Gesù era risorto interiormente, prima di cedere la sua vita, ed è risorto immortale, ereditando il regno superiore adatto alla sua persona gloriosa.
Il Signore Gesù, ancora oggi dal cielo continua a rivolgere l’invito e a tendere la mano “Venite a me voi tutti che siete travagliati ed oppressi ed Io vi darò riposo” In poche parole Gesù vuole dire: il Padre mio mi ha mandato ad aiutarvi a realizzare il suo regno nei vostri cuori, ad evolvervi, a divenire nobili, gloriosi e santi, ma dovete amarvi come Io ho amato voi! E farete opere più grandi di quelle che ho fatto Io, perché Io ritorno al Padre.
Il Signore prima della passione e morte aveva il regno di Dio nel cuore, era risorto dentro, dopo è avvenuta la risurrezione gloriosa. Questo vale anche per noi, se accettiamo l’invito dobbiamo nascere a nuova vita, risorgendo interiormente, ed allora avremo la risurrezione di vita.
Se si semina un buon seme che mette radici, cresce una buona pianta che produce frutti buoni, nutre, e a sua volta fa altro seme, e avremo un giardino che si estende, così è il regno di Dio piantato nel cuore umano, e la chiesa di Cristo che nutre di verità e di vita, indirizzando alla riconciliazione con Dio e a dare gloria a Lui, come il figlio prediletto.
La luce e la verità vennero sulla terra, per tracciare il sentiero della vita. La vera vita e la verità scorreva nel sangue del Signore, la vera luce che illumina il mondo ha camminato per le strade: guarendo, sanando, risuscitando e annunciando: “Ravvedetevi e cambiate vita perché il regno dei cieli si è avvicinato: i peccatori, ladri, bugiardi, adulteri… non l’ho erediteranno!
Perché il regno di Dio è un luogo santo. Riconciliatevi con Dio, fate la sua volontà ed otterrete la vita eterna”
Gesù, pur essendo figlio di Dio, dotato del potere divino si identificava come figlio dell’uomo, perché è nato in questo mondo umano inferiore al regno celeste. Si incamminò verso il fiume Giordano per essere battezzato con i peccatori, dando un grande esempio di umiltà. Ha testimoniato “Il Padre è maggiore di Me” in un’altra occasione rispose “Perché mi chiami buono? Uno solo è buono il Padre” in preghiera espresse le frasi: “Padre giusto il mondo non ti ha conosciuto ma Io ti ho conosciuto” ci insegnò a pregare “Padre… sia santificato il Tuo nome”
Prima di morire si affidò a Dio pronunciando: “Padre nelle tue mani affido il mio spirito” dopo la risurrezione: “Ascendo al Padre mio e al Padre vostro all’Iddio mio e all’Iddio vostro”
Il Signore era unito a Dio sorgente di vita, e dava gloria solo a Lui, Egli era ed è fedele al comandamento: ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Prima della passione e morte era risorto dentro, perché era in comunione con il Padre, e come conseguenza ebbe una risurrezione immortale.
Noi creature mortali se accettiamo l’offerta della vita, (con il sostegno dello spirito santo che Gesù ci dona) è necessario risorgere in Cristo prima della morte e come conseguenza otterremo la pace di Dio nella vita presente e la risurrezione di vita nel regno di Dio. Se questo non avviene sarà la risurrezione di giudizio ad attenderci, (menzionata dalle scritture)
San Paolo, (che era un persecutore) dopo la conversione testimoniò: “Non sono più io che vivo ma Cristo vive in me”
Marzo 2009 rosariaschimmenti@alice.it
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