Che il peccato di Sodoma dell’epoca di Abramo (Genesi 19:24) messo a confronto con le aberrazioni del tempo attuale appare come cosa da poco è ben noto a tutti da tempo, ma che l’uomo del terzo millennio potesse arrivare ad organizzare la “Fiera del Porno” suppongo che pochi potessero immaginarlo: infatti, nella scorsa puntata di Le Jene, su Italiauno, il noto cantante Enzo Ghinazzi – in arte Pupo – si è prestato a partecipare come inviato televisivo per scoprire cosa accade nel mondo della trasgressione e dell’eros in quel di Las Vegas, nel corso della cerimonia di consegna degli AVN Awards, che è una specie di riconoscimento a livello mondiale del cinema hard.
L’artista ha incontrato i più importanti pornoattori e pornoattrici del momento, per investigare sulla loro vita e sugli aspetti scabrosi dell’industria hard che parecchia gente (come lo stesso pornoattore italiano Siffredi) considera come un “mestiere” equiparabile ad una qualsiasi professione lavorativa, sebbene la pornografia rappresenti il grado più basso della dignità umana. La troupe di Le jene ha oscurato, ovviamente, le scene e i particolari più piccanti di questa Fiera del sesso, ma la webcam ha spaziato dall’oggettistica prettamente erotica alle nuova moda dell’erotismo in taxi, definendo quest’ultimo fenomeno dell’eros come il più apprezzato e in pieno successo proprio in America. Non voglio fare commenti su Ghinazzi, il quale sembra che abbia manifestato il desiderio di volersi avvicinare al mondo del porno, ma il fatto che costui si sia sottoposto a degli accertamenti di laboratorio (esami sangue) fa intendere che prima o poi questi tenterà di girare il suo primo hard, per entrare nel “mondo della perdizione”. La grande manifestazione a luci rosse si è tenuta presso l’Hard Rock Hotel di Las Vegas, dove Pupo ha intervistato e chiesto consigli (.) a note star del settore, ma ciò che più risalta nel servizio di Le Jene è che la Fiera ha riscosso un vasto successo di pubblico maschile e femminile, a conferma che, come ai tempi di Lot, anche oggi “vecchi e giovani, tutta la popolazione al competo venuta da ogni parte” (Genesi 19:4) cerca di imporre la propria visione di una società libera (o libertina?) e senza freni inibitori che “proclama i propri peccati senza vergogna” (Isaia 3:9) come gli stessi Sodomiti! Ma verrà il tempo in cui Dio tuonerà dal cielo sopra quanti, pur non commettendolo, approvano comunque il peccato. A significare che chi si presta a tali aberrazioni, come Pupo, senza compiere materialmente l’atto è collocato dall’Eterno sullo stesso piano di chi pecca deliberatamente (Romani 1:32).
Caro lettore, astenersi dal male disapprovandolo soltanto ma senza riprovarlo con il cuore è segno di ambiguità, perché Dio vaglia i nostri pensieri più nascosti, ragion per cui bisogna essere “santi” in tutta la nostra condotta.
Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com
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