Gesù ci chiama alla comunione con lui non ha altro desiderio che quello di consacrare la nostra libertà, di offrirci un modo nuovo di vivere spiritualmente.
Certamente il religioso non si accontenta solo di aver ricevuto la Grazia, deve per forza di cose aggiungere all’opera di DIO, la propria, solo per sentirsi chiamato in causa o perche vuole fare la differenza tra la grazia di DIO e la sua opera umana.
L’uomo non può aggiungere nulla all’opera di DIO, perché egli stesso che ci ha fatto così e ci ha dato nuova vita in Gesù Cristo, per farci compiere quelle buone opere che egli aveva preparato per noi fin da principio.
DIO stesso ha cominciato il cambiamento in noi, rendendoci capaci di fare il bene.
Di una cosa siamo certi: che i nostri vecchi malvagi desideri sono stati inchiodati alla croce con Cristo.
Ed ora siete liberi dal vostro vecchio padrone, parlo del peccato, e vi siete messi al servizio del vostro nuovo padrone: la giustizia.
Il dilemma personale di Paolo era che non capiva se stesso; da una parte desiderava davvero fare ciò che era giusto, ma poi non ci riusciva. Faceva invece, ciò che non voleva fare, le cose che odiava.
Sapeva benissimo che quello che faceva era sbagliato, e la sua coscienza in subbuglio era la prova che lui riconosceva la validità della legge, che però non osservava.
In quel caso, non era più lui che agiva, ma il peccato che era dentro di lui.
Ora tutto ti è lecito nella piena libertà ma non tutto ti giova, per quanto riguarda la tua nuova natura spirituale, ami fare la volontà di DIO, ma cʼè qualcosʼaltro radicato dentro di te, nella tua vecchia natura peccaminosa, qualcosa che è in lotta contro ciò che la tua mente approva, e ti rende schiavo del peccato che è ancora in te. Nel tuo intimo vuoi essere ubbidiente, invece ti trovi sempre schiavo del peccato.
Ascoltami bene, tu continuerai a fare sempre le cose contrarie allo spirito, ma per grazia ricevuta DIO ti spinge verso la nuova vita che ti porta a fare il bene, ti costringe, ma la vecchia natura, che è ancora in te, ama peccare.
Paolo disse: Povero me! Chi mi libererà dalla schiavitù di questo corpo, che mi porta alla morte? Ma sia ringraziato DIO!
Tutto è stato compiuto da Gesù Cristo, nostro Signore. È stato lui a liberarmi!
Il religionismo risponde: Quindi sotto la grazia posso fare quello che voglio?
Tutto ti è lecito anche se i molti peccati ti condannavano per mezzo della legge, ti sono stati condonati, non c’è più condanna per coloro, ripeto solo per quelli che appartengono a Gesù Cristo.
Perché la potenza dello Spirito Santo che dà la vita (e questa potenza è tua in Cristo) ti ha liberato dal potere del peccato e della morte. Conoscere i comandamenti di DIO non ti libera dalla morsa del peccato, perché, in realtà, non li osserviamo, né puoi osservarli; ma DIO ha attuato un piano differente per salvarci. Ha mandato il proprio Figlio, in un corpo umano del tutto simile al nostro. Gesù, dando se stesso in sacrificio per i nostri peccati, ha distrutto il dominio che il male aveva su di noi.Così ora, se diamo ascolto allo Spirito Santo, possiamo ubbidire alle leggi di DIO, perché non ubbidiamo più alla nostra vecchia natura corrotta, che era dentro di noi.
Anche se continuassi a sbagliare non potrai mai fare nulla di più di quanto DIO ha fatto per te, non puoi aggiungere o togliere nulla, goditi la tua nuova vita libera e smettila di metterti al di sopra di tutto!
Quando sei in Cristo, se lo sei veramente, lui, rimarrà sempre in te affinché la sua gioia sia in te e la tua gioia sia piena. Gv 15.4-11.
Chi ha orecchie da udire Oda, e non fare da orecchie da mercante che fai finta di non capire.
Luciano Sigismondi.
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