragazzi e le ragazze che stanno costruendo con tanto entusiasmo e passione la loro autonomia.
* presidente della Consulta dell’Handicap del Municipio XV e dell’associazione di volontariato «La lampada dei desideri», informazioni: 0689363181; 3381888351; pag. facebook: la lampada dei desideri.
Fonte: Riforma.it
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