La cosa più difficoltosa della sofferenza da capire è che sembra esca da chi sà dove, e senza capirne la vera ragione.
Noi dobbiamo realizzare che tragedie individuali possono occorrere e, che noi non abbiamo nesssun controlo su di esse, anzi impossibile per noi di individuarle. In queste circostanze, le scritture ci incoraggiano di pregare,chiedendo a Dio di rimuovere o sollevare il problema, o ci aiuti a venire a termini con la situazione difficoltosa, e imparare da essa. Il nostro Creatore, nella Sua saggezza, non ci dà sempre la risposta che noi vogliamo. Raramente ci rivela specificamente la ragione per la decisione che ha preso. Eppure, ha sempre una buona ragione.
Per esempio, Dio liberò l’apostolo Paolo da molte prove, ma almeno in una Dio decise di non intervenire, malgrado le ferventi preghiere di Paolo, 2 Corinti 12:9 “Ed Egli mi ha detto: ti basta la mia grazia, perchè la mia potenza si fà sentire meglio nella debolezza.” In questa circostanza, la forza spirituale di Paolo fu ultimamente più importante del suo conforto personale. Dobbiamo essere consapevoli delle promessa di Dio che promise di mai provarci oltre la nostra abilità di resistere, I Corinti 10:13. Paolo, diede un magnifico esempio.
Lui si è fidato sulla saggezza di Dio e determinò di continuare il suo lavoro che fu chiamato a fare.
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