«La maternità surrogata? Chiamiamola con il suo nome, “utero in affitto”: mette a fuoco il passaggio di denaro, bisogna leggere i contratti di maternità surrogata, si apre un mercato per i bambini per la prima volta nella storia dell’umanità, ci sono fiere nel mondo, ci hanno provato pure a Milano». Sono state le parole del ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, ospite di Lucia Annunziata a ‘Mezz’ora in più’ su Rai 3, ieri. «Può costare sui 100mila euro, una cosa per benestanti, ma alle donne arrivano dieci mila euro» ha sottolineato la Roccella, che ha così scatenato la reazione improvvisa della giornalista.
«Prendetevi la responsabilità di farle queste leggi c***o» ha infatti sbottato Annunziata, in aperta contraddizione con quanto affermato dal ministro Roccella. La giornalista si è poi subito scusata per la sua reazione e il turpiloquio usato, ma si è dimostrata particolarmente agitata e coinvolta nell’argomento. Il ministro Roccella ha poi proseguito, spiegando i dettagli aberranti dell’utero in affitto. «Si scelgono gli ovociti – ha aggiunto – ed è un mercato con connotazioni anche razziste, si scelgono le donne bianche, gli ovociti delle donne nere costano meno. Poi si sceglie la donna che presta l’utero, che di solito è bella e bionda e si sceglie pure la religione».
Infine, sulla manifestazione di sabato a Milano – promossa dalle famiglie arcobaleno con la presenza anche di Pd, M5S, +Europa e in generale progressisti, femministe e associazioni Lgbtqia+ – il ministro Roccella ha affermato, come del resto sostenuto anche da Pro Vita & Famiglia, come ci sia stato uno «spostamento del tema», siccome si vuole nascondere e «non parlare dell’utero in affitto, che è il cuore del problema».
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