Senza dubbio, la nostra epoca è avvolta da una serie di preoccupazioni, personali e sociali, le quali hanno un risvolto sulla salute, individuale e collettiva. Preoccupazioni pandemiche da Covid 19, 2020 ad oggi; la minacciosa guerra Russia – Ucraina, 2022, che spaventa l’occidente e il mondo con il nucleare, sono solo riflessioni su quanto, indirettamente ognuno si sente e viva la vita da precario. Che lo siamo, senza dubbio, poiché la vita terrena non è eterna, ma che fattori esterni ce lo ricordino con traumaticità, ossessività ci rende vulnerabili ad affrontare con dignità il senso della vita stessa. La nostra, quindi è diventata un’epoca di problemi sociali, economici, di potere, di supremazia dove ciò che conta non è l’uomo per ciò che è ma l’uomo per ciò che possiede. Ignari che l’ossessione del potere rende schiavi dei propri stessi desideri, difettiamo nel comprendere gli insegnamenti di un cristianesimo chiaro, netto e deciso che fa prendere posizioni verso ciò che rappresenta l’inganno per una vita di felicità. L’emblema di queste dimostrazioni sono le tentazioni dove Gesù, dove a più riprese risponde al tentatore: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”» Vangelo (Lc 4,1-13). Gesù ricorda a tutti che la vita non coincide con l’avere, inteso in senso di possesso, di dominio, di supremazia, ma con la dimensione dell’amore. Il problema dell’uomo di oggi è credere fermamente nell’Io che diventa centro del mondo. La vita non è fatta del solo proprio Io, atteggiamento compatibile con la mentalità dei bambini i quali, per natura passano attraverso la fase dell’egocentrismo. L’uomo adulto ha bisogno di considerare che la vita è fatta di tanti Io in relazione, dove ognuno conferma l’altro nella propria esistenza. Io esisto perché tu mi definisci e così via in un reciproco incontrarsi intimo (P.Riccardi, La dimensione amorosa tra intimità e spiritualità, Ed. D’Ettoris 2021) . La vita non ha senso nella schiusa del proprio Io. Ecco che dobbiamo considerare una psicoterapia che contempli l’altro e non sia solo ricerca del proprio Io. Ogni epoca ha la sua nevrosi afferma lo psichiatra Viktor Frankl, e noi viviamo in un’epoca di mancanza di valori e di tradizioni, di morale, di incapacità di capire il senso del peccato, del bene e del male. Nascondiamo questa mancanza nell’adeguarsi a ciò che fa la massa, o nel fare ciò che ci dicono di fare. L’uomo di oggi rischia di vivere non secondo la sua libertà interna ma secondo scelte che gli vengono proposte. Quale fiducia si può avere nella vita se non siamo noi ad essere artefici della propria vita, quale significato può avere la vita se l’uomo non ha fede e fiducia in qualcosa che va oltre l’uomo stesso; oltre il proprio desiderio di potere. Nel primo libro dei Re, al capitolo 3 Dio appare in sogno a Salomone e gli chiede cosa desidera per sé stesso. Salomone non chiede la ricchezza, né il potere, nel il prestigio, ma chiede, semplicemente la sapienza. E Dio gliela concede perché non ha chiesto qualcosa per sé stesso, pertanto fa di Lui un uomo saggio. L’uomo di oggi ha bisogno di una psicoterapia che non si soffermi all’Io ma che lo oltrepassi nel credere fiducia ad una fede che va oltre e che, per certi aspetti diventa salute e benessere. E’ necessaria una riflessione all’episodio della donna affetta da emorragia dove tra la folla tocca il mantello di Gesù e questi voltatisi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». (Matteo 9,20-22). Abbiamo bisogno di una psicoterapia che fa affidamento a moniti universali e di tradizione millenaria come possono essere le Beatitudini tipica moderna psicoterapia dell’uomo moderno (P.Riccardi, Psicoterapia del cuore e Beatitudini, Ed. Cittadella 2019). Una psicoterapia orientata allo spirito che da senso e significato alla vita indipendentemente da ogni problema terreno.
Pasquale Riccardi
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