di RICHARD W. DEHANN – L’Iddio mio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze e con gloria, in Cristo Gesù… (Filippesi 4:19) – Avevamo molto gioito per la riunione in Altoona, Pensylvania, e per il privilegio avuto di poter salutare molti amici della Classe Biblica per Radio, pure presenti quella sera. Dopo la riunione alcuni cari amici c’invitarono a uno spuntino. Ma arrivati in casa loro ci accorgemmo che si trattava invece più che di un ottimo pranzo, di un pranzo di festa. Mentre mangiavamo, una delle ospiti venne nella stanza per vedere se avessimo abbastanza. Prima di riandarsene, si voltò e disse: “Quando questo è finito, in cucina c’è ancora dell’altro”. Poiché provengo dal centro della costa orientale, quest’espressione pennsilvanico-olandese mi divertì molto. “In cucina c’è ancora dell’altro quando questo è finito… Questa frase voleva significare: “Quando ciò che avete sarà tutto consumato, dalla stessa fonte verrà dell’altro… Era bene che lo sapessimo, ma quanto ciò è più meraviglioso nel regno spirituale. Come è consolante l’assicurazione che per quanto grande possa essere il nostro bisogno e per quanto abbiamo già ricevuto dalla fonte celeste: c’è ancora dell’altro “quando questo è finito…
L’amore di Dio non conosce misura: la grazia di Dio non ha limiti; la potenza di Dio è senza prepotenza. La sua sapienza non ha confini e le sorgenti delle sue sollecitudini non si esauriscono. Non ci dobbiamo meravigliare se l’apostolo Paolo riveste il suo augurio per la comunità di Efeso con queste parole: “… affinchè siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi qual sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza (Ef. 3:18-19). Paolo è consapevole del fatto che Iddio può fare ad esuberanza al di là di ciò che domandiamo o comprendiamo, secondo la forza che opera in noi.
Oh, che possiamo imparare a camminare giorno per giorno con questa fiducia e a non preoccuparci mai per il domani! Mentre ringraziamo Iddio per la sua attuale sollecitudine, dovremmo fare un altro passo avanti nella consapevolezza che “c’è ancora dell’altro quando questo è finito”.
Rifletti: La nostra preghiera e la riserva di Dio sono come due secchie su un pozzo: mentre una sale in alto, l’altra scende.
Tratto da: http://www.chiesadiroma.it/
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