L’apostolo Paolo disse ai Tessalonicesi: “Esaminate ogni cosa e ritenete il bene” (1Tessalonicesi 5:21).
In poche parole voleva dire di ascoltare con attenzione coloro che sono ritenuti autorevoli nella chiesa, senza chiudersi immediatamente a chi propone esperienze e interpretazioni che non incontrano la sensibilità di ognuno. Ma dall’altra parte di non essere né superficiali né creduloni. Di essere pronti a saper valutare quel che si vede e si sente, ciò che è detto e che viene fatto, con l’aiuto della ragione, dell’esperienza, del buon senso, del confronto con chi vive la stessa situazione di ognuno.
Molto spesso, cediamo a facili entusiasmi o a chiusure preconcette quando ascoltiamo la predicazione di qualcuno. Per questo, la Bibbia dice che possiamo rischiare di essere sballottati qua e là da ogni vento di dottrina, come dice la parola, affinché non siamo più bambini, sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell’errore (Efesini 4:14).
Per evitare ciò, è indispensabile esaminare con le Scritture quello che ascoltiamo dai pulpiti, essere premurosi proprio come i credenti Bereani, che esaminavano ciò che ascoltavano dalle labbra dall’apostolo Paolo con le Scritture che avevano a disposizione in quel tempo. E se loro lo hanno fatto con un uomo di grande spessore spirituale come l’apostolo Paolo, quanto più noi dovremmo farlo in questo tempo.
Ricordiamoci una cosa fondamentale: purtroppo, non tutto ciò che ascoltiamo dai pulpiti proviene da Dio, ma grazie a Dio, abbiamo la Parola del Signore che è l’unico metro di giudizio per valutare ciò che ascoltiamo dai pulpiti.
Alessio Sibilla
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