In media in Nigeria, ogni due settimane, cittadini innocenti di qualsiasi età vengono perseguitati, rapiti o addirittura uccisi a causa della loro fede, per mano delle autorità, di pastori militanti Fulani o di gruppi terroristi islamici. L’organizzazione Open Doors, nel suo report annuale sulla persecuzione dei Cristiani nel mondo “World Watch List 2019”, ha dichiarato che la percentuale di incidenti violenti contro i Cristiani e la Chiesa in Nigeria raggiunge il 99.9%. Un rapporto del Fondo per gli aiuti umanitari (HART) con sede nel Regno Unito, ha riferito che oltre 1.000 cittadini cristiani sono stati uccisi in Nigeria, in seguito agli attacchi di gruppi islamici radicali come quelli di Boko Haram e Fulani.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito alla persecuzione, al rapimento e all’uccisione di preti e pastori cristiani, nel momento in cui si dirigevano a svolgere le loro funzioni di servizio alle comunità; il rapimento di quattro seminaristi; l’arresto da parte delle autorità locali di Richard Solomon Musa Tarfa, co-fondatore di un centro di accoglienza cristiano dei bambini orfani e sfollati; al rapimento e imprigionamento di bambini nelle foreste al servizio delle milizie, con la violenta imposizione di conversione all’Islam e al matrimonio (caso Leah Sharibu); fino all’ennesima uccisione di 11 Cristiani avvenuta il giorno di Natale, documentata tramite un aberrante video condiviso sul web dal gruppo terrorista ISWAP.
Il Governo Nigeriano non ha mostrato nessuno sforzo risoluto per porre fine a questa estrema persecuzione, ma è rimasto in silenzio di fronte a queste gravi violazioni dei diritti umani. La costante crescita dell’odio religioso, in genere, è il risultato di una lunga escalation di reati, più o meno eclatanti, che sono passati inosservati e quindi impuniti, che inculcano un senso di impunità tra i trasgressori. L’incuranza del Governo nigeriano a questi eventi sta ottenendo una crescita esponenziale della violenza.
Il Primo Ministro inglese, Boris Johnson, ha usato il suo messaggio natalizio per esprimere simpatia per i cristiani “che stanno affrontando la persecuzione” in tutto il mondo. Il suo stesso governo si sta muovendo per imporre sanzioni in stile Magnitsky (Il Magnitsky Act è stato emanato dall’amministrazione Obama per sanzionare i trasgressori dei diritti umani) in risposta a gravi violazioni dei diritti umani o abusi.
Non possiamo più rimanere in silenzio di fronte a questo genocidio, ma bisogna incominciare a fare qualcosa per salvaguardare la vita dei cristiani nella Repubblica Federale della Nigeria. Firmando questa petizione, chiediamo al Ministro della Difesa Mag. Generale Bashir Salihi Magashi di intervenire contro le persecuzioni dei cristiani in Nigeria e chiediamo al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiana, Luigi di Maio, di intervenire diplomaticamente affinché anche l’Italia si impegni nella difesa dei diritti umani fondamentali, come la libertà religiosa in Nigeria.
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