In queste settimane abbiamo assistito a diverse proteste da parte di cittadini scesi in piazza contro i provvedimenti presi a causa della diffusione del Covid-19, alcune di tali proteste sono sfociate in atti di violenza e scontri con le forze dell’ordine.
Alcune di queste, tuttavia, non sono state molto diffuse dai media, nonostante la loro brutalità e importanza; una di queste si è svolta in Cile, dove da un anno circa è in atto la “Rivolta Sociale” contro il governo e la costituzione.
Lo scorso 18 Ottobre, in occasione dell’anniversario dal suo inizio, la protesta a Santiago si è conclusa con saccheggi, violenze e distruzioni. Oltre a negozi e supermercati, due chiese sono state date alle fiamme, mentre la folla festeggiava la loro distruzione.
A Roma un uomo di 46 anni, durante la messa, ha cercato prima di sradicare un crocifisso e poi ha picchiato il parroco che cercava di fermarlo.
Disordini, quindi, che sfociano in distruzioni di luoghi di culto, di chiese, di luoghi dove invece potrebbero essere fornite soluzioni, un conforto e pace dinanzi al caos del mondo. È chiaro che c’è chi, col suo carisma e approfittando del clima di ansia e panico che il Covid-19 ha creato, cerca di dirigere tali tensioni contro ciò che lo disturbava già da prima, che siano le forze dell’ordine o la cristianità; dovremmo dunque chiederci quale percorso stiamo seguendo, perché proprio in momenti storici come questo, in cui la folla viveva in penuria, panico e paura, gente carismatica e, che apparentemente sembrava rappresentare “una soluzione”, ha preso il potere, creando più danni che altro.
Manteniamo dunque viva l’attenzione, filtriamo le notizie, cerchiamo di avere un quadro completo ed intelligente della situazione mondiale, affinché questa non sia spunto per un “nuovo ordine mondiale” che, di ordinato, non avrebbe proprio nulla.
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