Alcuni dei miei fratelli e delle mie sorelle sostengono che la situazione della nostra chiesa locale sia tanto difficile perché Satana e i suoi servitori hanno operato qui in maniera particolare. Questo sarebbe anche il motivo della scarsa crescita e delle tensioni interne. La mia domanda è di tenore generale: E’ biblicamente sostenibile che Satana possa avere in certi luoghi un influsso maggiore che altri?
E’ certamente biblicamente corretto dire che Satana ha potere sull’uomo se e nella misura in cui quest’ultimo gli concede spazio. La caduta nel peccato non era programmata da Dio; l’uomo finì sotto il potere di Satana perché si allontanò da Dio per rivolgersi a Satana deliberatamente. Nella Bibbia leggiamo molti esempi di persone dominate da forze demoniache. Tuttavia, solo in due casi concreti ci viene descritto in che modo Satana poté impadronirsi della persona: nel caso di Giuda e quello di Anania e Saffira. In Giovanni 13:2 leggiamo che il diavolo aveva “messo in cuore a Giuda” di tradire Gesù. Poco più avanti troviamo scritto che Satana entrò in Giuda (Giovanni 13:27; Luca 22:3). Giuda scelse di respingere Gesù Cristo e preferì l’iniquo salario di trenta denari d’argento. Analogamente, l’avidità e l’ipocrisia si erano impadronite di Anania, perciò Satana poté riempire (Atti 5:3). In entrambi i casi, fu il peccato consapevole dell’uomo a permettere a Satana di assumere il controllo. Penso che dagli esempi citati sia abbastanza chiaro che esiste un collegamento fra ciò che fa l’uomo e l’influsso satanico su di lui. Fin qui, il principio è senz’altro semplice. Tuttavia, dobbiamo essere prudenti quando si tratta di casi concreti: noi non vediamo dietro le quinte e perciò non sappiamo che cosa ci sia nel cuore delle persone intorno a noi, quindi è d’obbligo la massima prudenza nel giudicare.
Il ricorso all’influsso di Satana viene usato anche troppo spesso come scusa per una chiesa che si è raffreddata. D’altro canto, l’esperienza di secoli conferma che non tutti i luoghi e tutte le epoche sono ugualmente sensibili al Vangelo. E Paolo dice in ” Corinzi 4:3-4: “Se il nostro Vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del Vangelo”. Il dio di questo mondo è il diavolo. Se ci sono dei posti in cui il Vangelo fa fatica ad attecchire, ci sono sempre due facce della medaglia da considerare: la chiesa ha svolto il suo compito? O ha fallito in qualcosa? Questa è la prima cosa da considerare. In secondo luogo, si può e si deve chiedere se incredulità e superstizione particolarmente radicata concedono al principe di questo mondo un potere inusuale sulle anime, ragion per cui il Vangelo stenta ad avanzare. Dobbiamo fare la nostra parte, predicando la Parola in ogni occasione, favorevole o sfavorevole (2 Timoteo 4:2), il Signore farà la sua. Pensiamo all’esperienza di Paolo ad Efeso: da là, nella sua prima lettera ai Corinzi (16:9), egli scrisse “…qui una larga porta mi si è aperta a un lavoro efficace, e vi sono molti avversari”. La resistenza era grande, ma il nostro Signore è ancora più grande.
Peteres B.
Francesco La Manna – notiziecristiane.com
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