Oggi vogliamo soffermarci sulla necessità di servire Dio con la nostra famiglia.
E se vi sembra sbagliato servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire: o gli dèi che i vostri padri servirono di là dal fiume o gli dèi degli Amorei, nel paese dei quali abitate; quanto a me e alla casa mia, serviremo il Signore ». (Giosuè 24:15)
Giosuè sta chiamando il popolo a fare una scelta: servire Dio o non servirlo!
Davanti a questa richiesta capisce che la sua scelta non può dipendere dalla scelta del popolo. Per questo motivo decide di fare confessione pubblica della sua decisione: quanto a me e alla mia casa serviremo il Signore!
QUANTO A ME
La prima cosa che Giosuè decide di fare è quella di testimoniare della sua scelta personale. Prima di parlare degli altri componenti della sua famiglia, Giosuè testimonia della sua decisione personale di servire Dio. Questo ci parla della forza della testimonianza, se vogliamo essere persone che vogliono influenzare positivamente la propria famiglia.
La scelta Giosuè avrebbe dato direzione alla Sua famiglia, il suo esempio avrebbe condizionato positivamente la sua casa. Ognuno di noi deve fare la scelta personalmente, la vita di fede e la consacrazione sono scelte individuali che vanno rinnovate giornalmente.
Diceva poi a tutti: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua. (Luca 9:23)
LA MIA CASA
La sua casa è la seconda cosa che Giosuè consacra a Dio. Possiamo comprendere che la famiglia di Giosuè era una famiglia ordinata e che avrebbe seguito l’indicazione altrimenti non avrebbe potuto fare un’affermazione simile. Nella famiglia ognuno ha la sua collocazione ma è anche vero che ognuno deve prendersi il peso della sua responsabilità davanti a Dio.
Maggiore è la nostra posizione famigliare, maggiore sarà la responsabilità che riceveremo ed il prezzo da pagare.
Ma non è così tra di voi; anzi, chiunque vorrà essere grande fra voi sarà vostro servitore; e chiunque tra di voi vorrà essere primo sarà servo di tutti. (Marco 10: 43-44)
RISTABILISCI LE PRIORITÀ
Nella nostra famiglia dobbiamo avere delle priorità chiare, tutti i componenti devono sapere quali sono le priorità della nostra casa.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. (Matteo 6: 33-34)
Se oggi riconosciamo che le nostre priorità non sono in linea a ciò che abbiamo dichiarato ci dobbiamo fermare e ristabilirle.
«Vi sembra questo il momento di abitare nelle vostre case ben rivestite di legno, mentre questo tempio è in rovina?» (Aggeo 1:4)
IMPEGNO PER DIO
Infine dobbiamo sapere che questa scelta ci chiamerà ad un impegno. Servire Dio è una cosa seria che ci impegnerà. Non possiamo giocare a fare la chiesa. Dio ci chiama a fare sul serio con Lui perché Lui ha fatto sul serio con noi!
Gesù non ha risparmiato nulla per noi, neppure la Sua vita.
Vi è un espressione dell’apostolo Paolo che è significativa riguardo a questo principio: Ma non faccio nessun conto della mia vita, come se mi fosse preziosa, pur di condurre a termine la mia corsa e il servizio affidatomi dal Signore Gesù, cioè di testimoniare del vangelo della grazia di Dio. (Atti 20:24)
Oggi vogliamo fermarci, riflettere, scegliere, ristabilire le giuste priorità ed impegnarci seriamente per Dio, affinché, le nostre azioni possano dire: quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore!
A DIO SIA LA GLORIA
Davide Ravasio | Notiziecristiane.com
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