POVERI CATTOLICI ROMANI!

Assurdo. 

Cosa è assurdo?

Dire che i cattolici sono poveri!

Beh, non intendo dire che sono poveri materialmente. Materialmente sono ricchi (almeno il papa, i cardinali e i vescovi). Hanno un sacco di tesori e soldi. Probabilmente tutti i proventi di offerte ottenute le loro dottrine e certe ‘indulgenze’. Purtroppo la lebbra (spirituale) delle indulgenze (ossia delle offerte in denaro fatte da tanti credenti alla chiesa cattolica romana pensando, così, di comprarsi in qualche modo la salvezza) non è cessata ancora oggi, nonostante Dio abbia suscitato un onesto predicatore come Lutero, che ha avvisato il popolo dell’inganno che il papa stava ordendo contro il benessere spirituale dei popoli allo scopo (lucroso) di poter ottenere i soldi per la basilica “di S. Pietro” (che non è mai venuto a Roma)!

Già, in un certo senso i cattolici hanno proprio la “basilica di S. Pietro” quale simbolo del tipo di trionfo da loro cercato. Una mega chiesa, simbolo del potere papale, del dominio papale.

In effetti Leone X volle costruire la basilica “di S. Pietro” proprio per manifestare al mondo la sua potenza e quella del papato in generale.

Ma il fondamento della basilica “di S. Pietro”, ovvero il fondamento del papato stesso e della chiesa “cattolica” romana, essendo frutto degli introiti ottenuti con la vendita delle indulgenze, è basato sull’inganno (perché tali sono le indulgenze e la loro dottrina se confrontate con tutto il messaggio del Vangelo, un’enorme menzogna).

Quindi i cattolici sono ricchi materialmente, ma poveri dal punto di vista spirituale (cioè davanti a Dio)?

Esattamente. Il vanto di appartenere al papa è un misero vanto spirituale. Dire di appartenere a un uomo e a degli uomini (i papi) che sono scesi a simili compromessi di inganno e di potere (perché infondo la trovata della vendita delle indulgenze altro scopo non aveva se non ricavare i soldi per costruire una chiesa talmente sfarzosa da voler rappresentare il simbolo del potere del papato sulle varie autorità e istituzioni sociali) non mi sembra possa costituire un onore.

L’apostolo Paolo, già a suo tempo, rimproverò ai Corinzi una simile tendenza di immaturità e cecità spirituale, quando questi disputavano fra loro e si dividevano per cercare di stabilire chi di loro fosse il più grande, provando a dividersi in gruppi che patteggiavano ora per Paolo, ora per Pietro ora per Apollo, ora (i più “spirituali”) per Cristo.

Già in quell’occasione spiegò loro la cecità spirituale da cui erano guidati dividendosi in gruppi e patteggiando per un apostolo o per un altro!

La Bibbia ci rivela come l’apostolo corresse la distorta visione di quei credenti immaturi e carnali; infatti Paolo disse loro che sbagliavano a dividersi e a patteggiare per Paolo o per Apollo o per Pietro, dato che soltanto Gesù era morto per loro!

Quindi ciò ci fa capire che non siamo chiamati ad essere di Paolo o di Pietro, ma di Gesù vivente. E la Bibbia ci esorta a cercarLo fino a trovarlo, per sperimentare la usa presenza nella nostra vita. E’ allora che si realizza la veridicità della promessa della parola di Dio, che dice appunto che “Dovunque due o tre sono riuniti nel nome del Signore, Lui (il Signore) sarà lì presente, in mezzo a loro”.

Che tristezza, effettivamente, vedere milioni di anime che affidano il loro destino ad un uomo fallace e fallibile!

Già, che tristezza vedere milioni di anime credere in un uomo, anziché cercare Cristo con tutto il cuore fino a trovarlo.

Che inganno credere nel fatto che il Signore vivente avrebbe bisogno di un sostituto umano visibile! Solo coloro che non hanno ancora sperimentato la presenza vivente del Signore possono cadere in una simile credenza pagana.

Sembra che i cattolici facciano come fecero gli antichi israeliti quando, peccando contro Dio, scelsero di chiedere un re umano per loro, rigettando così Dio stesso (1 Samuele cap. 8).

Già, la tendenza all’idolatria è presente nel cuore di moltissimi cattolici, che vogliono cose visibili al posto di cercare con tutto il cuore il Signore (che è Spirito) fino a trovarlo! Che tendono a commettere ancora oggi l’errore – già denunciato dall’apostolo Paolo (nella epistola ai Romani) – di “adorare la creatura al posto del Creatore” (Romani 1: 25).

Che fede possono avere in Dio coloro che tendono a farsi dei simulacri delle cose spirituali?

Già, i cattolici contravvengono a tutte (e sono tante) quelle parti della Sacra Scrittura in cui Dio dice di non farsi immagini. Ahimè, i cattolici sono più abituati e propensi ad adorare immagini che, invece (come dice la Bibbia), cercare il volto di Dio, che non è visibile, ma che per questo richiede Fede (cioè fiducia nella sua Parola) per essere cercato e… trovato.

Ma, allora, se spiritualmente seguono un sentiero tutto differente dalle indicazioni della parola di Dio, cos’hanno infondo da vantarsi i cattolici?

Già, il loro vanto, davanti a Dio e alla rivelazione della sua santa Parola, non tornerà che a loro vergogna. Perché, se Dio indica ed ordina determinate cose nella sua parola, con quale arbitrio ed intenzione loro non tengono conto di tali indicazioni?!

Forse perché lo dice loro il papa?

Cosa, di poter continuare a praticare le tradizioni che si sono prima inventate e poi tramandate?

Si

Ah beh, farebbero bene i cattolici (se davvero si esaminassero alla luce della parola di Dio e non di ciò che dice loro un uomo (che autodefinendosi il capo della chiesa non fa che bestemmiare – ossia ripetutamente contraddire – la parola di Dio (Efesini 1: 10; 1: 22; Colossesi 1: 18)) a ritenere il fatto che il Signore dice che coloro che seguono e praticano le proprie tradizioni anziché la sua parola gli renderanno un culto vano (Marco 7: 7), ovvero un culto inutile, perché il Signore non si fa trovare da coloro che non lo seguono come dice Lui.

Già, purtroppo i cattolici sono tenuti legati dal pensiero dei loro capi religiosi, che ipocritamente dicono che la tradizione ha lo stesso valore della Parola!

Ma nel corso dei secoli loro hanno deviato in molte maniere e in più punti rispetto agli antichi sentieri della parola di Dio e si sono create delle dottrine da loro stessi, deviando dal Sentiero della parola.

Infatti i cattolici sono molto ignoranti riguardo alla parola di Dio.

Già purtroppo delegano i preti a studiarla. E questi, a loro volta, sono obbligati a studiarla secondo le codificazioni già loro imposte dai superiori, che a loro volta si sono sottomessi ai superiori.

Insomma, nessuno di loro cerca e segue un rapporto diretto con Dio, un rapporto guidato dallo Spirito Santo e non da ciò che dicono gli uomini, che non fanno altro che incapsulare la Bibbia negli schemi delle tradizioni che hanno costruito per detenere il potere delle coscienze e dire che “Dio si serve secondo i loro dettami”!

Poveri cattolici, che non sanno quale liberazione riceverebbero se indagassero e scoprissero personalmente le grazie di Dio rivelate nella Sua parola!

Ma forse non sono del tutto vittime!

In che senso?

Perché delegano quella che dovrebbe essere una loro responsabilità personale (di indagare la parola di Dio) ad altri. Questa è una terribile deresponsabilizzazione.

Ecco perché poi le cariche ecclesiastiche si possono facilmente prendere gioco di loro, sapendo di poter sfruttare la loro ignoranza.

Un inganno, del resto, ne richiama un altro!

Che vuoi dire?

Che coloro che non colsero l’occasione di andare direttamente alla parola per scoprire e conoscere la volontà di Dio per loro (quando Lutero predicò contro gli abusi del papa e quando giustamente disse che ogni cristiano deve poter essere libero di esaminare personalmente le Scritture) ed hanno continuato ad essere trascinati negli errori, ovvero in “verità” che sono estranee a quelle annunciate dal Signore e da tutto il Vangelo e il nuovo Testamento, nel quale la grazia di Dio è ben rivelata e annunciata affinché coloro che credono (alle Scritture e non alle interpretazioni umane di queste) possano conoscere la Verità ed essere salvati.

Ad esempio, in quale altro errore oltre a quello delle indulgenze sono caduti i cattolici?

Loro credono (perché così gli viene detto dalle loro guide, mentre così non dice la Bibbia) che esisterebbe un sacramento chiamato cresima, osservando il quale lo Spirito Santo entrerebbe in coloro che si sottopongono a tale rito.

E invece?

E invece non solo tale rito non esiste, perché non contenuto nel Vangelo, ma neanche è vero che lo Spirito Santo suggella coloro che lo credono.

E tu come fai a saperlo?

Perché io una volta sono stato cattolico e, dunque, so che i miei correligionari di allora, non ricevevano nulla di quanto veniva loro detto.

Sono parole dette e fatte credere ai cattolici dalle loro guide, ma non contenute nella Bibbia, anzi sconfermate da essa.

Non esiste dunque la cresima?

No, la Bibbia non ne parla.

Gesù parla solo di battesimo e santa cena.

Allora il battesimo, quello almeno, lo praticano i cattolici? Ma secondo te lo praticano nel modo corretto?

No.

E perché?

Perché il battesimo secondo la parola di Dio è un atto da compiersi da parte di chi, dopo aver creduto nel Signore, ossia ad un’età in cui può essere consapevole al punto di poter capire qual è la volontà di Dio (dopo aver udito, appunto, il messaggio dell’Evangelo), con tale gesto intende testimoniare della propria decisione di accettare il Signore nella propria vita e di volerLo seguire.

Quindi il battesimo ai neonati non ha senso?

No.

E allora perché tutti i cattolici lo fanno?

Per tradizione. Perché viene loro detto (dalle loro guide) di farlo.

Ma se leggessero la Bibbia (i cattolici) si renderebbero conto del fatto che nelle Scritture non c’è traccia di un solo battesimo di neonati). Gesù stesso, per darci l’esempio, si fece battezzare da adulto. E questo vale più di mille discorsi.

Ma, allora, se è così evidente il fatto che le Scritture non diano indicazioni riguardo al battesimo dei neonati, come mai i cattolici, in massa, fanno battezzare i loro figli da neonati?

Perché appunto sconoscono la Bibbia, la parola di Dio, nella quale Egli vorrebbe rivelare loro la Verità per farli uscire dalle tenebre spirituali in cui si trovano e dalla sottomissione a uomini che, ipocritamente, hanno escogitato dottrine e tradizioni contrarie alla Scrittura.

E per quale motivo queste “guide” avrebbero escogitato delle dottrine contrarie alla Bibbia? Ad esempio nel caso del battesimo?

Inventandosi la dottrina che il battesimo debba essere fatto ai neonati le “guide” cattoliche hanno giocato sulla paura delle persone e sfruttato la loro ignoranza della Parola di Dio (che potrebbe liberarli da quella paura).

Quale paura?

I papi e i sacerdoti, ormai da secoli, insegnano alle persone che i bambini piccoli devono essere battezzati, altrimenti, nel caso morissero senza essere stati battezzati, finirebbero nel limbo. Così, molti genitori spinti da questa paura, fanno battezzare i loro piccoli anche se costoro sono inconsapevoli e incoscienti.

Quanto è diverso questo da ciò che dice la Bibbia !

Già, se soltanto le persone cattoliche sapessero cosa dice il Signore nel Vangelo! Sarebbero liberate da questa artificiosa ed infondata paura! Infatti Gesù insegna nel Vangelo che “dei bambini è il regno dei cieli“ e quando dice questo non sta parlando di ‘bambini battezzati’, ma di semplici bambini, che ancora non erano battezzati. E Gesù spiega il motivo di questa affermazione (quella che “dei bambini è il regno dei cieli”).

E’ vero. Gesù dice “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite perché di loro (ovvero di quelli come loro) è il regno dei cieli”.

Già. Il Signore ci fa capire che i bambini sono come Lui vorrebbe che fossimo tutti. Infatti è Gesù stesso che dice “Se non cambierete e non tornerete come i bambini voi (gli adulti) non entrerete nel regno dei cieli”.

E, poi, il fatto che il battesimo in se stesso, come rito, non salva ce lo fa capire quella circostanza di cui ci parla sempre il Vangelo quando ci dice che alcuni capi dei religiosi Farisei si presentarono da Giovanni il Battista per essere da lui battezzati e che il Battista li rimandò indietro, cacciandoli e rifiutandosi di battezzarli.

E perché li cacciò e non volle battezzarli?

Proprio perché non erano davvero pentiti (della loro presunta giustizia e della loro apparente buona religiosità) e davvero, nel cuore, non erano disposti a credere in Colui che Giovanni annunciava, il Messia. Dunque il battesimo nel loro caso non sarebbe stato altro che un bagno! Del resto che non è il battesimo a salvarci lo dice bene anche l’apostolo Pietro, quando dice che “Il battesimo non consiste nel lavamento delle nostre sozzure (cioè dei nostri peccati), ma è la richiesta di una buona coscienza davanti a Dio (richiesta che, ovviamente, non può essere fatta da un neonato, sia perché non capisce sia perché, come dice Gesù, egli è puro (“Di loro è il regno dei cieli”).

Ma allora perché ai cattolici le loro guide dicono che bisogna battezzare i neonati?

Estrapolano tale dottrina con un sofisma. Prendono un passo biblico nel quale si narra la storia della conversione di un soldato e centurione romano di nome Cornelio (v. Atti degli apostoli al capitolo 10), in cui è scritto che “Cornelio, dopo avere udito il messaggio della salvezza in Cristo, fu battezzato insieme a tutti quelli della sua casa”, e “traggono” (inventano) da tali parole il fatto che anche gli eventuali neonati che fossero stati presenti nella casa di questo centurione romano sarebbero stati battezzati!

Ma con quale arbitrio si permettono di interpretare in questo modo grossolano e irriverente la Bibbia?!

Già. Ma questo è ciò che fa da secoli la chiesa cattolica. E il popolo, le masse, non si avvedono degli abusi che tale chiesa compie. Un versetto (che tralaltro qui nemmeno esiste) estrapolato dal contesto è un pretesto! Non è onesto usare (manipolare) così la parola di Dio. Vi sono tanti punti che parlano chiaramente del battesimo e che sconfermano l’idea di un battesimo ai neonati e loro che fanno? Vanno a prendere un passo che non parla chiaramente del battesimo ai neonati. Ma poiché i passi che parlano chiaramente del battesimo suggeriscono che è sarebbe un’assurdità il battesimo ai neonati allora loro usando un sofisma cercano di usare il passo che abbiamo detto per immaginare che forse nella casa di Cornelio potevano esserci neonati!

Ma perché alterano così la parola di Dio?

Per il potere. Se loro riescono a far credere alla gente (ignara ed ignorante della Verità) che i neonati vanno battezzati, per poter essere salvati ed appartenere alla chiesa, in tal modo pensano di accaparrarsi già sin dalla nascita l’appartenenza delle persone a se stessi!

Che abuso!

Che inganno!

Che meschinità!

Poveri cattolici. Si fanno guidare da guide cieche, ché seguono dei leader corrotti, che osano mettersi al posto di Dio!

Perché?

Perché la chiesa cattolica si arroga il diritto e la pretesa di essere essa stessa la fonte ufficiale della giusta interpretazione della Scrittura, quando, invece, visto che ad avere ispirato le Scritture è Dio stesso (2 Timoteo 3: 16), l‘ Unico legittimo Interprete delle Scritture è lo stesso Spirito Santo di Dio, che abita nel cuore di tutti i veri santi (ossia dei credenti viventi che genuinamente credono al Signore e seguono, personalmente, per la guida interiore dello Spirito Santo, le vie del Signore, già nel corso della loro vita terrena).

Quindi i santi non sono quelli che il papa decide di fare tali dopo morti!

Assolutamente no. Prova a leggere le epistole (lettere) di Paolo ai credenti delle varie comunità cristiane del suo secolo e vedrai che nell’intestazione di tali lettere, nella parte relativa ai saluti, l’apostolo si rivolge ai credenti chiamandoli col nome che serve a identificarli, cioè a descrivere la loro reale identità spirituale in Cristo, ossia col nome di santi (Romani 16: 1, 2; 1 Corinzi 1: 1, 2; 2 Corinzi 1: 1; EfesiniFilippesi 1: 1; Colossesi 1: 1, 2).

Quindi santi sono tutti coloro che personalmente seguono le vie e la volontà di Dio descritte e descritta nella Bibbia?

Certamente.

Quante cose i cattolici non sanno!

Già, perché avendo loro tenuta nascosta la Bibbia per secoli e secoli li hanno fatti sprofondare nelle tenebre. Sono così divenuti inconsapevoli degli inganni che le loro guide si sono costruiti per tenere legate le persone a se stesse e poter speculare sulla loro ignoranza.

Poveri cattolici. Se capissero come la loro ignoranza della parola di Dio li trattiene nella morsa di guide false e ingannate a loro volta esse stesse!

Già, pensa che tutti i sacerdoti si sottopongono al voto del celibato, quando, invece, la Bibbia dice che il vescovo deve essere sposato (1 Timoteo 3 e 4).

Fanno un voto che poi non possono mantenere ed ecco che accade quel che succede!

Cosa?

La pedofilia.

E poi ipocritamente il papa dice di voler condannare gli abusi dei preti e dei vescovi pedofili!

Perché ipocritamente?

Perché sono stati i papi per primi ad aver imposto un tale obbligo (quello del celibato), che è la causa della pedofilia; quando invece la Bibbia condanna coloro che nei tempi a venire (rispetto a quelli degli apostoli) avrebbero imposto un tale dogma. Infatti la Bibbia dice che esso (il dogma del celibato) è una dottrina diabolica (1 Timoteo 4: 1 – 3).

Ma i papi conoscono la Bibbia. Come hanno dunque potuto fare una simile cosa?

Ricordi l’episodio della Bibbia in cui a un certo punto della sua storia il popolo di Israele chiese un re?

Si, e’ scritto nel capitolo 8 del primo libro del profeta Samuele.

Esattamente. E ricordi com’è che Saul dopo avere iniziato bene il periodo della monarchia poi, dopo qualche tempo, invece, cadde?

Si, fu per il suo orgoglio. Dopo un certo tempo cominciò a fare a modo suo e a non seguire più gli ordini dell’Eterno.

Già! E allo stesso modo i papi (figura che non sono per nulla prevista nella Bibbia, ma che è subentrata dopo almeno quattro secoli rispetto al Cristianesimo primitivo), autodefinendosi come i capi della chiesa (che invece è e resta la Chiesa del Signore), si sono inorgogliti al punto di pensare di poter cambiare la Legge di Dio e hanno cominciato a tirare fuori dottrine che, se confrontate con la parola di Dio, risultano ad essa estranee e perfino contrarie.

Ma perché i papi hanno escogitato il dogma del celibato, che oggi causa tanti problemi?

Per interesse!

Quale interesse?

Economico.

In che senso?

Quando un tempo ci si poteva sposare le eventuali offerte o donazioni che fossero state date ai responsabili delle singole comunità a chi sarebbero andate una volta che loro fossero morti?

Ai loro eredi. Ai loro familiari.

Cioè a…

Cioè alle loro mogli e ai loro figli.

Già! E se invece costoro non fossero stati sposati a chi sarebbe andata, invece, l’eredità di eventuali donazioni fatte nei loro confronti?

Alla chiesa.

Esatto.

Ah, ecco l’inganno!

Già. Anche in questo caso le gerarchie cattoliche hanno studiato come orchestrare filosoficamente tale impostura.

Come?

I capi religiosi cattolici (i papi e i loro compagni cardinali) hanno motivato la “necessità” del celibato col dire che chi non si sposa serve meglio il Signore.

Beh, ma questo lo dice anche l’apostolo Paolo nell’epistola ai Corinzi.

Si, ma a Timoteo (al quale l’apostolo dà delle indicazioni sul come condurre (ossia gestire la chiesa) Paolo dice che il vescovo deve (non se vuole) essere sposato (1 Timoteo 3: 1 – 5), perché se il vescovo non sa governare la propria famiglia come penserà di poter governare la chiesa (che è un insieme di famiglie)? E quando parla ai Corizi comunque Paolo non dice che non sposarsi è un obbligo. Ma da solo una sua personale opinione, dicendo che sarebbe buono che tutti gli uomini fossero come era lui.

Cioè?

Paolo aveva il dono (divino) di non avere bisogno di sposarsi. In pratica il dono di poter stare senza una moglie e di non ardere dal desiderio (naturale, perché creato da Dio stesso) di averla. Infatti ai Corinzi dice che “E’ meglio sposarsi che ardere”. Il dono di non sposarsi è per pochi, non per molti e soprattutto non per tutti !

Dunque?

Dunque chi vuole seguire la Parola si rende conto che chi si vuole sposare può farlo e ciò non significa che non potrà allo stesso tempo servire il Signore.

E’ dunque sempre per motivi economici che i papi hanno escogitato dogmi che, con l’apparenza di qualcosa di spirituale, di fatto, nascondevano compromessi e intrighi che non sono dissimili da quello usato, come dicevamo all’inizio del nostro discorso, da Leone X per costruire la basilica di “san Pietro”.

Già.

Poveri cattolici, che affidano il destino eterno delle loro anime a uomini di siffatta ipocrisia e malvagità!

Già. Ma c’è da chiedersi quanto vittime sono o quanto complici!

Che cosa vuoi dire?

Che sono vittime da un lato, ma complici da un altro. Vittime perché ingannate da guide a loro volta ingannate. Ma complici perché se esaminassero davvero, personalmente e con cuore sincero, le Scritture noterebbero tutte le incongruenze tra i dogmi cattolici e la sana e prua dottrina della Bibbia.

Poveri cattolici! Che fare?

Preghiamo per loro, che il Signore apra loro gli occhi.

Si, preghiamo per loro.

“Signore fa che i cattolici possano aprire gli occhi e rivolgersi a Te, anziché a delle guide umane, che oramai seguono un sistema manipolato dagli uomini : nel quale gli insegnamenti non sono più basati sulla tua divina e santa parola, ma su pensieri e principi umani, che sono frutto di numerose deviazioni dalla tua parola per motivi tutt’altro che sacri ma di interessi e compromessi al fine di detenere il potere spirituale ed economico sulle anime. Signore ti preghiamo liberali e portali a Te. Fai loro capire che possono cercarTi direttamente e che Tu li vuoi e puoi liberare per mezzo della tua parola, che è Verità. Amen”.

Amen.  

Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com


Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui