MILANO – «Se solo ci fosse un modo diverso di fare chiesa»: partono da questo leitmotiv Tim Chester e Steve Timmis, autori di “Chiesa totale”. Un modo diverso di fare chiesa per venire incontro alla globalità dei bisogni, delle esigenze, delle mutazioni culturali che caratterizzano la vita e la società di oggi.
Il volume nasce dall’esperienza dei due autori con The Crowded House, rete di comunità domestiche sorta con l’obiettivo di “fare chiesa” in modo accogliente, riscoprendo il principio comunitario dei primi cristiani.
La situazione generale delle chiese evangeliche, riassumono Chester e Timmis, vede un confronto tra evangelici conservatori e “chiesa emergente”, definizione usata per il «movimento non strutturato di persone che stanno sperimentando nuove forme di chiesa». Ai primi, rilevano gli autori, manca spesso una vera vita comunitaria, la seconda si rivela spesso “troppo accomodante sulla verità”. Mentre una chiesa completa dovrebbe trovare un equilibrio proprio su questi due aspetti fondamentali: la chiesa dovrebbe essere centrata da un lato sul vangelo (inteso come predicazione e missione) e dall’altro sul senso di comunità; «crediamo che ci sia un’alternativa – sostengono -. Abbiamo bisogno di entusiasmo per la verità e la missione e di entusiasmo per le relazioni e la comunità».
Per suggerire una soluzione, Chester e Timmis affrontano la questione in due parti, teorica e pratica: nella prima sezione, più breve, tratteggiano “I principi del vangelo e della comunità”; nella seconda invece analizzano “Il vangelo e la comunità nella pratica” in tutti gli aspetti concreti con cui una chiesa si confronta, dall’evangelizzazione (da “ripensare” e “portare con noi durante tutto il giorno”) al coinvolgimento sociale, passando per la fondazione di chiese, la missione universale, la formazione (“non dovrebbe sorprenderci che Gesù insegnasse con dialoghi e domande”), la cura pastorale, la spiritualità (“in termini biblici, essere spirituali vuol dire camminare in armonia con lo Spirito in tutta la vita”), la teologia (“un servizio di adorazione che si estende alla totalità della vita”), l’apologetica, l’approccio verso i più giovani e concludere poi il senso del successo, valutando i possibili modelli di crescita e il vero significato dei riscontri visibili legati all’impegno della comunità.
“Chiesa totale” è quindi prevalentemente un libro pratico, ma allo stesso tempo, avvertono gli autori, «un libro di principi, di visione e di speranze, non la descrizione di una pratica».
Suggerimenti sperimentati, certo, ma generali e non normativi: creare modelli efficaci è, infatti, la sfida che si pone di fronte a ogni singola comunità basandosi sulla propria realtà specifica. Tenendo anche conto del fatto che «il cristianesimo non è né una strategia, né una serie di principi. È una relazione d’amore con il Dio trino. La parola del vangelo e la comunità del vangelo devono essere al centro della pratica cristiana. Ma i nostri cuori devono essere fissi sulla grazia di Dio, sull’amore di Dio e sulla gloria di Dio. Il solo vero centro dell’esistenza cristiana è Dio stesso».
Il libro:
Tim Chester, Steve Timmis
Chiesa totale
Edizioni GBU, 2014
217 pp – 18 € – See more at: http://www.evangelici.net/notizie/1400082283.html#sthash.n46Md57z.dpuf
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