Siete soffocati dalle tenebre, o siete pieni di una fede luminosa? Ci sono due tipi di chiese oggi. La prima, è una chiesa morta e formale che possiede alcune forme di religiosità, ma non ha forza. I suoi ministri, per la maggior parte, sono dei mercenari non convertiti. Dio definisce questo tipo di pastori “… due volte morti…” (Giuda 12) e ha promesso di sradicare tali chiese per gettarle nel fuoco! Negli anni ho predicato diverse volte in questi mausolei privi di vita, spesso invitato dopo che il pastore aveva letto LA CROCE E IL PUGNALE (un bestseller di David Wilkerson). Tuttavia, ogni volta che ne parlavo in una di queste chiese, e lo Spirito Santo scendeva su di me, vedevo il pastore innervosirsi e affondare sempre di più nella sua poltrona. Le persone, sotto la convinzione dello Spirito, erano in lacrime. Ma non appena provavo a chiedere chi voleva si pregasse per lui, subito il pastore accorreva a concludere la riunione. Quanto mi dava fastidio! Quei pastori temevano il solo pensiero che un membro della loro congregazione potesse avere una qualsiasi risposta emotiva al mio messaggio. L’unica cosa che veramente desideravano era farli smettere di pregare e farli uscire dalla chiesa prima che lo Spirito Santo potesse fare qualcosa che uscisse dal loro controllo. Sappiamo che Dio non può benedire questo tipo di chiese con un risveglio perché non può riversare il Suo Spirito in un luogo dove non è il benvenuto. E le chiese formali e morte hanno rifiutato lo Spirito apertamente. In poche parole, non vogliono essere risuscitate dalla morte. Ma esiste anche un altro tipo di chiesa oggi nel mondo. Parliamo del residuo della Chiesa Santa, costituita da un corpo di credenti giusti che pregano, temano Dio e non scendono a compromessi. Sono persone interamente dedite a Cristo, persone che pregano, e cercano Dio regolarmente. La mia preoccupazione va principalmente a questa chiesa giusta guidata dallo Spirito Santo. Perché? Perché è l’unica chiesa nella posizione di poter ricevere una manifestazione dello Spirito Santo! Vedete, Dio riversa il Suo Spirito solamente su coloro che gli chiedono di entrare nella propria vita, e che si preparano per riceverlo.
Tuttavia, non credo che tale chiesa sia ancora pronta per ricevere un risveglio – l’ultima, grande, promessa manifestazione del Suo Spirito. La chiesa può immergersi per mesi in preghiera, in pianti e invocazioni, implorando e supplicando lo Spirito Santo di scendere, e non essere ancora pronta per il risveglio! Lasciatemi spiegare i termini che sto utilizzando in questo contesto: la parola “risveglio” significa letteralmente “risurrezione di ciò che sta per diventare putrido”. Perciò, quando risusciti qualcuno, significa che era già morto. E personalmente non credo che il residuo della Chiesa Santa di Dio abbia perso i sensi! Quando utilizzo la parola “risveglio” sto parlando esattamente della manifestazione dello Spirito di Dio. E’ necessario esaminare attentamente la Parola di Dio per capire quali siano i presupposti di un risveglio, per compromettere in base a quali prerogative egli può rispondere alle preghiere per un rinnovamento spirituale della nostra nazione. Dio ci ha lasciati tante promesse che sono “in chiamata”, vale a dire, pronte ad essere adempiute. Io credo che Egli stia semplicemente aspettando un popolo che sia pronto a rispondergli e ad afferrare tali promesse. Ovviamente, Dio è Sovrano e può riversare il Suo Spirito su chiunque. E’ Lui che sceglie. Ci sono testimonianze della discesa dello Spirito Santo su diverse popolazioni sparse per la terra. Persone che non erano preparate né se lo aspettavano hanno assistito a miracoli clamorosi come la risurrezione dei morti. Tuttavia Dio ci da anche degli strumenti biblici per comprendere il Suo modo di agire, che è questo: Egli opera sempre per mezzo di un popolo pronto e capace di servirlo nel modo migliore! Dio prima prepara il terreno e poi mette in atto i Suoi progetti divini. Voglio darvi tre spiegazioni del perché ritengo che la chiesa non sia pronta per il risveglio. Prego che, mentre le analizziamo, ci possiamo sintonizzare con la Parola di Dio per essere pronti a ricevere quello che Egli ci ha promesso:
1) Noi siamo pronti per il risveglio se siamo convinti che questa società con il suo peccato ha allontanato il giorno della grazia.
L’America ha addolorato (e l’intensità di tale dolore è davvero orribile) Dio a tal punto che molti sono convinti non ci sia ormai più speranza! Negli ultimi anni anch’io mi ero quasi convinto che, a causa della terribile disfatta morale dell’America. Dio non aveva altra opzione che quella del giudizio. Ma arriverà il momento in cui il Signore dirà: “Basta!”, e pregare, a quel punto, diverrà inutile. Io chiamo quel giorno “il giorno dello sprigionamento del terrore”, il momento in cui Dio lascia la società in balia di un giudizio devastatore. Ne abbiamo diversi esempi nella storia della chiesa:
* Accadde ai tempi di Noè. Dio si oppose all’empietà dell’uomo per 120 anni, con la misericordia, gli avvertimenti e segni a tutti visibili come l’arca. Ma alla fine disse: “Basta!” e spazzò via l’umanità intera, ad eccezione di coloro che erano entrati nell’arca.
* Accadde anche alla generazione di Lot, a Sodoma e Gomorra. Dio contò i giorni malvagi di quella società satura di omosessualità, lussuria e violenza. Alla fine, non riuscì più a sopportarlo e disse: “La vostra coppa di iniquità è colma. I vostri peccati hanno raggiunto il cielo!” E spazzo via quelle città e i villaggi circostanti, abbandonandoli allo “sprigionamento del terrore!”
*Accadde anche a Gerusalemme. Gesù camminò per le strade di quella città e pianse, annunciando che il giudizio era vicino. Settanta anni dopo, Dio disse: “Adesso basta!” E Gerusalemme cadde, rasa al suolo. Migliaia di uomini furono uccisi in orribile olocausto. Dio diede un simile messaggio anche a Geremia. Mandò il profeta alle porte del tempio con questo grido solenne.: “Andate al mio luogo che era a Silo, dove una volta una volta avevo messo il mio nome, e guardate come l’ho trattato, a causa della malvagità del mio popolo d’Israele. Ora … dice il Signore … tratterò questa casa, sulla quale è invocato il mio nome e nella quale riponete la vostra fiducia, e il luogo che ho dato a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo… Tu non intercedere per questo popolo, non innalzare per essi suppliche o preghiere, non insistere presso di me, perché non ti esaudirò” (Geremia 7:12-16). In pratica, Dio stava dicendo al Suo servo: “Puoi smettere di pregare! La mia pazienza è finita, e ho deciso di mandare il mio giudizio. Farò uscire il mio Spirito dalla porta orientale e lo ritirerò completamente dalla mia casa. Avverrà proprio come a Silo!”. Silo è la testimonianza a tutte le generazioni che il giudizio comincia dalla casa di Dio. Il popolo di Dio era dovuto intervenire con un improvviso, tremendo giudizio. Silo era il luogo dal quale Dio si era ritirato, e la parola “ICHABOD” fu la scritta sopra le porte. Il Signore tolse tutta la Sua gloria, chiuse le porte e se ne andò, lasciando quel luogo alla rovina! La Parola del Signore fu rivolta anche ad Ezechiele il quale ricevette lo stesso tipo di avvertimento:
“Figlio d’uomo, se un popolo peccasse contro di me commettendo qualche infedeltà, e io stendessi la mia mano contro di lui, e gli spezzassi l’asse del pane, e gli mandassi contro la fame, e ne sterminassi uomini e bestie, e in mezzo a esso si trovassero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, questi non salverebbero che se stessi, per la loro giustizia, dice il Signore, DIO… essi non salverebbero né figli né figlie; non salverebbero che se stessi, per la loro giustizia”.
(Ezechiele 14:13-14, 20). Dio stava dicendo: Perfino le preghiere di Noè, Daniele e Giobbe, non riusciranno a far scendere il risveglio. Perfino le loro preghiere di uomini giusti non riusciranno a guadagnar tempo alla generazione in cui vivevano. Vedete, sono io a determinare il giudizio. E tutte le preghiere del mondo non potrebbero farmi cambiare idea!”
Quando guardò ciò che Dio fece alla generazione di Noè, o a Sodoma, o a Gerusalemme, non posso che dedurre quanto l’America sia matura per la distruzione!
Pensateci per un istante: nessuna di queste società ha ucciso 25 milioni di bambini come abbiamo fatto noi con l’aborto.
I loro abitanti non andavano per le strade, riuniti in bande, a commettere ciechi atti di omicidio come facciamo noi. E l’intera popolazione di Sodoma non raggiungeva il numero di Gay che marciano normalmente per le strade di New York in occasione delle parate. Miei cari, noi siamo in condizioni mille volte peggiori rispetto a quelle generazioni che Dio giudicò e distrusse completamente! Spesso, pregando, chiedo a Dio: “Signore, se hai distrutto loro, come puoi risparmiare noi? Come mai hai trattenuto il tuo ardente giudizio sull’America?” Gli esperti dicono che la nostra economia sta fiorendo. Il prodotto nazionale lordo è in crescita. Le fabbriche automobilistiche stanno producendo auto vetture ad alta velocità che superano ogni record. L’inflazione rimane stabile. A ben vedere, il futuro sembra più che roseo. Eppure, come mai tutte queste belle notizie non trasmettono un senso di pace alla gente? Un po’ ovunque, le persone hanno la sensazione che ci sia qualcosa che sta per succedere. Perfino il peggior peccatore non si sente al sicuro. Perché? Perché nel profondo questa nazione è consapevole di meritare il giudizio. Siamo tutti coscienti che ogni giorno in più che viviamo è giorno che ci è stato regalato. Fratelli, come possiamo essere pronti per un risveglio quando crediamo che oramai non ci sia più speranza, quando siamo convinti d’aver peccato a tal punto da allontanare da noi il giorno della grazia non lasciando che il giudizio? Non potremo avere la fede necessaria ad un risveglio finché non saremo convinti che Dio desidera ancora versare il Suo Spirito su di noi! Come mai l’America non è stata giudicata? Come mai Gesù non è ancora tornato? E’ perché c’è ancora un gran raccolto da mietere! E Dio non vuole:
“… che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento” (2 Pietro 3:9).
Leggiamo della grande misericordia del Signore in Isaia, quando Dio istruì il profeta per rivolgersi a Giuda:
” Così parla il SIGNORE: Dov’è la lettera di divorzio di vostra madre con cui io l’ho ripudiata? Oppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti? Ecco, per le vostre colpe siete stati venduti, per i vostri misfatti vostra madre è stata ripudiata. Perché, quando io sono venuto, non si è trovato nessuno? Perché, quando ho chiamato, nessuno mi ha risposto? La mia mano è davvero troppo corta per liberare, oppure non ho la forza di poter salvare?” (Isaia 50:1-2).
L’Eterno già aveva divorziato da Israele, dando: “…la Sua lettera di divorzio…” (Geremia 3:8). Ma la Sua attenzione era rivolta a Giuda, un popolo che lo aveva ingannato e si era allontanato da Lui. Dio amava Giuda, così gli si fece incontro chiedendo: ” Dov’è la lettera di divorzio… ?” (Isaia 50:1). Stava dicendo: “Mostrami gli atti del divorzio! Fammi vedere quando mai ti ho abbandonato. Sei stato tu ad allontanarti da me! Io non ho fatto nulla per ferirti o farti del male. Ti ho sempre amato. E ti sono venuto incontro e ti ho cercato!” Provate a immaginare il Signore che si reca nella casa di prostituzione di Giuda per chiamarlo:” Ti sto cercando. Stai dicendo a tutti che non c’è più speranza, che non potrà mai più esserci amore tra di noi. Ma sono tornato a te!” Miei cari, questo è esattamente ciò che Dio, oggi, sta facendo nei confronti del’America. Ci sta dicendo: “Fatemi vedere l’atto di divorzio! Dimostratemi che mi sono allontanato da voi! Non ho ancora rimosso il Mio Spirito dalla vostra nazione. Anzi, sono ancora all’opera e ancora vi sto cercando, chiamando, corteggiando!” Il Signore lo sta dicendo tramite la nostra chiesa e molte altre chiese sparse per la nazione, mediante uomini e donne di Dio che trascorrono momenti preziosi alla Sua presenza. Sta chiamando l’America (l’Italia, la Germania, la Francia, la Spagna ecc.) al pentimento e a tornare a Lui! Eppure, quando il Signore guarda alla nostra nazione, si chiede: “Dove sono coloro che rispondono al mio appello? Dove sono quelli che tornano a me? Siamo ormai giunti al momento della Sua ultima chiamata!
Non siamo pronti per il risveglio quando siamo soffocati dalla furia del nemico e dalle tenebre che opprimono la nazione.
Oggigiorno noto una furia e una intensità nel peccare che noto si riscontra in nessun’altra generazione precedente. Quando ero ragazzo, la chiesa faceva riferimento all’Africa come il “continente nero” a motivo dell’oscurità spirituale che vi regnava. Eppure, oggi, l’oscurità spirituale che volteggia sull’America è quasi tangibile: oggi è l’America il “continente nero”! “Infatti, ecco, le tenebre coprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli… ” (Isaia 60:2). Quando si parla di “fitta oscurità” si intende un’oscurità tangibile. E le tenebre presenti sull’America in questo momento sono cariche di oscurità e sparse ovunque, ogni giorno più spesse. Volando su New York vieni abbagliato dalle innumerevoli luci della città. Tuttavia, una volta scesi dall’aereo e saliti su un taxi per andare da Manhattan a Broadway, si ha istantaneamente le sensazione delle tenebre. E’ un’atmosfera pesante, demoniaca, che acceca i cuori e le menti, e peggiora sempre di più! Eppure la Bibbia ci dice che Dio, in qualche modo, ha a che fare con questa oscurità:
“Date gloria al SIGNORE, al vostro Dio, prima che egli faccia venir le tenebre;
prima che i vostri piedi inciampino sui monti avvolti nel crepuscolo, e voi aspettiate la luce ed egli ne faccia un’ombra di morte, e la muti in oscurità profonda” (Geremia 13:16).
E’ Dio che crea tale oscurità: quando le persone sono così invischiate nei loro peccati da rifiutare il Signore, sono sospinte nelle tenebre. Parlando dell’empio Davide ha detto: “Gli occhi loro si offuschino e più non vedano…” (Salmo 69:23). Lo Spirito di Dio permette dunque all’oscurità di scendere sui loro cuori e sulle loro menti. “Lo volgerà verso terra, ed ecco, non vedrà che difficoltà, tenebre, oscurità piena d’angoscia; sarà sospinto in mezzo a fitte tenebre” (Isaia 8:22). I peccatori, a tutti gli effetti, è come se fossero guidati a compiere le loro azioni malvagie. Satana è sceso sulla terra con un esercito di potenze demoniache che spingono le persone senza Dio a vivere in una sorta di malvagità frenetica.
La furia e l’intensità del peccato è oggi mille volte più cupa e tangibile di quando, una generazione fa, sono arrivato a New York. Guardo negli occhi della gente che sta comprando droga, che barcolla all’uscita da un bar o vaga in cerca di piaceri, e non c’è ombra di dubbio che, nelle loro azioni, siano guidati da forze che hanno le meglio su di loro. Quando ho cominciato questo ministro, circa quarantacinque anni fa, parlavo nelle chiese di tutta l’America mettendo in guardia sulla disfatta morale che ci sarebbe stata. Ho detto alla gente dell’Iowa, dell’Oklahoma e di tutti gli stadi del sud che la droga avrebbe distrutto fino all’ultimo paesino. Gli spacciatori sarebbero comparsi nelle scuole e nei parchi. Li ho avvisati degli omosessuali chiassosi che avrebbero sfilato nudi per le strade della nostra città reclamando diritti. Ed ho profetizzato che la nudità e gli atti sessuali sarebbero stati trasmessi in prima serata nelle nostre televisioni. La maggior parte delle persone che mi ascoltarono pensavano che venissi da Marte. I pastori mi rimproverarono e dei fratelli dalla fede sincera mi si accostarono dicendo: “Non è possibile! Dio non permetterà mai che accada questo in America!” Oggi, alcuni di coloro che mi hanno criticato sono nonni. Siedono davanti alla televisione e guardano film da pervertiti di cui avevo profetizzato, e i loro figli e nipoti sono tossicodipendenti e alcolizzati. L’oscurità della quale avevo parlato è arrivata ed è entrata proprio nelle loro anime! Potete immaginare quanto peggiorerà la situazione da qui a dieci anni? E il Signore dovrebbe rimandare il giudizio? E voi, mentre vi rendete conto di come l’oscurità aumenti sempre più, non vi state forse facendo convincere dalla paura che tale oscurità possa prendere il sopravvento sulla luce del Vangelo? Che le tenebre possano schiacciarla, soffocarla e spegnerla per sempre? No, mai! Il popolo di Dio non dovrebbe mai lasciarsi intimidire dalla crudeltà del nemico e dall’oscurità di questi ultimi giorni. Non importa quanto cupo diventi il mondo. La Bibbia afferma che Gesù si leverà e brillerà nelle tenebre!
* “Io, io sono colui che vi consola; chi sei tu che temi l’uomo che deve morire, il figlio dell’uomo che passerà come l’erba? Hai dimenticato il SIGNORE che ti ha fatto, che ha disteso i cieli e fondato la terra? Tu tremi continuamente, tutto il giorno, davanti al furore dell’oppressore, quando si prepara a distruggere. Ma dov’è il furore dell’oppressore?”(Isaia 51:12-13).
* “Le tenebre stesse non possono nasconderti nulla e la notte per te è chiara come il giorno;le tenebre e la luce ti sono uguali” (Salmo 139:12).
Non importa quanto degradate divengano le strade, o quanti omosessuali bestemmiano Gesù durante le loro parate gay. Non dobbiamo lasciarci sopraffare da nessun tipo di oscurità! Quando le tenebre più fitte ricopriranno la terra, allora aspettiamoci di vedere il Signore sorgere in tutto il Suo splendore e la Sua gloria per liberare la moltitudine dei Suoi eletti.
“Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te! Infatti, ecco, le tenebre coprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te sorge il SIGNORE e la sua gloria appare su di te. Le nazioni cammineranno alla tua luce, i re allo splendore della tua aurora” (Isaia 60:1-3).
Nessun tipo di oscurità potrà mai fermare la luce di Dio! Distogliete dunque gli occhi dalle tenebre, dal peccato, dalla furia delle persone violente, e confidate pienamente nel fatto che Egli sta per apparire i tutta la Sua sfolgorante luce!
Sermone predicato nel 1995
David Wilkerson
Francesco La Manna – notiziecristiane.com
https://www.facebook.com/storiedifedevissute.blogspot.it
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook