Rock & Satanismo – 1° parte

Rock-satanico– di D. Phau –
Traduzione e sintesi di Anticorpi.info

Attualmente in molti concerti di musica heavy-metal si esorta il pubblico a cose come lo stupro e l’omicidio in nome di Satana. Di seguito, un estratto da un brano dei Rigor Mortis.

Arriviamo squarciando i vostri corpi
Violentiamo la tua anima impotente
per trasformarla in una creatura
spietata e fredda
Ti costringiamo ad uccidere tuo fratello
a mangiare il suo sangue e il suo cervello

triturare la sua carne e succhiare le sue ossa
Fino a che ognuno non sarà folle
Siamo virali e infettiamo
il mondo fino al prevalere delle legioni demoniache
Demons – Rigor Mortis

Qualsiasi genitore normale resterebbe inorridito se sapesse che i propri figli possano ascoltare canzoni con testi simili. Probabilmente alcuni genitori nostalgici si soffermerebbero a riflettere su quanto più sani fossero i vecchi tempi, quelli dei Beatles. Solo una piccola parte di essi riuscirebbe a sospettare che fu proprio con gli innocenti Beatles, che il problema ebbe inizio.

La musica rock-elettronica inaugurata negli anni ’60 fu – ed è tuttora – una creazione dei servizi segreti militari britannici in collaborazione con il satanismo internazionale. Da un lato i satanisti controllano i principali gruppi rock attraverso la droga, il sesso, le minacce di violenza e – a volte – l’omicidio. Dall’altro la parte artistica è finanziata da case discografiche connesse a circoli segreti militari britannici. Entrambe le parti sono strettamente immischiate nel più grande business nel mondo, il commercio internazionale di stupefacenti.

Le cosiddette rock star sono patetiche marionette intrappolate in uno schema molto più grande di loro. Dal momento in cui ricevono i primi diritti di registrazione vengono imbottite di droga. Ad esempio, stelle tanto ammirate come John Lennon dei Beatles e Keith Richards dei Rolling Stones, erano eroinomani (Tony Sanchez, Up and Down With the Rolling Stones, p. 319).

Le rock star sono creazioni multimediali del tutto preconfezionate. La loro immagine pubblica, così come la loro musica, sono fabbricate dietro le quinte dal Potere. Quando i Beatles sbarcarono per la prima volta negli Stati Uniti nel 1964, furono assaliti all’aeroporto da centinaia di ragazzine urlanti. La stampa annunciò l’inizio della Beatlemania, tuttavia non aggiunse che le ragazze erano state prelevate in blocco da una scuola femminile del Bronx e retribuite per le loro prestazioni attoriali.

I cospicui guadagni attribuiti ai gruppi rock, in taluni casi stimati in centinaia di milioni di dollari, sono completamente amministrati dai loro agenti connessi al Sistema. Dal 1963 al 1970 i Rolling Stones incassarono oltre 200 milioni di dollari, ma i membri del gruppo erano quasi sempre in bolletta. Non avevano la minima idea di che fine facessero i loro guadagni.

Negli ultimi trent’anni la società occidentale è stata stravolta mediante un piano deliberato di guerra culturale, con l’obiettivo di eliminare la civiltà giudaico-cristiana come lo conosciamo. Bisogna impedire che questo disegno sia portato a compimento. Affinché il lettore possa meglio inquadrare il problema, torneremo indietro nel tempo fino all’epoca in cui quattro innocenti ragazzi di Liverpool, in Inghilterra, erano agli inizi della loro carriera musicale.

La Creazione dei Beatles.
Agli esordi i Beatles si esibirono in jazz club inglesi e tedeschi. Questi club, sempre situati nei quartieri più degradati delle città, fungevano da copertura per un fitto mercato di prostituzione e stupefacenti. Fin dalle prime esibizioni i Beatles erano costantemente strafatti di un farmaco chiamato Preludin (Philip Norman – Shout! The Beatles in Their Generation, pp. 152, 91)

Nel giugno del 1962 il quartetto ricevette un telegramma dal manager Brian Epstein. “Congratulazioni” – diceva il messaggio – “La EMI vi vuole in sala di registrazione.” La EMI fu uno dei maggiori produttori di dischi in Europa; il suo ruolo nella promozione dei Beatles fu fondamentale.

Sotto la rigorosa guida del direttore di registrazione della EMI George Martin, i Beatles furono smontati, rimontati, lavati e pettinati con quello che sarebbe poi diventato il famoso ‘stile Beatles.’ Martin della EMI letteralmente creò i Beatles in uno studio di registrazione.

Di pari passo con lo stile Beatles, la EMI creò a tavolino il mito della loro grande popolarità. Nel mese di agosto 1963, alla loro prima importante apparizione televisiva presso il Palladium di Londra, i mass media riportarono che l’evento avesse provocato enormi disordini pubblici dovuti al fanatismo dei loro ammiratori. “La polizia ha fatto fatica a contenere l’isterismo violento di 1.000 adolescenti.” Eppure, non esiste alcuna foto pubblicata che riprenda quelle scene dall’alto. Quelle pubblicate sono foto con campo talmente ristretto da lasciare vedere appena qualche unità dei mille ‘isterici violenti.’ La storia era una messa in scena. Un fotografo presente in seguito ammise: “non vi fu alcun disordine. Ero lì. C’erano una decina di ragazze, forse meno.” (Philip Norman – Shout! The Beatles in Their Generation, p. 188)

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Nel febbraio del 1964 il mito dei Beatles sbarcò negli Stati Uniti, con la già citata messa in scena orchestrata trasportando all’aeroporto Kennedy le scolarette del Bronx. Per lanciare il loro primo tour, i mass media allestirono una delle operazioni pubblicitarie più imponenti della Storia. Il popolare show di Ed Sullivan si prestò per la prima volta ad ospitare per due domeniche consecutive lo stesso ospite (la band dei Beatles), ed oltre 75 milioni di americani praticamente non poterono evitare di vedere i Beatles scuotere le loro chiome ed i loro corpi, in uno stile che successivamente sarebbe stato scimmiottato da centinaia di gruppi rock.

Al loro ritorno in Inghilterra i Beatles furono premiati dall’aristocrazia britannica per i loro servigi. Nel mese di ottobre del 1965 i quattro furono ammessi nell’Ordine della Cavalleria e nominati Membri dell’Impero Britannico dalla Regina Elisabetta in persona, presso Buckingham Palace.

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Arrivano gli Stones.
La connotazione esplicitamente satanica di molta musica rock odierna risale direttamente al gruppo inglese dei Rolling Stones.

Gli Stones, come venivano chiamati, furono immediatamente connotati come ‘avversari’ dei Beatles. Gli Stones erano ‘sporchi e ribelli’, mentre i Beatles erano i bravi e carini Fab Four. In realtà erano due facce della stessa medaglia (finta alternativa – ndt). Il primo disco degli Stones fu scritto dai Beatles, e fu il beatle George Harrison a dettare le modalità del primo contratto discografico degli Stones.

Ricalcando l’efficace battage pubblicitario dei Beatles, nella primavera del 1963 i Rolling Stones furono ospitati da uno dei più popolari show televisivi inglesi per famiglie: Thank Your Lucky Stars. Tuttavia nell’occasione la reazione degli spettatori adulti fu molto diversa da quella che aveva accolto i Beatles. La produzione dello show fu subissata da centinaia di lettere di protesta, per via dei modi volgari e dell’aspetto trasandato dei membri del gruppo.

L’esibizione aveva sortito esattamente l’effetto previsto. Il manager dei Rolling Stones Andrew Oldham sprizzava euforia da tutti i pori. “Stiamo creando i nemici dei belli, puliti ed ordinati Beatles. E più i genitori vi odieranno, più i ragazzini vi ameranno. Aspettate e vedrete.” (Tony Sanchez, Up and Down With the Rolling Stones, p.17)

Nel 1964 anche gli Stones furono ospitati dall’Ed Sullivan Show. Stavolta però decine di milioni di americani si ritrovarono ad assistere in diretta ai fan della band che mettevano a soqquadro lo studio televisivo. Sullivan promise ai telespettatori che simili personaggi non avrebbero mai più messo piede nello show. Ma anche quella fu una reazione progettata ed auspicata per fini pubblicitari. Nel giro di pochi mesi, i dischi del gruppo venderono milioni di copie.

Il piano era di utilizzare entrambe le band come strumento per instradare un’intera giovane generazione verso la cultura New Age, generazione che una volta adulta avrebbe costituito la futura classe dirigente capace di modellare la nuova società intorno ad un modello satanista da impiantare nelle scuole e nelle istituzioni legali e politiche.

Ecco Satana.
Nel saggio The Ultimate Evil, il giornalista investigativo Maury Terry asserisce che tra il 1966 ed il 1967 il culto satanicoProcess Church – “cercò di reclutare i Rolling Stones ed i Beatles.” Terry riferisce che una foto della fidanzata di lunga data di Mick Jagger – Marianne Faithfull – fu pubblicata sulla copertina della rivista The Process Magazine.

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L’immagine ritraeva Faithful supina, come morta, con in mano una rosa rossa.
Il saggio di Terry sottolinea le connessioni tra i crimini compiuti da Charles Manson e dal serial killer Son of Sam ed il culto della Process Church. Tali legami furono rivelati dall’ex avvocato della Process Church – John Markham – nel corso di una testimonianza nel processo contro Lyndon LaRouche.

Un ulteriore legame fondamentale tra i Rolling Stones e la Process Church fu costituito da Kenneth Anger, discepolo diAleister Crowley, padre fondatore del satanismo moderno. Anger – classe 1930 – da bambino era stato una piccola star di Hollywood.

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Crowley era morto nel 1947 a causa della dipendenza da eroina. Prima di morire tuttavia riuscì ad avviare congreghe sataniste in diverse città degli Stati Uniti, tra cui Hollywood. Anger, come Crowley, era definito Mago, ed ambiva a raccogliere l’eredità di Crowley. Quando Crowley morì Anger aveva appena diciassette anni, eppure gli era stato già concesso di diventare produttore ed autore di film che – anche secondo gli standard odierni – puzzavano di male puro.

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Nel biennio 66-67, mentre la Process Chutch era impegnata in una campagna di reclutamento presso Londra, Anger tenne alcuni discorsi pubblici. Tony Sanchez descrive una scena in cui Mick Jagger e Keith Richards, in compagnia delle rispettive fidanzate Marianne Faithfull e Anita Pallenburg “ascoltavano incantati Anger che decantava i poteri e le idee di Crowley.” (Tony Sanchez, Up and Down With the Rolling Stones, p.155)

Nello stesso periodo Anger era impegnato nella lavorazione di un film dedicato ad Aleister Crowley, cioè Lucifer Rising. Quel film riuscì a combinare la Process Church, la famiglia Manson ed i Rolling Stones. Le musiche furono composte da Mick Jagger. La seguace della Process Church Marianne Faithfull si recò fino in Egitto per partecipare alla rappresentazione cinematografica di una messa nera. Il ruolo di Lucifero fu interpretato dal chitarrista rock californiano, Bobby Beausoleil. Beausoleil fu membro della famiglia Manson, oltre che amante omosessuale di Anger. Pochi mesi dopo aver girato sotto la direzione di Anger in Inghilterra, Beausoleil rientrò in California e commise il primo di una serie di macabri omicidi insieme alla famiglia Manson. Beausoleil fu poi arrestato ed attualmente sta scontando una condanna all’ergastolo insieme a Manson.

Dopo aver perso il proprio mattatore, Anger propose a Mick Jagger di impersonare Lucifero nella sua nuova pellicola. Alla fine però decise di dare la parte ad Anton La Vey, autore della Bibbia di Satana e capo della Prima Chiesa di Satana. Il film uscì nel 1969 con il titolo Invocation of My Demon Brother.

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Anger iniziò al Satanismo la fidanzata di uno dei Rolling Stones, Anita Pallenberg. La Pallenberg aveva incontrato i Rolling Stones nel 1965 ed aveva subito fatto s e s s o con tre dei cinque membri del gruppo.

Descrivendo la donna, Anger ebbe a dire: “Credo che Anita sia – in assenza di un termine migliore – una strega … Gli elementi occulti all’interno degli Stones erano Keith (Richards – ndt) ed Anita … ed anche Brian (Jones -ndt). Vedete, anche Brian era uno stregone.”

Tony Sanchez, a quei tempi amico e frequentatore degli Stones, scrive di Pallenberg nel suo libro, Up and Down With the Rolling Stones.

“Era ossessionata dalla magia nera ed a un certo punto si era messa ad andare in giro con una treccia d’aglio, portandosela dietro in ogni angolo di mondo – perfino a letto – per tenere a distanza i vampiri. Aveva anche una strana vecchia bottiglietta per l’acqua santa, che usava in alcuni rituali. Poi i rituali si fecero sempre più segreti, e mi fu detto chiaramente di non disturbare quando fosse in corso il lavoro per un incantesimo.
“Teneva in camera da letto un enorme baule scolpito, che custodiva così gelosamente che ricordo di aver pensato che contenesse le sue scorte di droga. Un giorno, mentre la casa era vuota, decisi di dare un’occhiata in quel baule. I cassetti erano pieni di roba organica, come scarti di ossa, pelle rugosa e pellicce di alcuni strani animali.”
Tony Sanchez, Up and Down With the Rolling Stones, p.159

Nel 1979, il custode diciassettenne della tenuta nel New England di Keith Richards fu trovato morto nel letto di Anita Pallenberg. La morte del giovane – classificata come suicidio – ebbe luogo a causa di un colpo sparato dalla pistola di Pallenberg. La tenuta di Richards era situata nei pressi della sede della Process Church della East Coast.

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Secondo un articolo pubblicato dal giornale inglese Midnite, un ufficiale di polizia del Connecticut, Michael Passaro, dichiarò che a circa un quarto di miglio dal palazzo di Richards aveva udito uno strano canto proveniente dal bosco.

Il giornale continua: “La zona è stata teatro di diversi bizzarri riti satanici negli ultimi cinque anni. Un giornalista locale ha attribuito l’epidemia di occultismo all’assunzione di acidi da parte dei ricchi residenti.

Nel 1967 gli Stones certificarono la loro collaborazione con Anger e la Process Church pubblicando il loro primo album con una esplicita celebrazione del Diavolo. Il titolo era Their Satanic Majesties Request.

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Pochi mesi prima anche i Beatles avevano pubblicato il loro primo album, dedicato alla promozione dell’uso di sostanze psichedeliche: Sargeant Pepper Lonely Hearts Club Band. L’album conteneva la celebrazione di un trip da LSD nella canzoneLucy in the Sky with Diamonds, oppure – per brevità – LSD. Il disco diventò presto un successo di pubblico e vendite.

L’album fu chiaramente dedicato alla memoria del satanista Aleister Crowley. Fu rilasciato 20 anni dopo la morte di Crowley, e la canzone da cui prende il titolo attacca con le parole, “E’ stato venti anni fa …” Mimetizzata nella foto di gruppo sulla copertina dell’album vi è l’immagine di Crowley (l’uomo calvo in alto a sinistra – ndt).

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Un mese dopo l’uscita dell’album i Beatles scioccarono il mondo annunciando pubblicamente di assumere regolarmente LSD. Paul McCartney, in un’intervista rilasciata alla rivista Life dichiarò: “L’LSD mi ha aperto gli occhi. Usiamo solo un decimo del nostro cervello.”

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Gli obiettivi del Potere erano ormai evidenti, tuttavia le proteste andarono scemando. In Inghilterra la BBC vietò il pezzo A Day in the Life, e negli Stati Uniti il governatore del Maryland Spiro T. Agnew – che in seguito sarebbe stato incriminato nello scandalo di risonanza mondiale Watergate – lanciò una campagna per vietare il pezzo Lucy in the Sky with Diamonds.

La Creazione della Controcultura.
Il 1967 segnò una significativa escalation nella guerra culturale indirizzata contro i giovani degli Stati Uniti. Fu l’anno dei primi oceanici concerti rock all’aperto. Nei due anni che seguirono, più di 4 milioni di giovani presero parte ad una lunga serie di questi ‘eventi festosi’, e come previsto ebbe luogo la prima sperimentazione di droghe su larga scala. (…)

Continua nella 2°parte

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Articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito av1611
Link diretto:
http://www.av1611.org/othpubls/roots.html

Traduzione a cura di Anticorpi.info

da: Losai.eu

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