PRESERVATI DA OGNI CADUTA

di Agostino Masdea – La lettera di Giuda è uno dei libri più brevi del Nuovo Testamento. Un solo capitolo. Giuda era il “fratello di Giacomo”, il pastore della chiesa di Gerusalemme, ed entrambi erano fratelli di Gesù. Il suo nome non è molto popolare oggi, almeno fra i cristiani, perché a causa del tradimento di Gesù da parte del suo omonimo, Giuda Iscariota, è diventato sinonimo di “traditore”. Chi chiamerebbe un figlio “Giuda”? Ma il significato di questo nome è straordinario: significa “lodare Dio”.

Giuda scrisse questa breve lettera per esortare i credenti a rimanere fermi nella fede, perché molte dottrine strane erano stati introdotte nella chiesa da falsi insegnanti e uomini privi di scrupoli.

La parola chiave o il centro del messaggio di Giuda è “custoditi”. Nel primo verso dice che i credenti sono “custoditi da Gesù Cristo”, e nel verso 21 che devono “conservarsi nell’amore di Dio”. In greco il termine è lo stesso.

Infine negli ultimi due versi, il 24 e il 25, c’è una parola che Giuda esprime per i credenti che riempie il nostro cuore di gioia. È un’autentica benedizione: “A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria… al nostro unico Dio e Salvatore, siano gloria, maestà, forza e potere ora e per tutti i secoli. Amen. ”. 

Il nostro Dio vigila su di noi, come una mamma fa col proprio bambino, per evitare che possiamo cadere. Non è straordinario? Non è qualcosa di grande e di immenso valore il fatto che Egli ci protegga con lo scopo di farci arrivare davanti al trono di Dio “irreprensibili”, che vuol dire “che non si può muovere alcuna critica, impeccabili?” Con le nostre vesti pure, bianche e incontaminate, perché sono le vesti non della nostra giustizia, ma di quella di Cristo.


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