ROMA – Dopo i celeberrimi “rotoli del Mar Morto”, a Qumran, in Cisgiordania, è avvenuto un nuovo eccezionale ritrovamento. Lavorando su materiali di scavi archeologici degli anni ’50, l’archeologo Yonatan Adler ha scoperto tre filatteri, vale a dire astucci che contengono piccoli rotoli manoscritti con testo biblico, che risalirebbero a circa 2000 anni fa.
I manoscritti sono in tutto nove: sono stati individuati dalla Israel Antiquities Authority grazie a una particolare tecnologia (la cosiddetta “multispectral imaging”) che consente di scattare speciali fotografie. La scoperta è stata rivelata durante il IV Convegno Internazionale TerraSancta, dedicato a “Qumran e la regione del Mar Morto”, che ha riunito a Lugano sessantacinque tra i massimi esperti mondiali di Qumran, sito archeologico diventato famoso a metà del secolo scorso, quando furono ritrovati i 900 documenti che compongono i “rotoli del Mar Morto” o “manoscritti di Qumran”, datati tra il 150 a.C. e il 70 d.C..
I tre filatteri provengono dalle grotte 4 e 5, scavate nel 1952 dall’archeologo Roland de Vaux. «Non capita ogni giorno di poter scoprire nuovi manoscritti – ha dichiarato Adler -, è stata una grande emozione». Soddisfazione anche per la Israel Antiquities Authority. Pnina Shor, che all’interno dell’agenzia governativa si occupa del laboratorio per la conservazione dei rotoli, ha detto: «Sono molto orgogliosa del fatto che, impiegando le tecnologie più avanzate, possiamo contribuire a ricostruire la storia di 2000 anni fa».
da: ANSAmed.it
data: 27/2/2014
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