Pistoia, domenica 20: insieme agli amici del Centro “Koinonia” – che ringraziamo per l’invito – ricorderemo SERGIO QUINZIO a vent’anni dalla sua dipartita (22 marzo 1996).
UNA FEDE SCOMODA (PER SÉ STESSI) MA NECESSARIA
Ore 9.45 – BIBBIA E GIORNALE
La “predicazione laica” di Quinzio per un “Cristianesimo delle origini e della fine”
Introduce Alberto Bruno Simoni (op)
— Perché Sergio Quinzio
Perché non è “uomo di chiesa” né teologo di professione, ma pensatore e scrittore “per vocazione biblica”, uomo di fede e “cristiano messianico”, che vive in profondità la spoglia condizione umana e le situazioni storiche nella prospettiva del Regno di Dio che viene e che tarda, nella disperata attesa che si compia la beata speranza e venga il giorno beato del Messia. Perché Sergio Quinzio ha prima vissuto quello che ha espresso e comunicato, perché fosse condiviso.
Appunto per condividere la sua passione, la sua attesa e la sua speranza, torniamo a lui nel ventesimo anniversario della sua morte, nella convinzione che ci può fare da guida e può esserci di riferimento, nel caso ci stia a cuore mettere in primo piano la ricerca del Regno di Dio e della sua giustizia prima di tutto il resto: qualcosa che va vissuto, decifrato e testimoniato così come egli ha fatto. Nei suoi scritti, egli non insegna e non sentenzia, ma ci associa al suo cammino di discernimento.
Ore 14.30 – IL NOSTRO INCONTRO CON SERGIO QUINZIO
Testimonianza di Michele Turrisi e Maria Giovanna Verzì. Con proiezione di un video e riflessione comunitaria
— «Il credente ha bisogno dell’incredulo, in assenza del quale, com’è troppe volte accaduto, la sua fede si trasforma in tranquillo e non di rado ottuso sistema di certezze. “La fede che non si espone costantemente alla possibilità dell’incredulità – ha scritto Heidegger – non è neppure una fede”. Se è vero, oggi di fede ce n’è ben poca. L’opportunità di confrontarsi con i non credenti non mancherebbe infatti a nessuno, ma la fede cristiana continua a presentarsi soprattutto come lo schieramento di coloro che hanno una risposta pronta per ogni domanda, tanto che le domande gli appaiono superate e del tutto inutili, anzi senz’altro colpevoli» (S. Quinzio, La speranza nell’apocalisse, Paoline, Roma 1984, p. 148).
AVVERTENZA. – Saranno molto graditi qui interventi, ricordi personali, citazioni amate… Potete commentare direttamente questo post o inviare un messaggio a: mensile.koinonia@gmail.com (una selezione sarà ospitata sulla rivista).
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Rivista “Koinonia”
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Tel. 0573-307769
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