Si è svolta presso la Chiesa Breccia di Roma di cui è pastore Leonardo De Chirico (BIOGRAFIA: Professore di teologia storica. Nato a Mantova nel 1967. Ha studiato all’Università di Bologna (Laurea in storia) e all’Evangelical Theological College of Wales (Diploma studi teologici). Ha conseguito il dottorato di ricerca (PhD) al King’s College di Londra. Corso di perfezionamento in bioetica presso l’Università di Padova. E’ stato pastore di una chiesa evangelica a Ferrara (1997-2009) e dal 2009 è pastore della chiesa riformata battista a Roma. E’ professore di teologia storica all’IFED di Padova (1997-). E’ direttore di Studi di teologia (2003-) e direttore del Centro studi di etica e bioetica dell’IFED. E’ anche vice-presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana, membro del Comitato esecutivo della Feet e della Commissione teologica della WRF). Teologia Storica), sabato 8 aprile c.a. la Conferenza che ha visto come oratore principale il Prof. Pietro Bolognesi (BIOGRAFIA Professore di teologia sistematica Nato a Bologna nel 1946. Ha compiuto i suoi studi a Bologna e a Vaux-sur-Seine (Francia) dove ha conseguito la laurea in teologia. La Faculté Jean Calvin (Aix-en-Provence) gli ha conferito il dottorato honoris causa (2011). E’ pastore della Chiesa riformata battista a Padova. E’ professore di teologia sistematica all’IFED di Padova (1988-). E’ stato membro della Commissione teologica dell’Alleanza Evangelica Mondiale ed è membro del Collegio dei Garanti della Feet (Fellowship of European Evangelical Theologians). Ha fondato e diretto la rivista Studi di teologia (1978-2002) ed è stato Direttore di Ideaitalia (1997-2012)).
La Conferenza è voluta essere una serata di dialogo e di confronto su un tema cruciale ed in vista dell’anno particolare che stiamo vivendo e cioè la ricorrenza del 500centennario della Riforma Protestante, sorta nel XVI secolo per riformare la chiesa cattolica considerata da Martin Lutero (frate agostiniano – Eisleben, 10 novembre 1483 – Eisleben 18 febbraio 1546) nella dottrina e nella prassi non più conforme alla Parola di Dio. Martin Lutero scrisse “La Discussione sulla dichiarazione del potere delle indulgenze” nota anche come “Le 95 tesi” e li affisse sul portone della Cattedrale di Wittenberger, dove era vescovo, il 31 ottobre del 1517, ecco perché è considerato la figura centrale alla quale si attribuisce la nascita del Movimento Protestante. Seguirono al Movimento altri protagonisti importanti quali: Giovanni Calvino (Jehan Cauvin Noyon, 10 luglio 1509 – Ginevra, 27 maggio 1564), Huldrych Zwingli (Wildhaus, 1 gennaio 1484 – Kappel am Albis, 11 ottobre 1531), Thomas Muntzer (Stolberg, 1489 – Muhlhausen, 27 maggio 1525) e Filippo Melantone (Bretten, 16 febbraio 1497 – Wittenberger, 19 aprile 1560).
La Conferenza ha avuto come tema “Sola Scriptura ieri e oggi: quale ruolo della Bibbia nella Chiesa e nel mondo” ossia la vita del credente deve essere radicata sulle basi di “Sola Bibbia, Sola fede, Sola grazia, Sola Cristo, Sola Dio di gloria” che significa “soltanto con le cose scritte“, dalle quali abbiamo avuto origine, ed è l’affermazione che unicamente la Bibbia possa e debba essere la regola ultima della fede e della pratica del cristiano. Un principio dottrinale fondamentale del Protestantesimo di allora e di oggi, attraverso il quale si distacca dal Cattolicesimo e ne correggere gli errori attraverso l’unicità dell’autorità della Bibbia di eliminare ogni dogma introdotto dopo i cinque primi concili ecumenici dell’era cristiana.
Sola Scriptura continua ancora oggi ad essere un principio di base del Protestantesimo conservatore e dell’Evangelicalismo, specialmente per chi si dichiara “Credente nella Bibbia”.
La Sacra Scrittura affianca la “tradizione” intesa come dottrina, sentimenti o usanze che non possono essere desunte dalla Bibbia ma che sono state trasmesse oralmente di generazione in generazione da un’autorità ispirata. Per questo motivo deve essere considerata valida, deve essere in armonia con quanto trasmesso autorevolmente dagli apostoli e registrato nel Nuovo Testamento. In sostanza l’idea di una subordinazione esclusiva alla parola della Scrittura è estranea già ai Padri della Chiesa, per i quali la Tradizione viva era, ed è tutt’oggi, considerata l’ambiente vitale entro il quale leggere le stesse Sacre Scritture (regula fidei).
“Sola Scriptura” ci vuole invitare a non dimenticare che “Il Signore è immutabile ed è lo stesso ieri, oggi e in eterno” (Ebrei 13:8 “Gesú Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno”), quindi a non allontanarci dall’autorità della Bibbia che deve essere la “regola aurea” nella vita di ciascuno che si professa protestante, ad essere vigili affinché i molti falsi profeti che sono sorti non ci deviano nei loro falsi ragionamenti non concordi con la Parola del Signore e lontani da essa (Matteo 24:11 “E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti”; Isaia 56:10,12 “I suoi guardiani sono ciechi, sono tutti senza conoscenza, sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; fanno sogni, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. Sono cani ingordi, che non sono mai sazi; sono pastori che non capiscono nulla; seguono tutti la loro via, ognuno mira al proprio interesse, per conto suo. «Venite», dicono, «prenderò del vino e ci ubriacheremo di bevande inebrianti; domani sarà come oggi, anzi molto meglio»”). E’ stato profetizzato molti secoli fa che sarebbero sorti molti falsi profeti, oggi è il tempo nel quale si è realizzata questa profezia, oggi stiamo vivendo questa realtà all’interno delle chiese evangeliche. Il Signore ci parla, ci avverte, ci chiama a “ritornare” a Lui e alla Sua sana dottrina.
Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com
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