Un’indagine del più grande provider di aborti inglese, Bpas, dimostra che il 51,2 per cento delle donne che ha abortito nel Regno Unito nel 2016 ha utilizzato una o più forme di contraccezione.
Un’indagine del più grande provider di aborti inglese, Bpas (British Pregnancy Advisory Service), dimostra quello che molti gruppi pro-life inglesi vanno dicendo da decenni: la diffusione della contraccezione non fa diminuire gli aborti. Anzi. Secondo le statistiche, il 51,2 per cento delle donne che ha abortito nel Regno Unito nel 2016 ha utilizzato una o più forme di contraccezione.
L’INGANNO. L’indagine condotta su 60.592 donne mostra anche che persino i contraccettivi considerati sicuri al 98-99 per cento, come alcune pillole o le spirali, non sono in grado di prevenire una gravidanza, spesso a causa di errori umani nell’utilizzo. Ann Furedi, a capo del Bpas, conferma che «quando incoraggi le donne a usare la contraccezione, le spingi a credere che possono controllare la loro fertilità. Ma i nostri dati mostrano che le donne non possono controllare la loro fertilità solo con la contraccezione».
«NON C’È LA PILLOLA MAGICA». Mentre Furedi ne deduce allora che anche l’aborto deve essere usato come «il metodo più efficace per la pianificazione familiare», Abby Johnson, ex direttrice di una clinica americana di Planned Parenthood, oggi a capo di un’associazione che aiuta i medici abortisti a cambiare lavoro, sottolinea che «l’aborto non si può considerare un metodo contraccettivo, perché sopprime la vita di un bambino già concepito». E aggiunge: «La contraccezione non è una pillola magica che impedisce la gravidanza e l’aborto. Ci sono moltissimi metodi olistici che evitano le gravidanze nel pieno rispetto del corpo delle donne e non arricchiscono le casse di cliniche abortive come quelle di Planned Parenthood».
«LE DONNE MERITANO DI PIÙ». Uno degli argomenti più popolari per la difesa e la diffusione della contraccezione è la loro presunta capacità di limitare le interruzioni di gravidanza. Ma lo studio di Bpas dimostra che, al contrario, la contraccezione illude le donne e le spinge ad avere rapporti sessuali non solo più rischiosi ma anche in età sempre più precoce. Aumentando di conseguenza il ricorso all’aborto come ultima spiaggia per terminare la gravidanza. Nonostante questo, invece che sconsigliare la contraccezione e promuovere un’educazione reale e completa all’affettività, il provider di aborti insiste che «l’aborto è il controllo delle nascite di cui le donne hanno bisogno». Le donne, invece, risponde Johnson, «meritano qualcosa di più del dolore straziante causato dall’interruzione di gravidanza e dei danni fisici provocati dai contraccettivi».
Foto tratta da Shutterstock
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