Ti sei ritrovato ad avere un fallimento nella tua vita ed ora non vuoi più riprovare a fare quella determinata cosa, non vuoi più incontrare quella persona, non desideri più andare in certi luoghi.
Sei intervenuto in una situazione e invece di portare miglioramento la situazione è addirittura peggiorata. Le persone intorno prima avevano una certa stima e pensiero su di te, ora la pensano diversamente o pensi tu che la loro opinione su di te è cambiata.
Qualcuno ti ha dato un incaricato, ma il tuo incarico non è andato come tu credevi.
E se Dio ti dicesse di ritornare nel luogo del “fallimento”? Ci torneresti? Se ti dicesse di ritornare tra coloro che ora di giudicano in modo differente? Tra coloro i quali credevi di portare un beneficio e invece qualcosa è andato nel verso opposto a quello che tu credevi, che faresti?
Credo che molte cose che vengono definite “errori”, “le cose sono andate male”, il più delle volte sono semplicemente situazioni che non sono andate secondo il nostro punto di vista.
Quante cose sognavi da bambino\a … sognavi e vedevi la tua vita che andava in una certa direzione. Sognavi una famiglia, una casa, un lavoro, un fidanzato, una fidanzata, sognavi di avere tanta forza fisica, un bel corpo, una vita tranquilla, spensierata … poi la vita ti ha riservato “altro” e tu definisci questo “altro” “MALE”, le cose pensi che siano andate male. Le cose non sono andate male, ma sono andate semplicemente in modo differente da quello che avevi immaginato e pensato.
Nella testa delle persone ci sono determinati stereotipi di vita, di famiglia, di lavoro, quando questi non si realizzano nella propria vita si pensa che siano andate male le cose. Provate a pensare a chi è nato in paesi poveri come l’India, Africa, ed altri …nella loro mente l’immaginario e ben differente, la soglia di benessere che conoscono è molto più bassa e differente di quella che noi occidentali conosciamo. I poveri sembra che raggiungano molto prima degli occidentali, o meglio della classe medio\ricca la così tanto bramata felicità.
Ma non voglio soffermarmi su questi paragoni.
Desidero invece consigliarti affinché tu ritorni nel luogo di quella che tu ritieni una “sconfitta” o un “fallimento” per prendere quello che desideri e vivere quello che avresti voluto vivere e vedere. In molti casi questo è possibile.
Credo che tu conosca molto bene la storia di Mosè, la Bibbia la narra nei dettagli. Mosè era stato scelto da Dio per liberare il popolo di Israele dall’oppressione del popolo egiziano. Dio lo manda dal faraone, in questo incontro avviene una delle manifestazioni della potenza di Dio. Davanti al segno miracoloso, faraone non lascia libero il popolo ma al contrario lo opprime ancora di più, leggi cosa accadde:
“Ed egli rispose: ‘Siete dei pigri! siete dei pigri! Per questo dite: Andiamo a offrir sacrifici all’Eterno. Or dunque andate a lavorare! non vi si darà più paglia, e fornirete la quantità di mattoni prescritta’.
I sorveglianti de’ figliuoli d’Israele si videro ridotti a mal partito, perché si diceva loro: ‘Non diminuite per nulla il numero de’ mattoni impostovi giorno per giorno’. E, uscendo da Faraone, incontrarono Mosè e Aaronne, che stavano ad aspettarli, e dissero loro: ‘L’Eterno volga il suo sguardo su voi, e giudichi! poiché ci avete messi in cattivo odore dinanzi a Faraone e dinanzi ai suoi servitori, e avete loro messa la spada in mano perché ci uccida’. Allora Mosè tornò dall’Eterno, e disse: ‘Signore, perché hai fatto del male a questo popolo? Perché dunque mi hai mandato? Poiché, da quando sono andato da Faraone per parlargli in tuo nome, egli ha maltrattato questo popolo, e tu non hai affatto liberato il tuo popolo.” Esodo 5:17-23
Le cose non andarono esattamente come Mosè immaginava. Invece di portare liberazione, il popolo al quale lui apparteneva fu ancora più oppresso. Il popolo invece di credere che Mosè sarebbe stato il liberatore si ribellò a lui giudicandolo in modo negativo.
Le cose andarono male per Mosè? Fu una sconfitta? Il suo presentarsi a faraone si rivelò un fallimento? Sarebbe meglio che lui non si fosse mosso? NO, assolutamente no! Semplicemente le cose andarono nel modo che lui non immaginava, ma Dio non gli aveva detto che faraone avrebbe subito lasciato andare il popolo, leggi cosa gli disse Dio prima che egli partisse per l’Egitto:
“E l’Eterno disse a Mosè: ‘Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare dinanzi a Faraone tutti i prodigi che t’ho dato potere di compiere; ma io gl’indurerò il cuore, ed egli non lascerà partire il popolo.”
Esodo 4:21
Faraone non avrebbe subito lasciato partire il popolo di Israele. Questo Dio lo sapeva e lo aveva anche detto a Mosè, Dio non prende in giro nessuno.
Le cose non sempre vanno come vorremmo, l’importante però è che vadano come Dio vuole. Quando Dio incoraggiò Mosè a ritornare di nuovo dal faraone e dal popolo di Israele, come pensi si sia sentito Mosè? Era già malvisto dal popolo e anche minacciato da faraone. Che fare? Ritornare nel luogo del “fallimento”? Nel luogo della “presunta sconfitta”?
Se Dio ti sta dicendo di ritornare nel luogo della presunta sconfitta, FALLO. Dio ha un piano, se ti dice di fare una cosa falla, riprovaci, perché Dio sa bene quello che fa.
Dio doveva mostrare la sua gloria e la sua potenza sul popolo di Egitto che aveva oppresso Israele per 400 anni. L’Egitto aveva tante divinità e se noi andiamo a studiare tutte le dieci piaghe inflitte da Dio all’Egitto scopriamo che ognuna di essa è una vittoria su una divinità egizia. Quelle piaghe sono la dimostrazione che non c’è nessun’altro dio all’infuori dell’Iddio vero descritto nella Bibbia. Ogni presunta divinità fu svergognata dalla potenza di Dio.
Non esiste nulla in questo mondo e ne in quello futuro che possa opporsi a Dio, Egli regna su tutto, e se decide una cosa nessuno può impedirgli di farla.
Lui è Colui che apre e nessuno chiude e Colui che chiude e nessuno apre.
Le cose non andarono male per Mosè, Dio conosce il nostro futuro, lui è fuori dal tempo, è come se per Lui tutto fosse al presente. Sapeva benissimo quello che stava per fare in Egitto e la grande vittoria che avrebbe riportato. Sapeva che il grande dio egizio, faraone stesso, alla fine si sarebbe piegato e avrebbe lasciato libero il popolo di Israele.
In tutto questo dobbiamo però riconoscere che Mosè si è fidato tanto di Dio. Mosè non conosceva il suo futuro, né quello del popolo. Lui non sapeva che per nove piaghe faraone non si sarebbe arreso e ne che solo alla decima si sarebbe piegato. Nonostante il suo non conoscere, si fidò di Dio, ed ogni volta che vedeva che il faraone si ostinava chissà cosa pensava dentro di sé …ma quando Dio gli diceva di ritornare in quel luogo, alla corte del faraone, Mosè ubbidiva a Dio, si fidava di lui e ci andava.
Un altro esempio di quello che sto affermando, lo troviamo in 2 re 5:9-12
“Naaman dunque venne coi suoi cavalli ed i suoi carri, e si fermò alla porta della casa di Eliseo. Ed Eliseo gl’inviò un messo a dirgli: ‘Va’, lavati sette volte nel Giordano; la tua carne tornerà sana, e tu sarai purò. Ma Naaman si adirò e se ne andò, dicendo: ‘Ecco, io pensavo: Egli uscirà senza dubbio incontro a me, si fermerà là, invocherà il nome dell’Eterno, del suo Dio, agiterà la mano sulla parte malata, e guarirà il lebbroso. I fiumi di Damasco, l’Abanah e il Farpar, non son essi migliori di tutte le acque d’Israele? Non posso io lavarmi in quelli ed esser mondato? ’ E, voltatosi, se n’andava infuriato.”
Era successo qualcosa di negativo per Naaman? No! Ma il solo fatto di aver vissuto questa esperienza in modo differente da quello che lui aveva immaginato lo fece andare su tutte le furie.
Non importa come vedi le circostanze intorno a te, se Dio ti parla ubbidisci e sarai benedetto. Infatti leggi come prosegue la storia di Naaman:
“5:13-14; Ma i suoi servi gli si accostarono per parlargli, e gli dissero: ‘Padre mio, se il profeta t’avesse ordinato una qualche cosa difficile, non l’avresti tu fatta? Quanto più ora ch’egli t’ha detto: – Lavati, e sarai mondato? Allora egli scese e si tuffò sette volte nel Giordano, secondo la parola dell’uomo di Dio; e la sua carne tornò come la carne d’un piccolo fanciullo, e rimase puro.”
Naaman decise di ubbidire, decise di ascoltare il saggio consiglio dei suoi servitori. Fece quello che Dio gli aveva comandato di fare per bocca del profeta Eliseo e fu completamente guarito dalla lebbra.
Spero che tu quest’oggi ascolti il consiglio che ti sto dando, se lo fai otterrai vittoria nel Nome di Gesù.
Ti stai fidando di Dio? Ti sei fermato al corso degli eventi? Dio ha un piano. Mosè con tutto il popolo a tempo debito vedrà la gloria di Dio. Esattamente come anche tu a tempo debito se confidi in Dio vedrai le cose cambiare.
Non fermarti a come vedi le circostanze, ma procedi perché Dio crea e cambia le circostanze sempre per un buon motivo che porterà del bene. Anche questo “bene” spesso non è quello che intendiamo, ma è il bene che abbiamo bisogno.
Confida in Dio e ritorna nel luogo della sconfitta.
Dio ti sostenga
Francesco Caldaralo – notiziecristiane.com
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