di Agostino Masdea – E questo tanto più dobbiamo fare, conoscendo il tempo, perché è ormai ora che ci svegliamo dal sonno, poiché la salvezza ci è ora più vicina di quando credemmo. La notte è avanzata e il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. (Romani 13:11-12)
Questo è il tempo… di alzarsi e predicare l’Evangelo.
Questo è il tempo… di mostrare alla gente che Cristo è vivente.
Questo è il tempo… di tenere alti i valori biblici riguardo la morale, la famiglia, e dimostrare che il bisogno fondamentale dell’uomo è conoscere Dio, non diventare ricco; riconciliarsi con il Suo creatore, e non calpestare e infrangere le Sue leggi.
Salmo 119:126 – “E’ tempo che tu operi o Eterno…., essi hanno annullato la tua legge”.
Oggi viviamo in un tempo di eccezionale progresso tecnologico. Possiamo comunicare in tempo reale con tutte le parti del mondo, possiamo vedere in tempo reale cosa accade dall’altra parte del pianeta. L’uomo riesce a parlare con un suo simile che sta nell’estremità della terra, MA NON RIESCE A COMUNICARE E A PARLARE COL SUO CREATORE.
Si, possiamo unirci al salmista e dire anche noi: “E’ tempo che tu operi o Eterno…” perché oggi abbiamo bellissime case, macchine confortevoli e costose, sofisticati congegni elettronici, come smartphone, computer, tablet, tv satellitari e quant’altro, ma abbiamo anche tanto peccato e tanti problemi legati al peccato, come lo sfascio delle famiglie, il deterioramento dei rapporti con i figli, il degrado morale della società, una corruzione dilagante, e il persistente allontanamento da Dio e dalle Sue leggi.
Certo, la scienza ha fatto passi da gigante, ma ne ha fatti altrettanti allontanandosi dal Creatore di tutte le cose… ha scoperto tante cose, ma non riesce a scoprire l’amore di Dio e il tocco di Dio in tutto ciò che Egli ha creato.
La medicina ha trovato la soluzione alle terribili e devastanti malattie che nel passato hanno seminato morte e terrore, come il tifo, il colera, il vaiolo, la tubercolosi, e forse, speriamo, troverà soluzione per l’Aids, l’Ebola e altre nuove malattie che improvvisamente si presentano alla ribalta, ma non è riuscita a trovare la soluzione alla malattia più perniciosa e devastante: il peccato.
Sono molti gli studiosi della Parola di che ritengono che prima del ritorno del Signore ci sarà un potente risveglio sulla terra, in base alla profezia di Gioele 2:28… e noi pure lo crediamo. Ma il popolo di Dio deve saper elevare questa preghiera incessantemente e con vivo desiderio davanti al Trono della Grazia: “E’ tempo che tu operi o Eterno…”
Perché se è vero che la Parola di Dio parla di un risveglio senza precedenti, è vero pure che il ritorno del Signore non sarà preceduto da un generale ravvedimento da parte del genere umano, una indietreggiamento del tasso di malvagità e di peccaminosità, cosicché ritornando il Figlio di Dio troverà un mondo migliore, ma sarà preceduto, in accordo con ciò che dice la Scrittura da una evoluzione del male, della scelleratezza e del peccato dell’uomo, da una malvagità crescente che raggiungerà il picco massimo di tutta la storia. Il 666 non è altro che il simbolo di questa escalation che coinvolgere tutte le nazioni, e già ci siamo… “La notte è avanzata…” è quasi l’alba, ed è ora di svegliarci dal torpore del sonno, non solo per non essere trascinati nel gorgo, ma per cercare di aiutare a salvarsi quante più anime possibile .
La strategia del nemico è di coinvolgere in questo processo di rovina e di devastante immoralità anche la chiesa del Signore. Oggi è difficile sentire parlare contro il peccato, ma si tenta piuttosto di giustificarlo e di minimizzarlo. Perché essere severi col peccato quando ciò ci rende impopolari? Quando noi stessi ne siamo coinvolti? Parliamo piuttosto di amore…, di grazia, di cose positive, non di peccato. Il “peccato” è diventato un argomento scomodo!
Ecco il problema: abbiamo annullato la legge di Dio. La legge morale di Dio non è cambiata… i Suoi comandamenti sono ancora validi. Possiamo fare tutte le nostre considerazioni e possiamo trarre tutte le conclusioni che vogliamo; possiamo filosofeggiare e argomentare a nostro piacimento, ma c’è qualcosa che dobbiamo sempre comunque ricordare: “Non v’ingannate; Dio non si può beffare , ciò che l’uomo semina quello raccoglierà”(Galati 6: 7).
Ciò che un tempo era visto come abominevole oggi è considerato normale… ciò che ieri era ritenuto giusto, onesto, virtuoso, santo, oggi è diventato anormale. E questa filosofia blasfema penetra e si insinua purtroppo anche nella chiesa. Il matrimonio di un uomo con un altro uomo, le cosiddette coppie di fatto, la convivenza senza matrimonio, il divorzio, oggi dobbiamo considerarle cose normali… la famiglia felice, il matrimonio benedetto da Dio, figli fedeli che servono il Signore, la purezza, tutto ciò è diventato anormale.
Ma guardiamoci intorno: qual’è il frutto o il risultato di questo progresso? Vite distrutte, famiglie allo sfascio, matrimoni finiti, adolescenti che si suicidano, psichiatri e case farmaceutiche che si arricchiscono… “il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna!”
Abbiamo più che mai bisogno di pregare… “E’ tempo che tu operi o Eterno…” – “E’ tempo che tu operi o Eterno…Cosa possiamo fare contro l’immoralità dilagante? Contro la pedofilia? La tossicodipendenza? La criminalità? Contro la trasformazione delle nostre città in moderne Sodoma e Gomorra?
Preghiamo per i bambini che vedono i loro genitori divorziare e soffrono… preghiamo per i matrimoni in crisi… preghiamo per le famiglie in difficoltà: spirituale, morale materiale… preghiamo per chi ha perso il lavoro, preghiamo per la protezione dei nostri figli nelle strade… è sempre più rischioso camminare per le nostre strade. Preghiamo che Dio spanda lo Spirito Suo santo sopra ogni credente in ogni comunità cristiana!
Abbiamo bisogno di ritornare sulla ruota del vasaio. Non serve cantare ”Il vasaio tu sei Signor, io son l’argilla nelle tue man…” se poi restiamo sempre nella stessa condizione di argilla impura… impura di orgoglio, di vanità, di presunzione, di ribellione. Il vasaio modella l’argilla togliendo le imperfezioni, i corpi estranei, e poi ne fa un vaso. Così Dio vuole purificare la vita dei Suoi figli, perché ognuno sia un vaso ad onore del Suo nome.
Abbiamo bisogno di uscire fuori dalla mediocrità, dalla superficialità, dall’alone di spiritualità solo esteriore e abbiamo bisogno di chiedere allo Spirito di Dio di operare in profondità nella nostra vita. Abbiamo bisogno di applicare alla nostra vita quella che è una delle parole più antipatiche e fastidiose della Scrittura: “Ravvedimento”! E’ lì che inizia il risveglio spirituale.
Risveglio vuol dire convinzione di peccato, confessione del peccato, separazione dal mondo, sottomissione alla Signoria di Cristo, ed essere riempiti di Spirito Santo.
E’ ora di svegliarsi, dice Romani 13:11. E’ giunto il momento che Dio giudicherà il mondo. Ma la Bibbia ci informa che questo giudizio comincerà con la casa di Dio!
E’ tempo di cercare l’Eterno… cercare la Sua faccia. Quanto tempo ci rimane? Ricordate il ricco della parabola di Gesù? “Tu hai molti beni riposti per molti anni… riposati, mangia, bevi e godi” ! MOLTI ANNI… e invece gli restavano meno di 12 ore.
Questo è il tempo che io mi voglio prostrare davanti a te, confessare il mio peccato, arrendermi all’opera delle tue mani…”
“Questo è il tempo che vogliamo vedere la Tua potenza operare prima nella nostra vita e poi in quella dei nostri fratelli, amici, familiari.“
Questo è il tempo di aprire la porta del nostro cuore… affinché Cristo possa vivere in noi, stare con noi, cenare insieme a noi, e usarsi di noi. Per l’avanzamento del Suo Regno e la salvezza dei perduti.
E’ tempo che Dio operi! E’ tempo di cercare il Signore. E’ tempo che ci svegliamo dal sonno, poiché la salvezza ci è ora più vicina di quando credemmo. La notte è avanzata e il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Tratto da: http://www.chiesadiroma.it/
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