Dando uno sguardo alla situazione sociale italiana, la sensazione che se ne può ricavare è quella non semplicemente di crisi (termine che purtroppo rimanda al solo aspetto economico, escludendo altri ben più importanti aspetti, specialmente morali), ma vorrei dire di disgusto.
Certo non mi riferisco a coloro che magari ridono dell’attuale condizione, ma a coloro che sanno (un pochino cosa dovrebbe essere la morale).
Se in una famiglia ci fossero dei problemi, magari riguardo ad uno dei figli, (perché forse uno di loro necessiterebbe di attenzioni maggiori in un particolare momento di difficoltà che questi starebbe attraversando), tutti supponiamo che dei sani e normali genitori dovrebbe intervenire per sopperire alle difficoltà del membro della famiglia che si trovasse nella condizione di maggiore necessità. E oltre a dirottare per un po’ le attenzioni sul soggetto in stato di maggior bisogno, penso che se i membri della famiglia fossero uniti ed avessero il senso della giustizia sarebbero d’accordo a fornire o distribuire le risorse (di ogni tipo – a seconda dell’occorrenza-) a favore di colui/colei che ne avesse maggior bisogno. Alle volte (i sani genitori) sono disposti a togliersi il pane per darlo ai figli.
E, invece, lo sguardo sull’Italia di oggi (ma non solo di oggi) ci restituisce un quadro che, di certo, non è quello di una sana famiglia!
Nell’Italia di oggi molti stanno vivendo la fame (non solo in senso fisico), ma molti – che dicono di volerla amministrare – non si comportano come dei sani e normali genitori.
Lo sguardo sull’Italia di oggi restituisce un’immagine pietosa di essa: un’immagine in cui alcuni vivono da nababbi e si approfittano del popolo, mentre questo – nella maggioranza – è composto da persone che vivono nell’indigenza, rispetto al lusso in cui alcuni vivono e se la spassano.
La situazione è simile a quella in cui – al tempo dell’Antico Testamento – Dio mandò i profeti per ammonire i notabili del popolo (coloro che avrebbero dovuto amministrare la giustizia secondo la Sua legge), perché costoro si approfittavano della loro posizione per sfruttare il popolo, derubandolo delle risorse (economiche e morali – cercando di sviarlo dai giusti sentieri della Legge di Dio) [1] .
Passa il tempo, ma non cambia la storia (dell’uomo)! Perché? Perché è una questione di natura. La natura umana è sempre la stessa, guidata sempre dalle medesime tendenze: la tendenza ad esaltarsi, all’egoismo, alla ricerca della propria supremazia a svantaggio degli altri, alla perversione…del diritto. Per questo vi sono sempre – nelle società umane – cose che non vanno: ingiustizie e soprusi.
Povera Italia: si rinnovano i governi (le facce), ma non cambia il suo volto, perché a certi corrotti ne vengono sostituiti altri.
Il sistema non cambia: i ricchi che cercano di arricchirsi sempre di più ed i poveri sempre più poveri.
Ma ci vogliono dei geni per cambiare tale sistema?!
Molti di coloro che si candidano alle cariche pubbliche vantano titoli (lauree in giurisprudenza magari), ma non sono titolati – a livello morale (cioè di giustizia, di vero senso della giustizia) -. Tutti i giorni i magistrati fanno venire fuori responsabili e colpevoli di corruzione, e spessissimo si tratta di coloro che avendo fatto i militanti nelle file dei vari partiti politici, ora che hanno fatto la gavetta (cioè imparato come conquistare il potere), si sono buttati in politica, non per servire il popolo, ma per servirsi dei privilegi che le leggi (che loro stessi votano) danno a coloro che aspirano a salire ai vertici del potere (e ai bassifondi della morale). Povera Italia!
Mi chiedo sa semplice cittadino se ci vogliano dei geni per cambiare tale sistema (corrotto)! Già, ci vorrebbero dei geni per modificare in meglio l’Italia? Ci vorrebbero dei geni per capire che per dare un segnale di serietà e giustizia – dinanzi al popolo, dinanzi alla coscienza e a Dio – si potrebbero cambiare le cose (guaste), ad esempio, col cambiare gli stipendi dei politici?
Perché pensiamo che molti di loro si gettino in politica? Per missione?! Per spirito di servizio?! O per gli affari (i propri) che intendono portare avanti e per i privilegi di cui intendono dotarsi, quando una volta occupate certe poltrone, potranno votare disposizioni e decreti a proprio favore? Povera Italia!
Ci vorrebbe una Riforma (morale e religiosa), come alcune Riforme passate.
Ma non ci sono né “geni” né giusti, che gridino agli scandali dell’attuale classe dirigente, per smascherarla per quello che è; per indirizzare il popolo ai sentieri della giustizia e, come il profeta Isaia, dire ai notabili (che si fanno notare…non per quello di buono che fanno, ma…) che la loro condotta è un abominio davanti a Dio? Povera Italia!
Ma di chi è la colpa? Ovviamente la colpa di ognuno è personale, poiché ognuno risponderà per ciò che egli direttamente avrà commesso, senza poter scaricare le responsabilità su altri. Spesso, infatti, quando provo a parlare con la gente del male che copre il nostro Paese, mi sento replicare dalle persone che la colpa è dei politici, di coloro che ci governano. Discorso, anche se vero, inaccettabile. Perché? Perché il popolo che vota dei corrotti è complice della situazione che poi c’è nel Paese.
Se anche il popolo sbaglia, eleggendo degli indegni anziché dei veri onorevoli, significa che la mancanza di giusti è diventata oramai endemica.
Possibile che nessuno sappia riconoscere e vedere la Luce?
Perché anziché parlare di banalità come il sistema elettorale, i politici non mettono all’ordine del giorno dell’agenda di governo proposte come quelle di:
-abbassare gli stipendi dei politici (cioè di loro stessi), per renderli molto più simili e vicini alla gente del popolo (che li ha votati non per arricchirsi, ma per fare qualcosa a favore del popolo)?
– togliere i privilegi che costoro hanno (essendoseli dati in segreto) alla faccia del popolo?
– proporre che se un politico si macchia di corruzione o abusi (anche minimi) nell’esercizio delle sue funzioni non possa più presentarsi a nessuna futura elezione?
-lasciare che delle questioni spirituali ed etiche se ne occupi la chiesa (non quella cattolica in primis, ma anche quella evangelica) e la coscienza delle persone?
Ci vogliono dei geni per capire che tali proposte potrebbero migliorare il sistema (corrotto) in cui ristagna l’Italia da troppo tempo?
No, ci vorrebbero dei giusti, delle persone timorate di Dio, chè saprebbero cosa significhi – davvero – amministrare la giustizia in Suo nome.
Povera Italia, che manchi di giusti!
Popolo italiano sarai tu ancora complice di votare gente indegna al parlamento? Di cosa vuoi che parlino dei corrotti quando si riuniscono tra loro? Del tuo interesse o del loro?!
Come si fa a dare la fiducia a gente del genere? Abbiamo dimenticato il monito della parola di Dio, “Maledetto colui che confida nell’uomo”? [2]
Perché le trasmissioni televisive ci bombardano di discorsi politici astrusi, evitando di andare su questioni come gli emolumenti dei politici?
Perché non si mette a referendum la proposta di abbassare gli stipendi dei politici, lasciando al popolo il conteggio dello stipendio che tali persone dovrebbero prendere, anziché a loro stessi una volta eletti (dopo le loro promesse elettorali, promesse che non risolvono mai la situazione)?
Povera Italia! Che illusa che sei (ad affidarti a gente che non fa altro che i propri interessi)!
Ma! Che dire? Forse l’Italia si merita la crisi in cui si trova. Perché? Perché il popolo stesso, forse, non è altro che lo specchio e l’immagine della sua classe dirigente!
Potrebbe un popolo corrotto votare il cambiamento di una classe corrotta?!
Per questo qualcuno dice che ‘un popolo ha la classe dirigente che merita’!
Possibile che l’Italia manchi completamente di giusti?
[1] [1] Isaia 1: 21 – 23; 3: 12 – 15;5: 7, 8; 5: 20 – 24; 9: 15; 10: 1
[2] Geremia 17: 5
Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com
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