di Elisabeth Elliot – A volte pensiamo che preghiera e lavoro siano in antitesi. La Bibbia però non li pone in opposizione, anzi, ci mostra come questi si armonizzino perfettamente. La preghiera è come una sorta di lavoro che regola e ottimizza tutto ciò che facciamo: quando preghiamo siamo in contatto diretto con Dio, in attesa, fiduciosi che Egli è all’opera. Egli fa quello che noi non possiamo fare, ma anche noi, nel contempo dobbiamo metterci all’opera, facendo ciò che è nelle nostre possibilità. Nei saluti che Paolo fa nella sua epistola ai cristiani di Colosse include i saluti da parte di Epafra: “Vi saluta Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesú. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini compiuti, completamente disposti a far la volontà di Dio.
Infatti gli rendo testimonianza che si dà molta pena per voi, per quelli di Laodicea e per quelli di Ierapoli”. (Colossesi 4:12:13)
Mentre preghiamo, il Signore ci mostra cosa noi possiamo fare per cooperare con Lui per arrivare ad ottenere una risposta. Ascoltiamo la voce di Dio mentre preghiamo e dopo averlo fatto andiamo a lavorare incessantemente.
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