Il ministro Alfano a Bruxelles ha caldeggiato una cooperazione fra Europa e Africa per affrontare l’emergenza. Il commento di Luigi Manconi.
Di fronte all’emergenza umanitaria dei profughi che arrivano in Europa in fuga dalla guerra e dalla fame, il ministro Angelino Alfano ha presentato ieri al Parlamento europeo una proposta, ancora non formalizzata, di «coinvolgere direttamente i paesi terzi affidabili nella sorveglianza marittima e nelle attività di ricerca e salvataggio», con «meccanismi di cooperazione operativa ad hoc». Il riferimento è in particolare alla Tunisia, ma potrebbe estendersi anche all’Egitto. In questo quadro, secondo la proposta di Alfano, i migranti dovrebbero essere soccorsi dalle navi tunisine; una volta arrivati in Tunisia, rappresentanti dell’Unione europea, con il supporto di Unhcr e Oim, assisterebbero le autorità locali nella gestione dei flussi migratori, nell’avvio delle procedure internazionali di protezione e nell’assistenza alle persone maggiormente in difficoltà. Il punto critico è ovviamente il “non respingimento” dei migranti provenienti da paesi che non rispettano i diritti umani e su questo l’Italia aspetta un impegno chiaro della Tunisia.
La proposta è stata esaminata in una riunione alla quale hanno preso parte il commissario Ue all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos e i ministri dell’Interno di Francia, Germania, Spagna.
L’annuncio della proposta avanzata a Bruxelles aveva incontrato il favore del presidente della Commissione Diritti Umani Luigi Manconi. «Il Governo sembra accogliere così, finalmente, la proposta elaborata insieme alla sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini – ha dichiarato Manconi – all’indomani della strage del 3 ottobre 2013. Un piano che prevede la realizzazione di presidi internazionali nei Paesi di transito e di raccolta dei profughi, dove le condizioni lo permettono, per avviare la procedura di concessione di protezione umanitaria. I presidi andrebbero realizzati dalla UE, d’intesa con le organizzazioni umanitarie internazionali tenendo presenti due finalità essenziali: evitare l’attraversamento illegale del Mediterraneo, con i rischi che comporta, e distribuire i richiedenti asilo in Europa secondo quote equilibrate di accoglienza. Il piano del Governo va nella giusta direzione: ovvero quella di tutelare e garantire il diritto alla vita e il diritto all’asilo».
Fonte: http://riforma.it/
Foto porzione di “EPP Summit, Meise. Oct. 2013 (10457395505)” di European People’s Party – EPP Summit, Meise. Oct. 2013. Con licenza CC BY 2.0 tramiteWikimedia Commons.
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