Mi chiamo Giovanni e desidero raccontare ciò che Gesù ha fatto per me. Sono vissuto in una famiglia molto semplice alla quale, nonostante il lavoro precario di mio padre, non è mancato nulla.
Il periodo della mia adolescenza è stato sereno e spensierato fino a quando a 17 anni, nel frequentare la scuola superiore al mio paese, cominciai ad usare droghe leggere. Sembrava che fosse tutto sotto controllo, invece nel giro di poco tempo mi ritrovai a fare uso di eroina. Arrivai a bucarmi più di cinque o sei volte al giorno. Vendevo tutto quello che avevo tra le mani pur di comprare quella droga che, inevitabilmente, mi stava portando alla distruzione.
Molti miei amici erano morti di overdose sotto i miei occhi ed io non riuscivo a smettere, anzi la mia situazione peggiorava sempre più.
I miei erano disperati ave¬vano provato molte strade, spendendo anche molti soldi per farmi disintossicare, ma inutilmente. A 21 anni, dopo il servizio militare, mi resi conto che stavo perdendo la mia vita con l’eroina. La mattina mi svegliavo e invece della colazione, tenevo pronta la siringa sul comodino per iniziare la giornata; desideravo la morte e non vedevo una via d’uscita.
Nel frattempo a casa mia mia sorella ci aveva raccontato che aveva incontrato Gesù, e perfino io notavo un grande cambiamento nella sua vita.
Cominciò a parlarmi di Gesù come non avevo mai sentito prima di allora. Mi regalò una Bibbia che incominciai subito a leggere. La lettura mi dava pace e sollievo, ma il legame con la droga era troppo forte, fino al punto che una sera in preda all’astinenza pregai con tutto il cuore e dissi: “Signore Gesù, se tu veramente esisti, liberami dalla droga perché non c’è la faccio più”. In un attimo avvertii come se qualcuno mi stesse togliendomi dalle spalle un peso insopportabile, poi sentii un calore nel cuore che non avevo mai provato.
In quel momento non compresi. Tornai a casa e mi misi a letto, continuando a pensare a quello che mi era accaduto. Quella notte ricordo di aver dormito benissimo e la mattina appena sveglio feci fatica a ricordare che ero un tossicodipendente, non sentendo più alcun bisogno di cercare la droga. Realizzai così come la sera prima Gesù mi avesse veramente liberato dalle catene della droga.
Durante il periodo in cui mia sorella mi parlava di Gesù, ero entrato in una chiesa evangelica. In quell’occasione, ero sotto l’effetto dell’eroina. Dopo che il Signore aveva operato quella potente liberazione dalla droga, incominciai a frequentare regolarmente la chiesa, anche se non avevo realizzato la salvezza.
Una sera, mentre eravamo in preghiera con un gruppo di fratelli e sorelle, il Signore Gesù mi salvò e mi battezzò nello Spirito Santo. È stata un’esperienza meravigliosa! La stessa sera fui certo di aver udito distintamente la chiamata di Dio al servizio, che si maturò più tardi.
Nel frattempo ebbi nel cuore di fare domanda per entrare all’Istituto Biblico Italiano. Nonostante le mie previsioni contrarie dovute al fatto che ero giovane nella fede, ricevetti risposta affermativa per frequentare la Scuola Biblica. Così per due anni ho partecipato ai corsi dell’Istituto Biblico Italiano, dopo di che sono tornato alla mia comunità mettendomi a disposizione dei fratelli. Così da anni sto servendo il Signore nella chiesa e nel consiglio di chiesa, fino a che il Signore mi ha voluto onorare facendomi entrare nel ministerio come pastore. Quel ragazzo che anni prima era entrato nella chiesa sotto l’effetto dell’eroina con i pantaloncini e la maglietta corta, è ora diventato pastore di quella stessa comunità.
Attualmente sono sposato con tre bambini, Salvatore, Aurora ed Edoardo, e insieme a mia moglie serviamo il Signore a Formia e Itri. Desidero ringraziare con tutto il cuore il Signore Gesù e dire anche a te, caro lettore: “Chiunque crede in Lui, (Gesù) non sarà deluso”. Dio ci benedica.
Giovanni Di Crasto
da: chiesaadiconegliano.blogspot.it/
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