Oggi molti credenti, come l’antico Israele, scivolano nello sincr
Come l’antico Israele anche oggi c’è il bisogno di ravvedersi, di abbandonare tutti questi rivali e di ritornare alla “pura fede” con ubbidienza all’unico Dio eterno e vivente, facendolo conoscere e glorificare in tutta la sua creazione.
Amare Dio in un mondo che lo rifiuta, che lo nega con una forma di ateismo aggressivo e lo distorce nelle pratiche delle religioni del mondo, richiede un impegno costante che scaturisce dall’amore per Dio Padre, per Dio Figlio e per Dio Spirito Santo. Quest’amore produce il desiderio di amare la sua Parola attraverso la quale Egli si rivela e si racconta e che ci spinge ad amare il mondo che ha creato e che gli appartiene. Siamo esortati ad amare tutti i popoli, ogni gruppo etnico e culturale merita dignità e rispetto perché sono la sua creazione e fanno parte del suo piano di redenzione. Dobbiamo amare i poveri e i sofferenti del mondo perché le Scritture ci insegnano che il Signore è pieno d’amore verso tutto quello che ha fatto e che sostiene la causa dell’oppresso, ama lo straniero, nutre l’affamato, sostiene gli orfani e le vedove. Similmente Egli vuole che tutti gli uomini si dedicano a tale opere e ritiene responsabili coloro che non riflettono il suo amore e la sua giustizia.
Amiamo il Vangelo di Dio, in qualità di discepoli di Gesù facciamolo conoscere fino agli estremi confini della terra con ogni mezzo possibile, il suo racconto che narra gli eventi storici della vita, della morte e della resurrezione di Gesù Cristo il Figlio di Dio; amiamo le certezze che il Vangelo suscita e cioè che siamo uniti a Cristo mediante lo Spirito Santo, che per mezzo di Cristo siamo ritenuti giusti al cospetto di Dio perché siamo stati giustificati per fede e abbiamo pace con Dio che ci ha perdonati dai nostri peccati, che siamo nati “nuove creature” e siamo co-eredi con Cristo; facciamo parte del popolo di Dio e siamo legati a Lui da un patto eterno con la promessa di risiedere nei luoghi celesti dove Dio stesso risiede; amiamo la trasformazione che il Vangelo produce nelle nostre vite e che per mezzo della fede e dell’ubbidienza riceviamo le benedizioni; amiamo il popolo di Dio con lo stesso amore che Gesù Cristo ci ha amati, un amore che chiama all’unità, all’onestà, alla solidarietà essendo tutti membra dello stesso Corpo; amiamo la missione di Dio impegnandoci a livello mondiale affinché ogni suo figlio disperso appartenente a ogni tribù, nazione, popolo, lingua e linguaggio possa essere redento dal sangue di Cristo e raccolto per adorare il nostro Dio Salvatore.
Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com
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