Il Signore sia lodato. E’ con gioia, anche con profonda commozione, che voglio raccontare a voi quello che il Signore ha fatto per me.
Io sono praticamente cresciuta tra i banchi della chiesa. Sin da piccola, ho sempre sentito parlare di Dio, di questo Dio che aiuta, di questo Dio che salva, di questo Dio che guarisce, di questo Dio che è sempre pronto verso di noi. E quindi è stato naturale per me, crescendo, accettare tutte queste cose che sentivo fin da piccola.
Se io dovessi scegliere un versetto come filo conduttore della mia vita, vorrei citare il versetto che dice: “L’occhio dell’Eterno è sopra quelli che Lo temono”. Io posso dirvi che l’occhio del Signore è stato sempre rivolto verso di me. Riguardando indietro nell’età della fanciullezza, nell’età della giovinezza, nell’adolescenza, ogni cosa mi parla del Suo occhio che guardava me. Vorrei citarvi due esperienze.
La prima è che, tanto tempo fa, il corso della mia vita ha preso una svolta diversa, una svolta che magari agli occhi degli uomini poteva sembrare una cosa un poco particolare. Però io sono andata avanti ugualmente. Ad un certo punto, dopo ventidue anni, ho scoperto che l’occhio dell’Eterno era sopra di me, mi aveva guardato. Facendo in modo che io prendessi quella svolta particolare della mia vita, ha evitato che qualcosa di veramente cattivo mi accadesse. E quando l’ho scoperto, l’unica cosa che ho potuto fare è piangere di riconoscenza verso il Signore, perché ho capito che la Sua mano era stata veramente sopra di me e mi aveva guardato.
Poi, circa due anni fa ho subito un’operazione. Da premettere che erano circa quattro anni che rimandavo quest’intervento. Io non sono un tipo pauroso, ho sempre affrontato le cose, però c’era qualcosa che non mi faceva andare a fare quest’operazione. Non so spiegarvi il motivo; poi l’ho scoperto. Quando sono stata operata per il problema che avevo, i medici hanno scoperto che mi hanno tolto un sarcoma, che è uno dei tumori più maligni che ci sono.
E voi direte: ‘E come? L’occhio benevolo del Signore sopra a te ha permesso che tu avessi una cosa del genere?’. Eppure vi posso dire che è stato così. Perché, mi hanno spiegato poi i medici, se io mi fossi operata anni prima, mi avrebbero operato, avrebbero chiuso e non si sarebbe scoperto niente. Se mi fossi operata un anno dopo, se avessi aspettato ancora, quel male sarebbe esploso e per me non ci sarebbe stato più niente da fare.
Certo, la vita, davanti a queste esperienze, prende una svolta diversa, hai un momento di sbandamento. Però, vi posso assicurare che per un cristiano, per colui che ha fatto realmente un’esperienza col Signore, che sa cosa vuol dire avere il Signore accanto a sé, non c’è posto per lo scoraggiamento, non c’è posto per la depressione , perché noi abbiamo accanto un Dio che è potente e sappiamo che sia che il Signore ci benedirà o meno, noi faremo sempre la Sua volontà.
Il mio pensiero adesso va a chi sta passando un periodo della sua simile a quello che ho attraversato io. Voglio dire soltanto a queste persone di confidare nel Signore, perché Lui è l’amico fedele, il Salvatore, il Guaritore; quando Lui vuole, anche quello fa, solo se è nella Sua volontà. E quindi rivolgetevi a Lui, perché Lui saprà tramutare le cose brutte in cose belle.
E un ultimo desiderio ho: che l’occhio benevolo del Signore si sposti leggermente verso i miei figli, così anch’io potrò dire come Giosuè: “Io e la casa mia serviremo l’Eterno”. A Dio sia la gloria.
da: Adi-rc.org/
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook