Il versetto relativo tempo di misericordia, recitato nel libro di Geremia, si può tranquillamente rapportare al momento drammatico che stiamo vivendo in Italia e in gran parte dei territori mondiali, specie in Europa. Tale situazione sanitaria dovrebbe condurre i figlioli di Dio a riflettere; apriamo il cuore perché Lui venga in noi!
Dio ha permesso un aut aut generale nella maggior parte dei paesi ad alto sviluppo economico e con sistemi sanitari dotati di altissima tecnologia. Dio nello scorrere dei tempi ha manifestato la Sua Onnipotenza e Generosità verso l’umanità. Ciò nonostante molte aree del cristianesimo, anziché focalizzarsi sulle priorità divine, si preoccupano nel continuare a “correre” verso programmi ed eventi nazionali e internazionali, ora interrotti a causa della pandemia. Appuntamenti ed eventi rimandati al tempo di “ quando tutto sarà terminato”.
Ma quanti di loro si domandano se Dio è contemplato nei loro progetti e se è al controllo?
Pochi, molto pochi! Il versetto citato ci ricorda ancora una volta, che un incarico teologico non offre garanzie sufficienti anche se appare un’opera ministrata in obbedienza alla volontà di Dio. Il risultato conseguente del camminare nelle nostre opere per il proprio ego è tristemente negativo, e Dio si manifesta quando il popolo viene deviato dai Suoi stessi servitori.
“Ma se loro fossero stati nel mio segreto, allora avrebbero fatto udire le mie parole al mio popolo, e così li avrebbero fatti allontanare dalla loro cattiva via e dalla malvagità delle loro azioni”. Geremia 23:22
Nel vortice di questo secolo molte volte il leader cristiano non si concentra su ciò che è importante, ma su ciò che è urgente o gradisce maggiormente. L’esperienza del profeta di Geremia è valida ancora i giorni nostri.
«Guai ai pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo!», dice il SIGNORE. Perciò così parla il SIGNORE, Dio d’Israele, riguardo ai pastori che pascolano il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate, e non ne avete avuto cura; ecco, io vi punirò, per la malvagità delle vostre azioni”, dice il SIGNORE. (Geremia 23).
In questo passaggio Dio mostra la guida per condurre il popolo di Dio a “ESSERE NEL SUO SEGRETO”, ossia a trascorrere del tempo con il Signore, non in modo meccanicamente religioso, ma con autenticità, come ogni padre con suo figlio. Essere nel segreto diviene un incontro quotidiano con la Sua Parola: la Bibbia.
Molti cristiani ricorrono e ricercano per la propria agiatezza una Parola impregnata di regole filosofiche dettate dai responsabili appartenenti a qualche denominazione e scaturite dalla propria cultura: razionalista, umanista e relativista. La Vera Parola di Dio, indica, invece, la via del pentimento e del cambiamento che Dio offre in maniera gratuita, a chi accetterà diventando figli Suoi.
“Fermatevi sulle vie, e guardate, e domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa; e voi troverete riposo alle anime vostre!” Geremia 6:16
È tempo di sottomettere tutte le nostre opere ministeriali alla luce dell’autorità biblica, senza cercare l’approvazione o il plauso degli uomini, e domandando a noi stessi: “Hanno un vero scopo spirituale?” e “Dio è presente in queste opere?”.
Glorificano Dio o glorificano uomini e le denominazioni? Gran parte delle Chiese cristiane hanno bisogno di riguadagnare coerenza tra il Vangelo predicato e praticato. Perciò, questo è il tempo della misericordia di Dio rivolto a chiunque desidera tornare sui sentieri antichi.
“Io non ho mandato quei profeti; ed essi son corsi; io non ho parlato loro, ed essi hanno profetizzato”. Geremia 23:21
Lella Francese
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